Capitolo 12

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Pov's Simon
In questi giorni, sono stato solo.
Nessuno è venuto a visitarmi, ma non credo perché nessuno voleva venire, ma perché il Medico non fa entrare nessuno.

Io non capisco ancora per quale motivo non sono ancora stato rilasciato.
Sono caduto per causa di una ruota bloccata, e quindi?
Sarà successo più di 30 volte, ché sarà mai?

Dopo circa 1 settimana, finalmente qualcuno venne.

Vidi una ragazza bionda, con capelli mossi e corti, due occhioni celesti e il viso più pallido del solito.

Davanti a me la bella e popolare Ambar Smith, con il viso stanco e distrutto, le occhiaie che le circondano una delle tante bellezze che ha.

Il viso stranamente non era truccato, oppure lo era. Infatti, si vedevano gocce di lacrime nere, credo per il mascara.

<Ehi>cercai di dire, ma poi la stanza si riempì di singhiozzi. La abbracciai alzandomi piano piano dal lettino, e lei si tranquillizzò leggermente

<C-Come stai? >disse con un sorriso forzato. Era un sorriso più finto del parrucchino di Trump, infatti si vedeva da 40 miglia che non era un suo sorriso.

<Bene, anche se ho molte domande da fare>
<Sono qui proprio per questo. Chiedimi tutto quello che vuoi, ma ho solo 30 minuti di tempo >
<Okay, allora. Perché sei messa così male?> è la cosa che mi importa di più, e perciò le do precedenza a tutte le altre domande.

<Sto... Bene>
<Non dirmi bugie, lo dovresti sapere che con me non ci riesci >
<È strano... Ho sempre pensato che non te ne importasse nulla>disse appoggiando il suo viso sulla mia spalla
nella sua voce non c'era nessun tono di arroganza, ma sola e pura delusione.

<Non è affatto vero... Abbiamo iniziato con il piede sbagliato... tutto qui>dissi accarezzando la sua guancia destra.

<Sei cambiata>
<Anche tu>

<Ora ti farò una domanda. Ma voglio che tu sia sincera, okay? >
<Vabene...>
<Quanti chili hai perso? >
<Io...credo 2 o 3. Perché? >

<Ambar>
<Non ti sto mentendo>
<Ambar>
<Davvero, ne ho persi pochi>
<Ne ha persi quasi 13>una terza voce si aggiunse alla nostra conversazione. Ed ecco a voi, il signor Balsano.

Però aspetta aspetta, 13 CHILI IN UNA SETTIMANA?!
<non è vero... Ne ho persi poco più di 5...>
<E TI SEMBRA POCO? >dissi alzando un po' la voce.
<Beh non sono tanti... che differenza fanno 5 chili?>
<Forse non faranno differenza a te... ma a me li fanno>

<Smettila di far finta che ti importi qualcosa di lei> disse il signorino alzando gli occhi al cielo
<Sei patetico> disse sbuffando

Pov's Ambar
<Non devo nessuna spiegazione a te> disse Simon, incrociando le braccia
<E poi, perché sei qui?>
<Non sono affari tuoi, Alvarez. >dissi Matteo con un tono annoiato

<Sputa il rospo, Matteo> dissi io

<Sono qui per parlare della tua situaz.......>
<Salve signor Alvarez, come sta oggi? >chiese il dottore interrompendo Matteo
<Molto bene>dissi soltanto
<bene, vorrei parlarle in privato per qualche minuto, se è possibile>
<usciamo subito >dissi

Dopo circa 15 minuti, il dottore uscì, e io vidi solo un Simon turbato e agitato.

Pov's Simon
<dovrà essere operato>dissi infine il dottore appena finì di spiegarmi la mia situazione.
<Quando? >dissi. Avevo molta paura. Anche perché la percentuale non è molto rassicurante...

<Questo dobbiamo ancora vedere. Lo faremo più tardi possibile, così lei è la sua fidanzata potete trascorrere un po' si tempo>
<Lei non è la mia fidanzata... ma la ringrazio comunque>dissi infine e il dottore, dopo avermi sorriso, uscì

Entrò Ambar, triste negli occhi e felice sulle labbra. Come faceva a fingere così bene?
<Simon... >
<Dimmi>
<Ho saputo da Matteo che non stai molto... bene >

Pov's Ambar
<Sto bene, stai tranquilla >disse e lì le mie cascate d'acqua ritornato a viaggiare ogni singola parte delle mie guance.
<Ehi... >
<Simon, è colpa mia>

<Non è ver... >
<S-se io non stavo con M-Matteo, tu non saresti venuto a... A cercarmi >dissi interrompendo
<Come mai Matteo non ti cerca più?>Chiese
<Ci siamo lasciati>
<Ah... Ma non eri felice con lui? >dissi con lo sguardo geloso
<Io vorrei solo una cosa>
<cioè? >chiese incuriosito

<Voglio solo stare con te >dissi alla fine.
e poi mi resi conto di quello che ho detto.

arrossii subito e lui se ne accorse

si avvicinò a me, sorridendo

<sei sicura? >
sono sicura? non ne ho idea
<Si> risposi, incerta

mi prese per i fianchi e mi baciò. Un bacio che vale più di mille parole, un bacio che vale molto più di mille parole.

non lo avrei mai detto... ma sono felice.

dopotutto, gli opposti si attraggono, no?

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