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"Paolo sei sicuro che sia la cosa giusta da fare?" Claudio continuava imperterrito a chiedere al suo migliore amico.

" Si Claudio è la cosa giusta. Io non sono in grado di difenderti e tu non hai le capacità di farlo da solo" e così dopo l'ennesima discussione decise di assecondare l'idea del suo amico.

In fondo imparare a difendersi non doveva essere poi così male. Dopo l'ennesimo messaggio di minaccia di quella mattina per Paolo non ci furono più dubbi.

La questione era diventata pericolosa e poteva solo peggiorare quindi entrarono nella palestra del loro quartiere pronti ad iscriversi ad un corso di autodifesa.

Mentre si recavano al front della palestra, un uomo vestito di nero passò al loro fianco, Claudio non ci fece molto caso finché non sentì il suo profumo.

Si voltò e lo vide. Alto, magro, fisico ben piazzato, capelli e occhi neri come la pece, labbra scure e carnose, ciuffo ribelle.

" Chi cazzo è quello? Il diavolo tentatore". Claudio appena lo vide ebbe l'istinto di saltargli addosso lì in mezzo e scoparselo, violentemente.

Paolo si voltò per vedere Claudio di chi parlasse e lo vide.
" È Mario l'struttore di pugilato"
" Lo- lo conosci?"
" Sì ma non fa per te. Non farti strani pensieri è uno stronzo senza sentimenti che si è scopato mezza Roma."

Claudio allora sospirò triste. Non aveva mai avuto fortuna con gli uomini e il motivo per il quale era in quella palestra glielo ricordava.

Non voleva un altra storia complicata e quindi accantonò il pensiero di quel Mario che avrebbe potuto portare solo altri guai nella sua già complicata vita.

Lui e Paolo fecero l'scrizione e decisero di partecipare all'ultimo corso della giornata.

Una volta in palestra si resero conto di essere in anticipo e quindi fecero un giro guardandosi un po' intorno.

" Sarà anche stronzo ma è bono da paura". Claudio aveva davanti a se un Mario in pantaloncini e canotta che saltellava sul ring impegnato in una lezione di boxe.

Gocce di sudore imperlavano il suo viso, i capelli bagnati e il ciuffo che gli ricadeva sulla fronte.

Claudio era ammaliato da quel ragazzo che sprizzava testosterone da ogni poro.

Paolo sbuffò rumorosamente " possibile che ti piacciano sempre quelli complicati?".

Ed era vero Claudio non aveva avuto mai gran fortuna con gli uomini, aveva una serie di fallimenti alle spalle e degli ex che a definirli stronzi era un complimento.

" Sarà che ho uno stronzoradar" disse cercando di sdrammatizzare.

Paolo scoppiò a ridere " ma da dove ti escono certe battute" gli chiese tra le risate.

" Dalla bocca" rispose Claudio continuando a fissare Mario completamente concentrato nell'allenamento.

" Smettila di fissarlo che se ne accorge è capace di darti un pugno".

Paolo lo conosceva poco Mario ma gli avevano raccontato degli incontri clandestini, dove Mario aveva quasi perso la vita, e delle centinaia di uomini che erano passati nel suo letto. La sua fama lo precedeva.

Paolo non voleva che Claudio si immischiasse con uno così.

Aveva già troppe volte raccolto i pezzi ed era sicuro che un tipo come Mario non avrebbe fatto che portare caos nella vita già troppo incasinata dell'amico.

" Cla muoviti dai la lezione sta per cominciare, avrai tempo per osservarlo, sta sempre chiuso qui dentro quello" lo disse con tono quasi di disprezzo che a Claudio non passò affatto inosservato.

" Ma perché ce l'hai tanto con lui?" allora gli chiese curioso.

" Non è che ce l'ho con lui è che conosco te e vedo come il tuo corpo reagisce al solo guardarlo. Ho solo paura che tu possa soffrire ancora."

E Claudio in quelle parole lesse tutto l'affetto che l'amico aveva per lui.

" Dai su andiamo. Vediamo di far diventare questo fruscello un arbusto" disse scherzando all'amico, che aveva un fisico gracilino.

" Non sono un fruscello" piccò offeso Paolo.

" Ok ok come dici tu. Ma ora andiamo se no arriviamo tardi alla prima lezione" spinse Paolo e si diressero insieme al corso di autodifesa.

Si voltò per l'ultima volta a guardare Mario e si chiese perché non si fosse iscritto al corso di boxe.

Entrarono in quella stanza dove erano quasi tutte donne e Claudio in quel momento avrebbe voluto uccidere Paolo.

L'unico uomo a parte loro due era un ragazzo che gli parve di capire si chiamasse Mattia o forse Matteo.

Non se lo ricordava o forse aveva prestato poca attenzione, perso a fantasticare su un paio di occhi neri e un viso sudato che gli faceva gran sesso.

Se solo lui fosse stato un altro tipo, se solo non avesse avuto una storia difficile forse se ne sarebbe fregato e lo avrebbe conosciuto lo stesso, nonostante fosse uno stronzo.

" Buonasera sono Francesco e sarò il vostro istruttore. Vi insegnerò a difendervi da possibili aggressioni" quelle parole lo distrassero dai pensieri assurdi che la sua mente continuò a fare anche dopo il corso.

Insomma il " diavolo tentatore" lo aveva colpito e non poco.

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