"Zio Mario ciao io sono Ginevra ma puoi chiamarmi Ginny, la nonna e papà mi parlano sempre di te" Ginevra lo abbracciò e Mario subito si scioglie.
Lo sentì, sentì il legame di sangue che aveva con quella bambina e allora non poté fare altro che ricambiare quell'abbraccio.
La bambina gli lasciò un bacio sulla guancia e poi si girò verso l'altro ragazzo " Tu devi essere Claudio il suo fidanzato" si avvicinò al moro e gli sussurrò " ottima scelta è proprio un gran bel figo" Mario già adorava quella bambina e Claudio non poté che sorridere.
" Senti Cla lo so che non siete sposati ma posso chiamarti zio?" gli chiese con una naturalezza che lo fece quasi emozionare.
Allora Claudio si abbassò portandosi alla sua altezza " Puoi chiamarmi come vuoi" così il viso della bambina si allargò in un grande sorriso " allora è deciso ti chiamerò zio Claudio" e a quel punto il ragazzo allargò le braccia " E io non me lo merito un abbraccio come lo zio Mario?" chiese fintamente offeso.
La bambina si lanciò tra le sue braccia " Te ne meriti quanti ne vuoi" disse semplicemente.
" Ginevra sei sempre la solita" urlò quello che Mario riconobbe come Francesco, suo fratello più grande.
" Scusatela è una gran chiacchierona" lui e Mario si guardarono e come se il tempo non fosse mai passato si abbracciarono.
Fu un abbraccio di parole non dette, di 12 anni di mancanze, di scuse.
" Mi sei mancato così tanto" confessò il fratello più grande " scusa" e quelle furono le scuse per non esserci stato, per aver appoggiato il padre, per non averlo cercato.
" Tua figlia è bellissima" disse asciugandosi una lacrima poi si divincolò dall'abbraccio " Lui-lui è Claudio il mio compagno" il ragazzo gli porse la mano e il fratello gliela strinse " Benvenuto in questa pazza famiglia" e sorrisero tutti e tre complici, come se si conoscessero da sempre come se quella mancanza non ci fosse mai stata, come se non si fossero mai allontanati.
Francesco li invitò ad accomodarsi in casa e la situazione che trovarono non fu differente, anche Alessia e Simone accolsero Mario con calore fraterno e adorarono subito Claudio.
Mario riconobbe Ilenia che all'epoca era la fidanzata del fratello, poi gli fu presentato Fabio il marito di Alessia e la loro figlia Isabelle di 3 anni, uno scricciolo intelligente e dagli occhi furbi e poi c'era l'ultimo arrivato il piccolo Mario, arrivato un mese prima, a cui Ilenia sotto insistenza di Francesco diede il nome del cognato.
E poi c'era la mamma di Mario che era rimasta tutto il tempo in disparte vedendo i suoi figli finalmente ritrovarsi.
Claudio andò a salutarla porgendole un piccolo regalo che aveva acquistato insieme a quello per Alessia.
" Non dovevi"
" L'ho fatto con piacere" e si abbracciarono e Claudio in quell'abbraccio ritrovò il calore perso anni prima, il calore di una mamma che ama suo figlio, come se Claudio fosse uno dei suoi.
Il ragazzo si emozionò e la donna lo capì subito, le mamme certe cose le sentono e allora cercò di allontanarsi un po' dagli altri per scambiare due parole da sola con lui.
" Cla io so della tua famiglia", gli disse stringendogli la mano " e non voglio sostituirmi a nessuno perché tu una mamma l'hai avuta e sono sicura che era migliore di me " il ragazzo stava per interromperla ma la donna lo bloccò " Ho fatto molti errori ma oggi sono qui per rimediare e vorrei tu ti sentissi parte di questa famiglia. So che è presto e non ci conosciamo affatto ma so che mio figlio è felice con te, per me solo questo conta per sentirti un po' mio figlio".
Claudio era commosso non se le aspettava di certo quelle parole, non si aspettava quell'accoglienza e sia lui che il moro ne furono piacevolmente sorpresi.
" Grazie" disse soltanto il ragazzo asciugandosi una lacrima solitaria.
Poi andarono dagli altri che stavano conversando amabilnente.
Claudio guardava Mario imbambolato, lo vedeva rilassato, senza alcuna paura, era nel posto dove sarebbe sempre dovuto essere ed era felice perché finalmente il moro aveva ritrovato i suoi affetti.
Certo c'erano tante cose da chiarire, tanti discorsi da affrontare ma non sarebbe stata quella l'occasione.
Quella era una giornata per stare in famiglia e tutte le paure, le ansie, le paranoie erano sparite nell'esatto momento in cui una bambina chiacchierona aveva detto "ciao zio Mario" come se fosse normale, come se lo avesse sempre fatto.
Il pranzo trascorse in maniera serena e tranquilla, mangiarono tante prelibatezze, la madre del moro era davvero brava ai fornelli e li aveva deliziati da inizio a fine pasto.
Quando arrivò il momento della torta e tutti si fecero la foto, la ragazza confessò una cosa inaspettata per i due ragazzi " Finalmente dopo 12 anni posso fare una foto al mio compleanno" quella frase fece stringere il cuore del moro.
" Non ne avevo più fatte" ed era vero, ogni anno aveva festeggiato, ogni anno aveva ricevuto i regali ma al momento della foto si era sempre rifiutata.
Il giorno in cui Pietro cacciò Mario di casa era il giorno prima del compleanno della ragazza, come aveva fatto a non ricordarselo, si chiedeva il moro.
Claudio sempre di fianco a lui gli strinse la mano per fargli sentire che era al suo fianco mentre la sorella confessava che non aveva più voluto fare foto al suo compleanno e si era ripromessa che avrebbe ricominciato l'anno in cui il fratello sarebbe tornato.
Così lo chiamò, Mario non era uno a cui piaceva farsi fotografare ma quella volta non protestò all'invito della sorella di fare una foto tutti e tre, Alessia, Claudio e Mario e poi una foto dei fratelli Serpa finalmente insieme.
Delia non poteva smettere di sorridere a vedere la sua famiglia finalmente tutta riunita.
Claudio e Mario si avvicinarono e gli porsero il regalo, la ragazza stupita chiese " Per me?"
" E pe chi se no?" rispose sorridendole Mario.
" Grazie oggi è il più bel compleanno della mia vita " Mario di avvicinò a Claudio, mentre gli altri erano intenti a guardare Alessia aprire i regali, e gli chiese di seguirlo.
Entrarono in cucina lontani da occhi indiscreti e il moro lo baciò.
" Grazie "
" Per cosa?"
" Per avermi obbligato a venire qui"
" Non ho fatto niente di così speciale"
" E invece ti sbagli. Mi hai restituito la mia famiglia"

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Boxing
RomantizmMario ex pugile professionista, dopo un infortunio che gli era quasi costato la vita, fu costretto a lasciare il ring, ma decise di continuare a fare comunque del ring la sua vita. Claudio, ragazzo sensibile ma sfiduciato, con un ex ancora troppo p...