Capitolo 47

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pov's Ambar
le faticosissime ore di viaggio erano fortunatamente terminate, e miracolosamente ero ancora intera.

dopo aver preso le valige e uscite dall'aeroporto, ci dirigemmo verso l'hotel prenotato da Delfi.

aveva già preparato tutto, brutta stronza

appena arrivati, dopo un breve viaggio in taxi, rimasi scioccata dell'hotel che avevamo davanti

appena arrivati, dopo un breve viaggio in taxi, rimasi scioccata dell'hotel che avevamo davanti

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<vogliamo entrare o vuoi continuare a sbavare davanti all'ingresso?>
<sei una guastafeste>

entrammo, e una signora sulla quarantina ci accompagnò dalla reception, dove un'altra ragazza ci accolse dandoci il benvenuto.

<Benvenuti all'hotel Marquis Reforma, avete prenotato già una stanza?> disse gentilmente, sfoggiando un sorriso luminoso
<Si, a nome Smith>
<un secondo che controllo>

pochi minuti dopo, la ragazza chiamò degli uomini vestiti perfettamente in giacca e cravatta per portarci nella camera prenotata da Delfina

la stanza era molto ampia e luminosa, caratterizzata da un grosso letto matrimoniale al centro della stanza decorato da vari cuscini, una poltrona molto comoda affianco al letto e una grossa tv davanti

la stanza era molto ampia e luminosa, caratterizzata da un grosso letto matrimoniale al centro della stanza decorato da vari cuscini, una poltrona molto comoda affianco al letto e una grossa tv davanti

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era tutto bellissimo

dopo la stanza corsi subito in bagno e per poco non cacciai un urlo per la felicità

dopo la stanza corsi subito in bagno e per poco non cacciai un urlo per la felicità

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era assolutamente il bagno dei miei sogni.

<Ecco le vostre valige. Vi lasciamo questo foglio con scritto sopra tutte le date di apertura e chiusura dei nostri servizi. Vi auguriamo una buona notte>

guardai l'orologio

erano già le 3 di notte

ci cambiammo subito e io andai subito a dormire, mentre Delfina decise di cercare più informazioni sul matrimonio tra Simon e quella certa Daniela.

chissà cosa starà facendo adesso...
chissà se starà dormendo...
chissà se mi starà pensando come io sto pensando a lui...

pov's Simon
<Dannazione Simon! Smettila di contraddirmi> urlò mia madre
<e tu smettila di obbligarmi a sposare quella vipera>
<stai insultando la tua futura moglie!!>
<ma che futura moglie, io non sposerò ness->

<BASTA SILENZIO>urlò infine mio padre, arrabbiato più che mai, con i capelli ormai grigi e corti disordinati, mentre passava il suo sguardo da me a mia madre

<Ernest(nome a caso) hai sentito tuo figlio? Continua a non capire la fortuna di poter sposare una donna bella, sensibile, intelligente e forte come Daniela>
alzai lo sguardo pregando dio che qualcuno mi salvi da questa famiglia malata

<bella, sensibile, intelligente e forte come Daniela> dissi con ironia

<Figlio mio, ascoltami. Non ho mai chiesto la tua approvazione. Sei mio figlio, sei il sangue del mio sangue, e anche se sei contrario, decido io per te>
<Ho 20 anni, cavolo>
<l'età è solo un numero. A chi interessa dei numeri? Sicuramente non a me>

non avevo più parole. Volevo solo che qualcuno mi portasse via, o che mi svegliasse da questo incubo.

<Perfetto visto che siamo tutti d'accordo, preparati che sono già le 3:30 di notte. Dovresti presentarti come un principe domani. Ti voglio svegli alle 7:30. Puntuale> disse mio padre, dopo essere uscito insieme a mia madre sbattendo la porta di camera mia.

sospirai

veramente ero nato per questa fine?

Chissà dove sarà ambar... sicuramente è ancora arrabbiata con me, anzi sarà su tutte le furie

mi pento ancora per aver odiato il breve periodo di convivenza con lei. Ero così... libero

Sospirai un'altra volta, prima di sdraiarmi sul letto, iniziando a contare le pecore, per poi addormentarmi, sperando di svegliarmi da questo brutto sogno.

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