Erano passati circa due mesi da quando Delia era andata nel bar con Valentina per parlare con Mario, da quell'incontro che aveva sconvolto il moro, il ragazzo non la aveva mai richiamata anche se molte volte era stato tentato, ma la paura lo aveva bloccato in più di un'occasione.
Anche con l'amica non aveva più parlato di quello che era successo, certo la ragazza era tornata altre volte a trovarlo ma non avevano più affrontato l'argomento.
Non era nemmeno riuscito a chiederle in che rapporti erano lei e la madre.
I ragazzi stavano chiudendo il bar dopo l'ennesimo turno serale quando il moro interruppe il silenzio della notte " Domani vorrei chiamare mia madre. Pensi che dopo tutto questo tempo sarà ancora disposta ad incontrarmi?"
" Sono sicuro che aspetta una tua telefonata da quel giorno" il moro prese il cellulare e inviò un messaggio all'amica per chiederle il numero della mamma.
Mario non sapeva cosa aspettarsi da quell'incontro.
Molte volte le parole della madre lo avevano fatto riflettere, doveva sapere, doveva capire perché non riusciva a provare odio per quella donna che 31 anni prima lo aveva messo al mondo e poi, per sua volontà o meno, lo aveva comunque abbandonato a se stesso.
Mario non poteva dimenticare quando, a 18 anni sulle panchine della stazione, non riusciva a dormire per paura di essere aggredito, o i giorni di freddo costretto a dormire all'aperto coperto solo dai cartoni, per ripararsi dal freddo, o a quando per giorni non mangiava e poi stanco e debole andava a sfamarsi alla mensa dei poveri mentre i suoi familiari avevano un letto comodo, un pasto caldo e un riparo dal freddo.
A quando era stato in coma per un mese e nessuno andò mai a trovarlo, a parte l'amica, per quello quando era successo a Claudio non lo lasciò solo nemmeno un momento perché non voleva fargli provare la sensazione di abbandono che provò lui al risveglio di quel lungo mese trovandosi completamente solo.
A quando, una volta uscito dal coma, il ragazzo che era nel letto di fianco al suo riceveva sempre visite dai familiari e per lui invece non c'era mai nessuno.
A quando, uscito dall'ospedale, aveva difficoltà ancora a fare le cose da solo ma non aveva nessuno che lo aiutasse .
"Cla vorrei ci fossi anche tu quando parlerò con lei" Claudio gli sorrise e gli accarezzò dolcemente la mano che teneva stretta alla sua, erano distesi sul divano a guardare un film.
"Dovrai farlo da solo. Avete tante, troppe cose di cui parlare ed è giusto che siate solo voi due."
" Ma"
"Mario ti prego non pensare che io non voglia esserci ma non è giusto per lei che non mi conosce e non è giusto per te che ti lasceresti condizionare dalla mia presenza. Mi dispiace ma questa volta devo dirti di no"
" Ok ma se ci saranno pezzi da raccogliere tu sarai lì vero? Non mi lascerai da solo"
"Sono sicuro che andrà tutto bene"
" Vorrei avere le tue stesse sicurezze"
" Dai andiamo a dormire domani sarà una giornata impegnativa" se lo tirò su dal divano e mano nella mano entrarono nella loro camera da letto.s
Si spogliarono e si misero a letto, Claudio disteso e Mario accoccolato tra le sue braccia.
"Mario vorrei chiederti una cosa"
"Dimmi"
" Non te l'ho mai detto ma mia madre dipingeva, era anche abbastanza brava. Ecco mi chiedevo se potevo portare qui qualcuno dei suoi quadri per appenderli"
" Cla quante volte ti devo dire che questa è casa tua. Certo che possiamo mettere i quadri di tua mamna. Non vedo l'ora di vederli. Deve essere stata una mamna stupenda"
" Si lo era. Quando gli ho detto della mia omosessualità sai cosa mi ha detto?"
" Cosa?"
" L'amore è il motore del mondo. Non ti giudicherò mai se ami. Che sia esso un uomo o una donna l'importante è che ti renda felice"
" Ti invidio un po' lo sai?"poi si rese conto immediatamente di ciò che aveva detto e cercò di scusarsi " io-io Cla non volevo" ma Claudio lo zittì con in bacio.
" Tranquillo amore ho capito perfettamente cosa intendevi. Sono stato molto fortunato con i miei genitori. Purtroppo il destino me li ha portati via troppo presto. Sai mi mancano sempre, ogni giorno. Vorrei poterli chiamare per parlargli di te. Vorrei poterli andare a trovare la domenica e pranzare con loro. Vorrei poterli sentire per telefono. Mi mancano le carezze di mia madre e le risate con mio padre. Mario ti dico una cosa e voglio che tu la ascolti bene ok?" Il moro annuì.
" Vedi i genitori non vivono per sempre e quando vengono a mancare ci si rende conto delle cose non dette e di quelle non fatte. Io so che sei ferito, arrabbiato e ne hai tutte le ragioni. Ma tua madre è ancora viva puoi riportarla nella tua vita se vuoi. So che hai sofferto per il suo abbandono e non capisci i motivi che l'hanno spinta a fare ciò che ha fatto. Non ti dico che devi perdonarla perché solo tu sai cosa è giusto per te. Ma lasciati dare un consiglio da chi i genitori non li ha più, domani quando la incontrerai vacci con il cuore aperto. Non essere prevenuto. Ascoltala non sentirla soltanto. Molte cose non le capirai, altre ti faranno soffrire, altre ti faranno capire. Solo dalle la possibilità di spiegarsi. Ascolta anche il suo dolore perché sono sicuro che in tutta questa storia non sei stato l'unico a soffrire"
Si addormentarono poco dopo, il moro le aveva ascoltate le parole di Claudio ma non gli aveva risposto, sperava di non andare incontro all'ennesima delusione.
La mattina dopo Mario digitò il numero della madre.
" Pronto?" la donna rispose dopo due squilli.
" Ciao sono Mario"
" Oddio Mario sei proprio tu? Non me l' aspettavo più la tua telefonata"
" Te l'ho detto che ti avrei chiamata"
" È solo che è passato tanto tempo. Sono- sono felice di sentirti"
" Ti va di vederci per pranzo?"
La donna restò in silenzio per un po'.
" È solo che oggi" il moro si rabbuiò immediatamente e non le fece finire la frase.
" Ho capito non vuoi. Allora ciao"
" No Mario aspetta" ma il moro aveva già messo giù.

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Boxing
RomanceMario ex pugile professionista, dopo un infortunio che gli era quasi costato la vita, fu costretto a lasciare il ring, ma decise di continuare a fare comunque del ring la sua vita. Claudio, ragazzo sensibile ma sfiduciato, con un ex ancora troppo p...