Era pomeriggio inoltrato quando si svegliarono al suono di un cellulare che squillava.
" Chi è che rompe il cazzo ora?" disse Claudio, con ancora la voce impastata dal sonno appena interrotto.
Questa volta era il telefono di Mario.
" Vale"
" Hey Serpa come va?"guardò per un secondo Claudio come a chiedere il permesso di poter parlare, lui gli fece cenno di sì con la testa.
" È stato un delirio Vale ti giuro. Juan non lascia Claudio in pace neanche un secondo. È ossessionato. Era ovunque. Claudio non regge più questa situazione. Dimmi che hai notizie per noi ti prego"
" Vi ho chiamato proprio per questo ho delle novità"
" Che novità?"
" Sai che non posso parlarne per telefono. Raggiungetemi in commissariato"
Dopo circa due ore uscirono dall'ufficio di Valentina.
" Cla ne sei sicuro?"
" Mario basta ho detto che voglio farlo"
" Ma può essere pericoloso"
" Lo capisci che me lo voglio togliere dal cazzo. Per colpa sua non vivo più".
La proposta di Valentina aveva messo in crisi Mario, mentre Claudio aveva accettato senza neanche farla finire di parlare.
Valentina aveva spiegato tutti i pericoli in cui il ragazzo sarebbe potuto incappare ma se ne fregava.
Lui voleva che Juan sparisse dalla sua vita una volta per tutte.
" Sarai da solo Claudio" gli aveva detto il moro, ma Claudio voleva affrontarla quella situazione, non aveva paura, era sicuro che ce l'avrebbe fatta.
Non poteva vivere nella speranza che il suo ex un giorno si sarebbe stancato e lo avrebbe lasciato in pace.
Claudio rivoleva la sua libertà, voleva poter andare in giro senza essere scortato, senza la presenza costante di qualcuno al suo fianco.
Voleva sentirsi libero di poter andare a lavoro da solo, voleva liberare Paolo da quel fardello che condivideva con lui fin dall'inizio e voleva sentirsi libero nel rapporto con Mario senza la costante paura che Juan potesse rovinare i loro momenti più belli.
" Cambiamo argomento altrimenti finiremo per litigare"
" Io voglio continuare a parlarne e se voglio continuare a parlarne parlo, non sarai di certo tu a dirmi che non posso farlo."
" Mario ti prego è l'ultima sera che passiamo insieme non passiamola litigando" Mario arrestò il suo cammino e incrociò le braccia al petto " Scusa come? L'ultima sera? Quindi non ci vedremo più?"
" Dai Mario sai cosa intendo".
" Si so perfettamente cosa intendi Claudio e non me ne frega un cazzo. Devi capire che non puoi fare di testa tua ora, ci sono anch'io e il mio uomo non va in contro ad un pericolo così grande senza prima discuterne con me." Claudio era rimasto alle parole " il mio uomo" tutto il resto del discorso non lo aveva neanche ascoltato.
Quando erano arrivati a quel punto? Quando la situazione era cambiata?
" Hai detto il tuo uomo?" Mario si girò a guardarlo inarcò un sopracciglio
" Si Claudio il mio uomo. Cosa credi che faccio dormire chiunque nel mio letto?"
" Tecnicamente non era un letto, era il pavimento del tuo salone" a Claudio veniva da ridere a guardare Mario con quelle espressioni buffe sul viso.
" Ok quello che è, ma ci hai dormito con me, insieme, abbracciati e ti ho detto che non era solo sesso. Ti serve altro per ritenerti impegnato o vuoi continuare a rompere il cazzo per una dichiarazione che non ti farò mai" Claudio scoppiò a ridere, ma rideva sul serio, una di quelle risate da farti venire il mal di pancia.
Mario era incredulo lì di fronte a lui, in mezzo alla strada che lo guardava piegato in due.
" Che cazzo ridi stronzo?"
" No è che non ti sei reso conto che mentre mi dicevi "non ti farò mai una dichiarazione" era proprio quello che stavi facendo. Comunque, non volevi andarci piano?" Mario cominciava ad innervosirsi, quel discorso lo metteva a disagio perché non era abituato a quelle esternazioni e il fatto che Claudio gli ridesse in faccia lo indispettiva ancora di più.
" Cla ora basta eh? Mi stai facendo girare le palle to dico. Smettila di ride se no ti lascio qui e me ne vado" e riprese a camminare a passo più svelto lasciandosi Claudio qualche passo indietro.
Claudio accellerò il ritmo e si portò al suo fianco " Ok ok la smetto. Solo una cosa" Claudio continuava a ridersela sotto i baffi, si divertiva a vedere quella versione di Mario.
" Questo vuol dire che non potrò scopare con nessun altro giusto?"
" No non me lo stai chiedendo davvero. Non puoi averlo detto. Dimmi che non lo hai detto." Ma Claudio fece finta di niente e non rispose alle affermazioni del moro, anzi rincarò la dose.
" Lo sai vero che vale anche per te?"
" Ok Claudio ora ti dico come la vedo io e poi chiudiamo sto discorso perché ora mi stai facendo davvero incazzare e se succede ci metto un secondo a mandarti a fanculo" fece una piccola pausa per aprire la porta di casa dove finalnente erano arrivati.
" Ascoltami bene perché te lo dirò solo una volta. Le mie cose non le tocca nessuno e tu sei mio quindi no non puoi scoparti nessun altro il tuo culo è proprietà privata di Mario Serpa e per quanto riguarda me" si interruppe di nuovo, intanto Claudio lo seguiva con sguardo attento e compiaciuto " non faccio del non sesso per poi andare a fare del sesso con altri. Quindi non mi vedrai più portarmi i ragazzi nel cesso del Mucca. Ci siamo capiti ora?"
" Perfettamente. Ora però avrei una richiesta" si avvicinò a lui gli sfiorò il petto con la mano e si accostò al suo orecchio per sussurrargli " Visto che il mio culo è di tua proprietà puoi farlo tuo per favore che me lo hai fatto venire duro e ho voglia di te? Grazie"

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Boxing
RomansaMario ex pugile professionista, dopo un infortunio che gli era quasi costato la vita, fu costretto a lasciare il ring, ma decise di continuare a fare comunque del ring la sua vita. Claudio, ragazzo sensibile ma sfiduciato, con un ex ancora troppo p...