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" So che avevamo un patto e prima di arrabbiarti ascoltami d'accordo?"

" Cla altri segreti?"

" Nessun segreto. Un regalo"

" Cla lo sai che"

" Si si lo so il compleanno di Mario Serpa non si festeggia. Ma io sarò libero di fare un regalo al mio uomo? E poi il tuo compleanno non mi sembra oggi"

" Si Claudio ma niente festeggiamenti, include niente regali"

" Ma tu questo non lo hai mai specificato"

" Ok Cla mi arrendo. Non mi arrabbio"

Claudio aprì il primo cassetto della scrivania in alto a destra, quello dove teneva i documenti importanti, alzò alcuni fogli ed estrasse una busta.

" Il tuo compleanno è tra 3 giorni e come prevede il patto non lo festeggeremo ma tra 3 settimane è anche il nostro primo anniversario e visto che abbiamo passato un periodo difficile entrambi, ho pensato che sarebbe stato bello fare qualcosa di speciale" Claudio porse la busta al moro che la aprì curioso.

" Oh cazzo. Dimmi che non sto sognando. Cla dimmi che è tutto vero. Ommioddio" urlò il moro dalla felicità.

" È tutto vero"

" Andremo per due settimane a New York ti rendi conto? Cioè New York Cla. Era il mio sogno fin da quando ero piccolo. Sono oddio sono felicissimo. Grazie grazie grazie".

" Vedo che la sorpresa ti è piaciuta" Mario si avvicinò a lui poggiò i voucher sulla scrivania lo afferrò per il collo gli leccò le labbra e gli sussurrò " ora ti farò vedere quanto mi è piaciuta" afferrò Claudio per i fianchi e se lo tirò addosso.

Lo baciò con passione e desiserio, gli girò in torno posizionandosi alle sue spalle e con un dito gli sfiorò la spina dorsale.

Si fermò a giocare con i bordi della maglietta mentre con la lingua gli leccava il collo, glieli sollevò e gliela sfilò.

Accarezzò con la punta delle dita il suo petto nudo, che si gonfiava e sgonfiava al ritmo affannato dei respiri, dato dall'eccitazione, fino a fermarsi al bordo dei pantaloni.

Baciò la schiena nuda di Claudio mentre con le mani glieli sbottonò senza abbassarglieli.

Claudio provò a girarsi per compiacere anche il compagno ma il moro lo bloccò " questo è solo per te" gli disse mentre con una mano entrò nei suoi boxer.

Massaggiò il suo membro mentre continuava a lasciare baci umidi dal collo fino al bordo dell'intimo.

Lo fece distendere a faccia in giù sulla scrivania e gli abbassò completamente i boxer e i pantaloni lasciando scoperto quel corpo statuario e perfetto.

Mario baciò prima una natica e poi l'altra mentre Claudio fremeva e gemeva sotto di lui.

Lo preparò con la lingua e al ragazzo sembrò di impazzire, il moro dovette lasciare l'erezione per portare la mano alla bocca di Claudio, per non far sentire i suoi gemiti di piacere che erano talmente forti, che da orecchie attente, si sarebbero senti fin dentro il bar.

Dopo averlo preparato per bene si calò i pantaloni e l'intimo, si massaggiò per qualche secondo il membro e poi si fece spazio lentamente in lui.

Si distese completamente sopra la schiena di Claudio, afferrando una mano e stringendola alla sua mentre entrava ed usciva dal suo corpo con movimenti lenti e cadenzati.

Claudio doveva solo godersi quelle attenzioni ed era esattamente quello che stava facendo.

" Se mi prometti di non urlare troppo ti libero la bocca e riprendo a toccarti" gli disse dolce.

Claudio per evitare di urlare si strinse il labbro tra i denti talmente forte da sentire il sapore metallico del sangue.

Il moro uscì completamente dal suo corpo e poi rientrò con un colpo deciso e secco, poi lo fece di nuovo e poi ancora, ancora ed ancora.

Quando sentì il corpo di Claudio irrigidirsi leggermente capì che il ragazzo era vicino all'orgasmo allora accelerò i movimenti del bacino e della mano fino a far esplodere il corpo sudato sotto di lui.

Ancora qualche colpo e anche lui raggiunse il culmine riversando il suo piacere nel corpo caldo di Claudio.

Restò fermo per qualche minuto dentro di lui con il membro ormai svuotato di Claudio ancora tra le mani e lo baciò sul collo.

Uscì dal corpo di Claudio con delicatezza, il ragazzo avvertì subito un senso di vuoto " vorrei che fossi sempre dentro di me" gli disse quando il moro ebbe lasciato il suo corpo.

Mario lo tirò su dalla scrivania e lo baciò dolcemente " questo era per ringraziarti per tutto quello che hai fatto per me in questo anno".

" L'ho fatto perché ti amo" gli rispose tra un bacio a stampo ed un altro.

" Anche io"

" Cosa ?"

" Ti amo idiota" e anche stavolta era andata come tutte le altre volte in cui il moro rispondeva ai ti amo di Claudio.

" Cla ma tu non avevi 3 turni di pranzo oggi"

" Cazzo me ne sono completamente dimenticato. Facciamo presto saranno nel panico" si rivestirono in fretta e rimisero un po' in ordine il casino combinato.

Claudio ripose i biglietti di nuovo nel cassetto della scrivania, li avrebbero ripresi prima di rientrare a casa e si apprestarono a rientrare nel bar mano nella mano.

Quando stavano per varcare la porta che li avrebbe riportati in sala, Claudio si tirò il moro addosso " Comunque se questi sono i ringraziamenti dovrò farti dei regali più spesso" e lo baciò ancora e ancora.

Il moro sorrise felice " Andremo a New York non ci credo ancora."

" Due settimane solo per noi"

" Due settimane di sesso sfrenato"

" Tu lo sai vero che non passeremo tutto il tempo in camera?"

" Vedremo"

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