Claudio era visibilmente scosso dal racconto di Paolo, non poteva pensare che l'amico avesse agito alle sue spalle, che avesse raccontato tutto a Mario senza nemmeno consultarlo.
" Claudio mi dispiace non avertelo detto, ma non mi pento. Se non avessi assunto Mario forse ora non staremmo qui a parlarne" e Claudio ripensò alla serata in cui lo spagnolo lo aveva aggredito.
" Qu-quindi quella sera lui non era li per caso era li per proteggermi" chiese Claudio con voce tremante pensando a quella notte.
" Si"
" Non capisco una cosa però Paolo" erano tante le cose che non capiva, ma ce n'era una in particolare e aveva paura di conoscere la risposta.
" Chiedi pure" disse Paolo restando con lo sguardo sulla birra che nel frattempo la cameriera aveva portato anche a loro.
" Perché siamo qui ora? Cioè, nel senso, perché se io non dovevo saperlo ora siamo qui e Mario ti ha costretto a dirmelo?".
Ed eccolo era arrivato il momento della verità.
Ora Paolo non avrebbe più potuto mentire, Mario era entrato nella vita di Claudio ed era stato proprio lui a farcelo entrare, fingere non sarebbe servito a niente.
Se lui non glielo avesse detto ci avrebbe comunque pensato Mario, tanto valeva non avere altri segreti con il suo migliore amico, soprattutto se questi segreti gli sarebbero comunque stati rivelati.
" In realtà i motivi sono due. Il primo sono sicuro non ti piacerà affatto" e Claudio non poteva nemmeno lontanamente immaginare la gravità di quello che stava per confessargli.
Aveva cercato di tenerglielo nascosto il più possibile sapeva che si sarebbe spaventato a morte ma era giusto che sapesse la verità in fondo riguardava la sua vita e se Paolo fosse stato al suo posto, avrebbe voluto sicuramente saperlo.
Claudio gli fece cenno con la testa di continuare " Vedi Mario ti segue da quella mattina finché non sei stato aggredito da Juan, poi a cominciato a seguire lui. Ha detto che finché sapeva dove fosse "psycoman" come lo chiama lui, sapeva che tu eri al sicuro. Seguendolo ha scoperto che per fortuna è da solo in questa follia, ma ha anche scoperto ... ecco.... che" e si interruppe non sapeva come dirglielo e soprattutto non sapeva come avrebbe reagito.
Ma Claudio doveva sapere, si doveva preparare ad ogni eventualità " Che? Su Paolo dimmi cosa ha scoperto, non può essere più terribile di tutto quello che già ha fatto" e invece era non terribile ma molto più terribile e quando Paolo glielo disse se ne rese conto anche Claudio.
" Ha cercato di procurarsi una pistola"
" Oh cazzo Paolo ne siete sicuri?"
" Si Claudio, Mario ne è decisamente sicuro ma dice anche che per fortuna non ci è riuscito. Mi ha detto anche che ha sparso la voce tra alcuni suoi " amici" che se uno spagnolo avesse chiesto un ferro pulito di non darglielo. Capisci perché sono preoccupato? Capisci perché ho chiesto a Mario di proteggerti?" Paolo era agitato e spaventato non sapeva più come comportarsi in quella situazione.
Aveva portato via Claudio da Verona per proteggerlo ed invece si trovava più in pericolo di prima e il fatto che fossero completamente soli, lontani dagli amici e dalla famiglia, di certo non aiutava.
Tante volte si era chiesto se era stata la scelta giusta, lontano dagli affetti ma Claudio sembrava felice e anche lui si era ambientato bene, Juan ora era il problema più grande per loro e dovevano assolutamente trovare una soluzione e forse Mario in questo avrebbe potuto aiutarli.
" Paolo stai tranquillo ok? Non ce l'ho con te ma avresti dovuto parlarmene, solo questo. Ma ora come mi libero di quel pazzo io non ce la faccio più. Mi sembra di uscire fuori di testa. La notte non dormo bene, di giorno mi guardo sempre intorno per paura di trovarmalo davanti e da quella notte la situazione è anche peggiorata, ho ricominciato ad avere gli incubi. Pa io non ce la faccio più mi sembra di impazzire. Ti giuro, ma come cazzo ho fatto a non accorgermene, come ho fatto a non capirlo che era un pazzo?" Claudio cercava di buttare indietro le lacrime ma loro inesorabili gli rigavano il volto.
Paolo gli si avvicinò, se lo strinse forte e gli sussurrò ad un orecchio " Torniamo a casa" Claudio annuì all'amico senza togliere il viso nascosto sulla sua spalla.
Era scosso da tutta quella situazione, gli dispiaceva per Paolo che stava attraversando quell'inferno con lui e gli dispiaceva per Mario che si era ritrovato coinvolto senza ragione, nel casino che era la sua vita.
Camminarono in silenzio verso casa che era a pochi minuti dal pub.
Quando furono dentro Claudio interruppe il silenzio " Pa dormi con me stanotte ti prego" il viso ancora arrossato a causa del pianto e le labbra gonfie per i troppi morsi ricevuti dai suoi stessi denti.
Si diressero insieme in camera di Paolo, che aveva un letto più grande, a detta sua, si liberarono dei vestiti, indossarono i pigiami e si coricarono.
Fu un altra volta Claudio a rompere il silenzio.
" Pa?"
" Mh?"
" Ho paura. Ho paura di morire"
" Mario ed io non lo permetteremmo mai"
" Pa qual'era il secondo motivo?"
" Ah già il secondo motivo. È Mario il secondo motivo"
" In che senso?"
" Nel senso che mi ha obbligato a dirti la verità altrimenti non mi avrebbe più aiutato. Dice che meritavi di sapere e che lui non comincia nessun rapporto basato su una bugia"
" Rapporto? Che rapporto?"
" Non saprei. Non ha voluto specificare altro. Prova a chiederlo a lui"
" Lo farò..... Pa?"
" Dimmi"
" Grazie "
" Per cosa?"
" Per avermi convinto a venire a Roma. Perché nonostante tutto mi sento di nuovo vivo. Nonostante la paura, nonostante il lavoro, nonostante le difficoltà, e so che non sei d'accordo e Mario non ti piace ma grazie a lui il mio cuore ha ricominciato a battere".
" Io voglio solo che tu sia felice e se la tua felicità è lui mi farò piacere quello stronzo".
" Dai tanto stronzo non è. Mi ha detto di non arrabbiarmi con te ricordi?"
" Hai ragione forse tanto stronzo non è".
" Notte Pa"
" Notte Cla"
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Boxing
RomanceMario ex pugile professionista, dopo un infortunio che gli era quasi costato la vita, fu costretto a lasciare il ring, ma decise di continuare a fare comunque del ring la sua vita. Claudio, ragazzo sensibile ma sfiduciato, con un ex ancora troppo p...