Claudio si districava alla perfezione dietro il bancone, sembrava essere nato per quello.
Paolo invece era nato per l'alcol, sembrava non averne mai abbastanza.
Si era diviso tra la pista e il bancone per l'intera serata, poi aveva abbordato un tizio e aveva fatto segno a Claudio che si sarebbero visti alla chiusura.
Dopo le minacce non permetteva mai a Claudio di uscire o rientrare da solo soprattutto di notte, aveva un senso di protezione per l'amico innato.
Quella sera il Mucca aveva il pienone e Claudio con Gianni e Sergio non si erano fermati un attimo.
Claudio era con lo sguardo fisso al bancone intento o pulire con uno strofinaccio mentre chiedeva al nuovo cliente senza neanche guardarlo " Che ti servo?" sentì un profumo familiare e alzò lo sguardo.
Mario era lì di fronte a lui, in tutta la sua bellezza.
Da vicino era ancora più bello, notava particolari che da lontano non avrebbe mai potuto notare come quel neo sul collo che accompagnava il movimento del pomo d'adamo o la cicatrice all'attaccatura dei capelli coperta dal ciuffo sempre disordinato.
" Una vodka liscia grazie" ma Claudio non lo stava ascoltando, era rapito dalla bellezza e dalla sua sensualità.
Vide le labbra di Mario muoversi ma il suono non arrivava alle orecchie, la mente era impegnata ad immagazzinare ogni dettaglio di colui che era seduto di fronte a lui.
Fu Sergio a destarlo dal suo imbambolamento "Hey amico stai bene?" gli chiese poggiandogli una mano su una spalla.
Allora Claudio tornò alla realtà ma senza smettere di guardare, anzi fissare Mario.
" Scatta una foto dura di più" gli disse quasi indispettito Mario dal fatto che Claudio non lo avesse ancora servito.
"Sc-scusa è che-"
" Si si ti sei incantato. Ora che hai constatato la mia bellezza posso avere sta vodka o me la devo servire da solo?" Mario sembrava infastidito dal troppo soffermarsi dello sguardo di Claudio su di lui.
Claudio prese un bicchiere versò la vodka e glielo porse pensando tra se e se " tanto bello quanto stronzo" e ridendo dei suoi stessi pensieri.
Mario afferrò il bicchiere lo mandò giù in un unico sorso mormorando subito dopo " Cazzo avrai da ridere boh".
Girò le spalle e lasciò Claudio lì a continuare a maledirsi per la figura di merda che aveva appena fatto.
Aveva Mario a 10cm da lui e l'unica cosa che era riuscito a fare era guardarlo come una 15enne arrapata.
Mario andò al centro della pista si guardò in giro scelse un ragazzo lo afferrò per un polso e se lo trascinò nei bagni.
Claudio aveva continuato a seguirlo con lo sguardo finché non era scomparso dietro quella porta.
Dopo non lo aveva più visto, sembrava essere sparito, non lo aveva neanche visto lasciare i bagni, aveva buttato un occhio ma del moro nemmeno l'ombra.
A Paolo:
Qui ho quasi finito.
Se vuoi posso tornare da solo.
Ah ho fatto una figura di merda con Mario.Rimise il telefono in tasca e tornò a pulire, lava i bicchieri, carica le casse, pulisci il bancone, finché il telefono vibrò, si affrettò ad aprire il messaggio
Da Paolo:
Principessa dove vai senza il tuo cavaliere?
Sto arrivando non ti muovere.
Mario quel Mario?
Oddio mi devi raccontare tutto
A tra poco.Claudio sorrise, finì di pulire, si cambiò la maglietta, salutò i colleghi dando appuntamento al venerdì successivo e uscì dal locale, si accese una sigaretta aspettando Paolo che arrivasse.
" Hey principessa pronto per tornare a casa?" chiese Paolo con un sorriso ad illuminargli il volto.
" Pa ti prego non chiamarmi così in pubblico qualcuno potrebbe sentire" disse sorridendo dando una spallata all'amico.
" Dai raccontami cosa è successo con Mario sono curioso" afferrandolo per un braccio e portandolo a se per poterlo abbracciare.
" Lascia perdere guarda. Se mai avessi avuto un opportunità me la sono giocata." sorrise amareggiato raccontando a Paolo tutto quello che era accaduto.
Paolo rise di quel racconto e pensò a quanto l'amico non fosse capace di nascondere l'interesse quando provava attrazione per qualcuno.
Si beffò di lui ma gli promise anche che gli avrebbe presentato Mario solo per fargli rendere conto di quanto sapesse essere stronzo.
" Tranquillo si è già palesata la sua stronzaggine ma continua ad essere terribilmente sexy" e su quello Paolo non poteva che essere d'accordo.
" Hai più ricevuto messaggi da Juan?" chiese preoccupato.
" Si dopo che ho sbavato su Mario. Credo sappia che lavoro qui"
"C- cosa?! E tu me lo dici così?"
" E come dovrei dirtelo Paolo? E non fare quello sguardo io questo posto non lo lascio. Dietro quel bancone mi sento me stesso. Sono tornato a vivere per la prima volta dopo la morte dei miei non mi toglierà anche questo" e con quelle parole chiuse l'argomento senza dare modo all'amico di replicare.
In fondo aveva ragione, non poteva smettere di vivere per la seconda volta.
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Boxing
RomanceMario ex pugile professionista, dopo un infortunio che gli era quasi costato la vita, fu costretto a lasciare il ring, ma decise di continuare a fare comunque del ring la sua vita. Claudio, ragazzo sensibile ma sfiduciato, con un ex ancora troppo p...