24

4.8K 364 22
                                    

L'incontro con Gino andò alla grande, raggiunsero un accordo e Claudio, aiutato da Mario cominciò subito i lavori di ristrutturazione del bar.

Ne aveva parlato anche con Paolo e l'amico ne era entusiasta " finalmente alcol a fiumi gratis" gli disse scherzando.

Ma i lavori da fare erano davvero tanti, Claudio non voleva il solito bar ma un posto di ritrovo per gli amici, per un aperitivo o per un drink dopocena oltre al solito caffè la mattina.

Quindi andava fatta una ristrutturazione totale degli ambienti.

Quella mattina aveva appuntamento con il piastrellista per scegliere i pavimenti.

Mario non poteva essere presente perché aveva la palestra a cui badare, Francesco aveva l'influenza e Mario si fidava solo di lui, certo c'erano gli altri istruttori che lavoravano con lui da tempo ma non era la stessa cosa.

Era al Front per rispondere ad una chiamata quando il suo bellissimo ragazzo entrò, Mario si affrettò a chiudere la chiamata.

" Hey che ci fai qui forestiero?"

" I lavori al bar mi stanno facendo impazzire, il piastrellista arriverà in ritardo e io ho deciso che avrei baciato la prima persona che avrei incontrato entrando qui"

" E se avessi trovato la segretaria l'avresti baciata lo stesso?" Claudio fece una faccia schifata.

" Bleah. Forse avevo già deciso che avrei baciato solo te"

" E allora che stai aspettando? Baciami idiota" Claudio allora si tuffò sulle labbra di Mario.

" Ecco ora già va molto meglio"

" Oddio devo farvi una foto siete troppo carini" una voce che riconobbero immediatamente entrambi.

" Vale" urlarono all'unisono.

" Come state ragazzi?"

" Benissimo. Tu che ci fai qui?" chiese il moro abbracciato a Claudio.

" Non posso venire a salutare un amico?"

" Certo che puoi"

" Ragazzi scusate io vi lascio torno al bar" diede un bacio sulla guancia a Mario e stava per fare lo stesso con la ragazza quando quest'ultima lo fermò.

" Cla in verità cercavo te. Andiamo al bar così parliamo con calma"

" Di che si tratta Vale?" gli chiese curioso Claudio.

La ragazza volendo evitare di parlarne davanti a Mario cercò di sviare la domanda e insistette per andare a parlare da un'altra parte.

Il moro che conosceva perfettamente l'amica aveva intuito le sue intenzioni " Vale rispondi alla domanda di Claudio" la ragazza era un po' titubante sul da farsi, conoscendo l'amico temeva una sua reazione ma alla fine non potette far altro che cedere.

" Si tratta di Juan" si voltò verso Claudio " Ha chiesto di vederti" e sapeva che la reazione di Mario a quella notizia sarebbe stata immediata.

" Ma non ce lo eravamo tolto dal cazzo quello psicopatico" sbottò il moro.

" Lo sapevo" affermò Vale, invece la reazione di Claudio fu meno irruenta.

" Come mai vorrebbe vedermi?"

" Che te ne frega Cla tanto non ci andrai"

" Se permetti questa è una decisione che spetta a me. Allora Vale perché vuole vedermi?" ma Mario non diede modo all'amica di rispondere.

" Decisione Cla? Che ce da decidere? Ti ha sparato e tu valuti l'idea di andarlo a trovare? Ma come cazzo ragioni?"

L'amica cercò di calmarlo ma non ci fu verso.

" Si Mario valuto l'idea di andarlo a trovare"

" Sai che ce Cla Vaffanculo" girò le spalle e lasciò entrambi lì.

" Mi dispiace"

" Gli passerà tranquilla" gli sorrise dolce Claudio, non voleva che la ragazza si sentisse in colpa per la discussione che ci era appena stata.

" Ha solo paura Cla"

" Paura? Scusa e di cosa?"

" Parlane con lui quando si sarà calmato. Per quanto riguarda il tuo ex non so molto. So che sta facendo un percorso di riabilitazione con uno psichiatra, non so se ha chiesto di vederti sotto suo consiglio"

" Vale onestamente non so se me la sento, vorrei pensarci. Parlarne meglio con Mario. Appena ho preso una decisione ti faccio sapere" salutò la ragazza e tornò al bar.

Per tutto il resto della giornata non fece che pensare a Mario, a Juan e a quello che avrebbe voluto fare.

In fondo avrebbe voluto capire le ragioni del comportamento di Juan.

Forse lo spagnolo era anche disposto a chiedergli scusa, o magari non era affatto cambiato e avrebbe avuto l'ennesima conferma che lasciarlo fosse stata la decisione migliore.

La reazione di Mario gli era sembrata eccessiva e non riusciva a spiegarsela in nessun modo e poi paura? Paura per cosa.

Doveva assolutamente chiarire la situazione con Mario, parlarne con lui, non voleva escluderlo da quella decisione ma avrebbe comunque voluto prenderla da solo, non voleva farsi condizionare in nessun modo.

Dopo aver risolto alcune questioni per il bar era tornato in palestra, sperando di trovare un Mario più calmo e pronto al dialogo.

Era sul ring con uno dei suoi ragazzi e stava concludendo un allenamento, Claudio gli fece un cenno con la mano ma Mario non sorrise, non accennò un saluto niente, non solo era incazzato ma era incazzato nero.

Claudio allora si mise a distanza di sicurezza come ogni volta che il moro aveva quell'umore e aspettò che terminasse la lezione.

" Possiamo parlare?"

" Parla"

" Posso capire perché hai reagito in quel modo?"

" Posso sapere perché vuoi incontrarlo?"

" Perché ho bisogno di sapere il motivo"

" Semplice Cla è un pazzo"

" Non è così semplice Mario, io ci sono stato insieme per un anno e non ha mai dato segni di squilibrio. Se fosse stato un pazzo me ne sarei accorto prima e non voglio che passi questo. Devo capire che intenzioni ha, se vuole fingersi tale per uscire di la. Lo capisci che non posso permetterlo"

" Cazzo e tu lo capisci che io ho paura porca puttana. Ti ricordi quella sera a casa mia? Sei quasi impazzito per un messaggio lui sa dove colpirti e poi se dovesse provare ad aggredirti ci hai pensato? Io non voglio vederti di nuovo in quelle condizioni. Io non posso rischiare di perderti. Capisci che finalmente era uscito dalle nostre vite e tu gli stai dando il via libera per rientrarci. Perché non capisci che la sua intenzione è solo quella di farti soffrire, di dividerci."

" Lui non può dividerci ricordi ? Tu mi scorri nelle vene.

" No Claudio ti prego non ora, non per questo."

" Si invece è proprio per questo. Tu mi scorri nelle vene"

" Sei un bastardo"

" Ho imparato dal migliore" Mario finalmente sorrise e Claudio si avvicinò se lo strinse forte a se e gli accarezzò la schiena.

" Io ho deciso di farlo. Di andare da lui" Mario si irrigidì e cercò di liberarsi dall'abbraccio ma Claudio strinse più forte " Non devi avere paura, se sei con me non potrà farmi niente. Accompagnami Mario, accompagnami da lui."

" Vuoi che venga da lui con te?"

" Io voglio che tu venga dappertutto con me".

BoxingDove le storie prendono vita. Scoprilo ora