Capitolo 42

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pov's Ambar
mi svegliai con un fortissimo mal di testa. Con gli occhi ancora chiusi, sorrisi per ieri

era così dolce e bello... e terribilmente sexy...

appena aprii un occhio per guardare l'angelo accanto a me, scattai in piedi.

lui non c'era.

mi coprii subito con il lenzuolo appena mi resi conto di essere ancora priva di indumenti

entrai nel mio bagno con intimo e un pigiama preso a caso, per poi scendere e trovare amanda con in mano la mia colazione

<Amanda, hai per caso visto Simon?>
<Fammi pensare... ah si, è andato via circa 1 ora fa...>

un'ora?!

<...E mi ha chiesto di farle questa lettera>
questa...lettera?!

presi la lettera e la aprii

Cara Ambar,
buongiorno...come stai? ti senti bene?
io sto molto bene e sono molto felice per quello che è successo ieri notte...
anche se è stato un errore.
insomma, te eri molto debole a causa della perdita di tua zia... e io ti ho usata in questo tuo momento di debolezza.
ti chiedo perdono... vorrei ritornare amici come prima...
sono andato via prima perché avevo delle cose da fare

ci si vede in giro
Simon.

errore...perdita di mia zia... momento di debolezza...amici...

ma che cosa sta dicendo

le lacrime uscirono senza che me ne accorgessi, chiudendo gli occhi per cercare di calmarmi.

ma fu tutto inutile

corsi in camera mia, chiudendola a chiave, sedendomi sul pavimento ricoperto dal tappeto

la mia vita è inutile
non ha senso tutto questo

ma, con estrema difficoltà, decisi di accettare questa sua scelta, anche se avrei sofferto come un cane bastonato

1 mese dopo
sono parecchie settimane in cui mi sento stanca, ogni mattina vomito e ho un appetito spaventoso

questa mattina è venuta Delfina a trovarmi

le ho raccontato tutto, sfogandomi su di lei.

urlai, piansi ma alla fine, vomitai sul pavimento di marmo.

lei si spaventò molto e mi mise una mano sul petto e un'altra tra i capelli

<Ambar... cosa ti sta succedendo> chiese lei, ancora spaventata
<Ma... TE LHO APPENA SPIEGATO, ogni tanto MI ASCOLTI?> urlai io mentre Amanda puliva la pizza puzzolente davanti a me
<No... intendevo... voi avete... come dire... "fatto l'amore"?>chiese lei cercando le parole giuste
<Delfina... abbiamo fatto sesso.>
<si vabbè quello che è...><... e non ti sei preoccupata... insomma.... di rimanere incinta?>

incinta?

<Ma che dici?! impossibile... ODDIO NON VOGLIO AVERE UNA FIGLIA> urlai esasperata

pov's Delfi
Ambar era spaventosa. Sembrava più lunatica del solito, non era "conciata" come era suo solito , e a prima vista sembrava davvero una pazza isterica

dopo avermi raccontato tutto, rimasi un po' scioccata...

forse Ambar era troppo scossa per capirlo, ma Simon l'ha praticamente... come dire...scopata e basta, dando la colpa a lei per la morte della signora Benson.

per di più, dopo aver vomitato, sono abbastanza sicura che Ambar sia pure incinta

che bel casino

<Quando è l'ultima volta che hai avuto il ciclo>
<due mesi fa, ma credevo fosse normale>
portai la mano sulla fronte, per cercare di restare molto calma.

<secondo me dovresti dirlo a Simon...ha il diritto di saperlo... è il padre... e...>
<Pensi troppo e troppo in fretta... non si sa ancora niente...>
<Beh allora cosa aspetti?! andiamo a fare una visita no?>

Ambar alzò gli occhi al cielo e andò a prepararsi

1 ora dopo
in ospedale
<Signorina Smith?>

pov's Ambar
mi alzai e andai da sola verso l'infermiera che aveva pronunciato il mio nome

entrai e trovai molti macchinari, aggeggi e infine una dottoressa

<Salve, sono la dottoressa Raquel Alonso. Lei vuole fare un test di gravidanza, giusto?>
annuii leggermente e la dottoressa mi diede un contenitore per urina e indicò il bagno

<Penso che lei sappia già quello che deve fare> disse la donna
annuii di nuovo e dopo mi passò un contenitore di plastica e mi indicò il bagno. Dopo qualche minuto usci dalla stanza e lasciai il barattolino sul tavolo

<Perfetto, aspetti in sala d'attesa, la chiameremo appena arriveranno i risultati> disse
<Okay, grazie Mille dottoressa Alonso>

2 ore dopo
quando mi stavo quasi per addormentare sulla spalla di Delfina, la donna di prima venne da me e mi scosse per farmi svegliare

<Signorina, abbiamo i risultati... mi segua>

mi fece accomodare su una sedia della stanza di prima, che penso sia il suo ufficio

<Allora, signorina... dove sta il ragazzo... che dovrebbe essere il padre della creatura che sta nel suo grembo?>
<CHE COSA?!>

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