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Era stata una serata davvero sfiancante e tornati a casa si misero subito a letto.

Mario era seduto con la schiena poggiata alla testiera del letto e Claudio era disteso tra le sue gambe che si godeva un massaggio alle spalle e qualche bacio sul collo.

"Cosa vi siete detti tu e tua madre" chiese curioso Claudio, che se lo stava domandando da quando i due si erano chiusi nell'ufficio.

Mario gli leccò e succhiò un lembo di pelle del collo, proprio sotto l'orecchio "Mi ha chiesto chi di noi è il passivo" Claudio sorrise e capì che il moro in quel momento non aveva affatto intenzione di rispondere alle sue domande così lo assecondò.

Si voltò e cominciando a baciargli l'addome gli chiese " E tu cosa lei hai risposto?" il moro soddisfatto del fatto che Claudio avesse capito le sue intenzioni, lo tirò per i capelli e lo baciò ardentemente e poi lo lasciò.

Claudio era tra le sue gambe e gli baciava e leccava il membro da sopra l'intimo " Mica potevo dirgli che il figlio lo prende" Claudio alzò la testa fermandosi " Ti prego non dirlo" il moro sorrise scuotendo la testa " Non lo dirò ma ti prego tu non ti fermare" e allora Claudio ritornò li dove era pochi secondi prima, abbassò leggermente l'intimo del moro scoprendo solo la punta del suo membro che succhiò avidamente.

Il moro si godeva quelle attenzioni emettendo gemiti rochi e graffiando la schiena di Claudio che ora stava leccando l'intera lunghezza dopo averla lasciata completamente esposta.

Abbassò la testa per inglobare completamente il membro del moro, e succhiava incavando le guance, se lo spingeva giù fino a toccare la gola e il moro a quel contatto grugniva urlando il nome di Claudio.

Quando fu quasi al limite Claudio lasciò la sua erezione e si mise a cavalcioni su di lui che non si era mosso di un millimetro, continuando a mantenere la sua posizione da seduto.

Si baciarono, si leccarono, si toccarono, si morsero lasciando segni del loro passaggio l'uno sul corpo dell'altro.

Si guardarono per un secondo negli occhi e si sussurrarono un " Ti amo".

Poi Claudio avvicinò due dita alla bocca del moro che prontamente le inglobò e le lubrificò per bene e quando Claudio fu soddisfatto le tirò via e ricominciò a baciare Mario.

Portò le dita alla sua stessa apertura e si preparò da solo sotto lo sguardo lussurioso del compagno che per guardarlo aveva lasciato quelle labbra rosse e carnose e si era avventato sul suo collo.

Continuava a leccarlo e baciarlo, tenendo lo sguardo ben attento su Claudio, che si contorceva dal piacere procurato dalle sue stesse dita unite alle attenzioni del moro.

Quando Claudio fu sicuro di essersi preparato abbastanza estrasse le dita dal suo corpo, il moro prese la sua mano e portò quelle dita nella sua bocca per gustare il sapore del compagno.

E le lecco, le succhiò, le assaporò, Claudio a quella visione così eccitante sarebbe potuto anche venire subito.

" O cazzo Mario sei cosi fottutamente eccitante" e dopo averlo detto gli infilò la lingua in bocca, la stessa lingua che accarezzò la lingua del moro, si scontrò con il piercing e che gli lecco l'interno della bocca per assaporare il suo stesso sapore misto a quello di Mario.

Si sollevò leggermente afferrò l'erezione del moro e la portò alla sua apertura e molto lentamente ci si calò sopra facendo affondare il membro del moro tra le sue carni fino in profondità.

Si fermò per quache istante per abituarsi alla sua presenza dentro di lui, che continuava a baciarlo, leccarlo, graffiargli la schiena.

Mario afferrò i fianchi di Claudio e li strinse talmente forte che era sicuro gli sarebbero rimasti i segni, ma a Claudio non dispiacque, gli piaceva avere i segni del passaggio del moro su di lui, gli sembrava di appartenergli ancora di più.

Claudio cominciò a cavalcare Mario che afferrò l'erezione del ragazzo e cominciò a massaggiarla al ritmo delle spinte e con una mano continuava a stringergli il fianco.

Era un ritmo lento e costante, Mario cominciò a sollevare il bacino andando incontro a quelle spinte.

Quando senti gridare a Claudio " Ooooo siiii M-Mario lì. Oooooddio più forte" aumentò il ritmo della sua mano e del bacino cercando di continuare a colpire nel punto di massimo piacere di Claudio.

Il ritmo divenne sempre più veloce fin quando i loro corpi non esplosero contemporaneamente e copiosamente l'uno sul corpo e l'altro nel corpo dell'altro.

Si abbracciarono e si baciarono ancora stravolti da quel piacere.

" È stato, oddio Cla è stato meraviglioso" e lo baciò Mario ancora e ancora.

Era dipendente da quel corpo, da quelle labbra, da quell'odore, non ne avrebbe più potuto fare a meno.

Claudio si sollevò stremato e si accasciò sul ventre del moro ancora sporco del suo stesso seme.

" Dovremmo farci una doccia" constato Claudio dopo essersi sporcato il naso del suo seme, Mario con la bocca recuperò quella goccia sul suo naso e con una meglietta presa dal pavimento si ripulì l'addome.

" Lo sai vero che quella ora dovremo buttarla " constatò Claudio riferendosi alla maglia, il moro sollevò le spalle " Ne conpreremo una nuova. Non ho la forza per arrivare in bagno mi hai distrutto" si sistemò per essere finalmente disteso anche lui ma senza mai spostare il corpo di Claudio dal suo.

" Comunque dovrò chiudermi più spesso con mia madre nel tuo ufficio se questo è il risultato" Claudio sorrise soddisfatto di quella affermazione lo baciò su un fianco sussurrandogli " Si dovresti farlo" e si addormentò stremato dal piacere e il moro subito dopo di lui non prima di avergli sussurrato un altro " Ti amo".

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