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Il turno al Mucca quella sera finì esattamente alle 4.

Mario era lì ad aspettare Claudio quando il suo telefono cominciò a squillare " chi ti chiama a quest'ora?" la voce di Claudio che arrivava dalle sue spalle " non saprei " e allora Claudio ebbe un dubbio, il dubbio che potesse essere quella persona ma la voce di Mario lo rassicurò " è Pini".

" Pini non dormi la notte?"

"Scusa è che sto chiamando Claudio e non risponde" Mario mise la mano davanti al telefono " dice che non rispondi" Claudio si diede uno schiaffo in fronte ed urlò un " Cazzo ho lasciato il telefono dentro" e corse nell'interno del locale.

" Lo sai che il tuo amico non è normale" disse ridendo il moro.

" È la prima volta che sento la tua risata" e Mario rispose di getto senza nemmeno rendersene conto.

" È l'effetto Claudio Sona"

" Si Claudio fa questo effetto. State attenti."

" Tranquillo Pini è tutto-" un urlo squarciò il silenzio " devo andare" "Mario aspetta che succede?" ma Mario aveva già riattaccato, corse nel locale e si diresse agli spogliatoi.

Quando entrò trovò un Claudio sotto shock abbracciato ad uno degli altri due baristi che lavorava con lui che tremava come una foglia.

" Che succede?" chiese il moro, Claudio con un dito indicò una serie di foto sparse ovunque come se fossero state lanciate in aria.

Le raccolse, erano foto di Claudio, Claudio al bar, Claudio al lavoro, Claudio in palestra, Claudio mentre rientrava a casa, Claudio in ogni momento e luogo.
La cosa spaventosa era che le foto erano tutte SENZA TESTA.

Ma la cosa peggiore era che ce n'era una dove era ritratto Claudio mentre dormiva, forse una foto vecchia perché sembrava più giovane, dietro la foto c'era un messaggio " Ricordi come dormivi beato qui. Presto lo farai per sempre".

Mario era sconvolto.

Corse da Claudio lo tirò dalle braccia di Sergio e stava per portarlo verso di sé quando Claudio iniziò ad urlare spaventato " Nooooo non mi toccare, non mi toccare" Mario restò male per quella reazione ma poi si rese conto che Claudio non l'aveva riconosciuto, era sotto shock, spaventato.

Lo lasciò e si avvicinò a lui con dolcezza gli accarezzò una guancia e sussurrò al suo orecchio " Hey Cla non avere paura sono io, Mario" Claudio allora alzò la testa e lo guardò " M-Mario ti prego aiutami" e gli si lanciò tra le braccia.

" Shhhh tranquillo ci sono io." Si rivolse ai colleghi di Claudio e disse " questa storia è durata fin troppo ora chiamo la polizia" fece per sciogliere l'abbraccio per prendere il cellulare quando Claudio lo strinse più forte.

" Ok ok tranquillo non ti lascio." Rivolgendosi al ragazzo che li aveva interrotti sul retro del locale disse "chiamate la polizia e chiedete dell'ispettrice Valentina Tarsitano del decimo dite che è per Mario Serpa e date l'indirizzo di questo posto per favore." Poi si rivolse a Claudio " Lei è una mia amica ok? Ci aiuterà. Mi dispiace per tutto questo"

Claudio rispose " non è colpa tua non ti dispiacere anzi grazie per tutto quello che stai facendo."

Quando Claudio si fu un po' calmato si misero seduti su delle sedie recuperate dalla sala grande.

" Mario?"

" Dimmi."

" Perché lo stai facendo? Si capisco il lavoro e tutto ma avresti potuto rifiutare. Perché mi stai aiutando?"

Mario non sapeva perché lo facesse e quindi disse semplicemente la verità " Non lo so forse perché, perché sei tu, boh".

" Mario, Mario oddio stai bene? Testa di cazzo mi hai fatta spaventare" una giovane poliziotta si avvicinò correndo a loro e mollando uno schiaffo dietro la testa a Mario.

" Scusa Vale è che questo piagniucolone non mi faceva prendere il telefono" rispose facendo un occhiolino a Claudio.

Claudio alzò le spalle e sorrise all'amica di Mario

" Piacere io sono Valentina un'amica di questo coglione"

"Vale!" urlò Mario.

" Io sono Claudio, Claudio Sona"

" Ah tu sei Claudio" si girò verso Mario e domandò " Oddio è quel Claudio?"

" Si Vale è quell'amico di cui ti ho parlato vittima di stalking" la interruppe prima che l'amica potesse metterlo seriamente in imbarazzo e svelare una qualche confidenza fattagli dall'amico.

" Mi dite che succede?" Mario raccontò quello che era successo poche ore prima, mentre Claudio tutto quello che subiva da un anno e mezzo.

" Sarò onesta. Se fai una denuncia ora puoi ottenere un ordine restrittivo ma niente di più. Certo se si avvicina a te a meno di 100 mt può essere arrestato, di solito però, e Claudio ti prego non ti spaventare, quando si decide di violare l'ordine è perché si ha la peggiore delle intenzioni"

Claudio che era seduto al fianco di Mario istintivamente gli strinse la mano, il moro a quel contatto sussultò e ritrasse la mano allora Claudio lo guardò " Scusa è stato istintivo. Per sentirmi sicuro, tu tu mi fai sentire al sicuro" Mario gli sorrise "scusami tu è che non sono abituato".

L'ispettrice si schiarì la voce per attirare la loro attenzione " Ragazzi so che non dovrei ma tu Mario sei un amico quindi ve lo dico da tale e non da polizziotto. Fare la denuncia ora servirebbe solo ad indispettirlo di più. Io avrei un'idea ma prima devo chiedere al mio capo" i due si guardarono ed annuirono all'ispettrice che li guardava incantati percependo l'intesa e l'attrazione che si percepiva tra loro.

" Allora vi faccio sapere qualcosa tra un paio di giorni? Dove ti trovo Claudio?"

Mario rispose per lui " Da me" si girò verso Claudio " casa tua non è più sicura." Claudio annuì e il moro tornò a parlare con l'amica " Fino a lunedì starà da me"

" Ok allora io vado. Vi terrò informati".

Mario le si avvicinò e l'abbracciò " Grazie per tutto quello che fai per me sempre" e le diede un bacio sulla guancia.

Claudio li osservava colpito dall'atteggiamento affettuoso che Mario aveva con lei e che non aveva mai mostrato con nessun altro da quando lo conosceva.

" Ciao Claudio"

" Arrivederci " salutò timidamente Claudio.

" Dammi del tu. Gli amici di Mario sono anche miei amici"

Mario sorrise alle parole dell'amica e vide il sorriso estendersi sul volto di Claudio a quelle parole.

" Allora ciao Valentina e grazie".

Valentina andò via lasciandoli soli.

" Mario posso farti una domanda?"

" Certo"

" Come siete diventati amici tu e Valentina?"

" Mi ha salvato la vita "

" Allora devo ringraziare lei se ora siamo qui" si girò e lo guardò intensamente negli occhi.

" Si dovresti farlo"

" Allora potresti farlo tu per me" si avvicinò al moro " dandole un " gli baciò le labbra "bacio".

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