36. Sempre mestruato e sei incredibile.

3.9K 121 2
                                    

Mi risvegliai a causa del freddo che incombé sui nostri corpi che giacevano raggomitolati, Harry stava rabbrividendo e mi occupai di ricoprire il suo torace privo di coperta, che durante la notte, a causa dei suoi movimenti, era scivolata via.
Allacciai il mio braccio contro il suo petto attirando la sua figura più vicina a me, emanava calore. Era ancora dormiente e me ne accorsi grazie al suo respiro che durante il sonno era più leggero. La sua era espressione rilassata, le ciglia che sfioravano appena le guance e il cipiglio che aveva sempre durante il giorno era stato sostituito da una fronte rilassata. Tracciai il profilo del suo naso scendendo fino alle labbra che assunsero una piega particolare, seguii il contorno naturale mentre i miei polpastrelli si muovevano su esse.

Gemette nel sonno poggiando la punta del naso nell'incavo del mio collo, sorrisi a quel contatto ma quando poggiò il braccio sul mio addome mi ricordai di un particolare: dovevo fare pipì.

Strinsi le gambe tra loro cercando di smorzare quel maledetto stimolo, supposi che nei paraggi non ci fosse nemmeno l'ombra di un bagno e dovevo aspettare il suo risveglio.

Schiuse i suoi occhi battendo ripetutamente le palpebre quando il rumore di alcuni passi si faceva sempre più vicino, scossi leggermente il suo corpo che sembrava non essersene accorto, mugugnò qualcosa di incomprensibile e lo zittii piantando una mano sulla sua bocca.

«C'è qualcuno.» mormorai sul suo viso, i suoi occhi si sgranarono mentre io trasalii dalla paura, e se fosse Chad? O peggio Deven.

«Harry se fosse Chad? Oh mio dio. Oppure è Deven, no Harry non andare!» richiamai tirando il suo polso quando balzò a sedere, tirò giù la zip della tenda uscendo a gattoni da essa. La richiuse ordinandomi di non uscire, ma ignorai le sue raccomandazioni aprendo ugualmente la tenda e osservai la scena da lontano.

Harry arrivò sul bordo dell' attico scrutando meglio l'area sottostante, «Che cazzo fate?» sbraitò improvvisamente, sobbalzai stringendomi nella coperta. Uscii dopo aver valutato la situazione balzando al suo fianco, osai guardare in basso mentre vedevo le sagome di due figure avvicinarsi. Socchiusi gli occhi mettendo a fuoco quest'ultime e mi accorsi che si trattava di Zayn e di... un momento! Quello che affiancava il moro era Liam, l'amico di Anastacia. Non ci capivo un accidente.

«Liam?» brontolai incredula, i suoi occhi saettarono sulla mia figura assonnata seguiti da quelli di Harry e dal moro.

«Oh, ciao Cindy.» replicò imbarazzato, la sua mano grattava nervosamente il retro della nuca mentre guardava la suola delle sue scarpe.

«Vi conoscete?» tuonò il riccio e intanto annuii distrattamente, egli acconsentì dopodiché rivolse la sua attenzione nuovamente ai due.

«Cosa siete venuti a fare?» borbottò spazientito, i due indicarono l'attico ed Harry diede uno sguardo al suo orologio.

«Sono le fottute otto del mattino, maledizione.» sbraitò nei confronti dei due, strinsi le gambe tra di loro mentre lo stimolo di urinare piombò nuovamente.

«Okay, chiamaci tu», borbottò il moro, «sei sempre mestruato.» concluse e non potei trattenere una risatina, tutti i torti non aveva.. mi fulminò con lo sguardo e alzai le mani in segno di resa.

I due sparirono tra le siepi, un sospiro abbandonò le mie labbra ed il riccio si accorse di ciò.

«Be', che hai adesso?» disse schivo sedendosi sull'orlo, rabbrividii.

«Devo.. uh fare pipì. » bofonchiai imbarazzata fissando le dita dei miei piedi contro l'asfalto freddo.

«Vai lì.» disse indicando un cespuglio, avvampai all'istante, lui dal suo canto scoppiò in una fragorosa risata, «Sto scherzando», aggiunse dopo qualche istante, «adesso andiamo via.»

Dress code [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora