Capitolo 46

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pov's Ambar
ero molto incasinata nelle ultime 10 ore

cercate di capirmi.

non era facile prendere un aereo in meno di 5 ore senza aver preparato niente.

certe volte penso che Delfina sia un idiota da 5 stelle piene

appena mi disse dei biglietti, avevamo giusto 1 ora per preparare tutto e precipitarci all'aeroporto, per poi iniziare i controlli dove sarebbero servite almeno 3 ore e mezza.

entrambe corremmo in casa con una velocità assurda, giusto per mettere qualche cosa nella prima valigia che trovavamo nella soffitta.

guardai l'orologio. le 11:30
il volo è alle 15:45.

perfetto, eravamo in ritardo

chiamai un tassista, e mentre Delfina sistemava le ultime cose, mi sdraiai sul divano subito dopo aver avuto un bel mal di testa con tanto di nausea

tempismo perfetto direi

non sono esperta di maternità, ma questo feto aveva giusto qualche settimana. Siamo solo all'inizio. E mi sto già stufando di questi effetti collaterali.

<Ambar è arrivato il taxi> urlò la mora che sbucò dalla porta del salotto, per poi lanciarmi uno sguardo pieno di preoccupazione

<Oddio...> mi toccò la fronte
<...stai sudando freddo, sicura di star bene? possiamo farci rimborsare i biglietti se vuoi... non hai una bella cera e...>

<no. Andiamo> dissi, per poi tirarmi faticando molto e andando verso la porta d'ingresso

il signore aveva già messo le valigie dentro al bagagliaio

salii sul taxi e aspettai Delfina, che era salita al secondo piano dicendo che doveva prendere qualcosa

sbuffai, e dopo l'ennesimo sbuffo, la vidi scendere, tenendo in mano un mio cardigan molto pesante.

<mettitelo, così rimarrai al caldo>

la guardai sorridendo. si preoccupa sempre per me...

3 ore dopo
avevamo avuto qualche difficoltà a causa del traffico, ma eravamo miracolosamente arrivati in orario, finendo tutti i controlli da fare

incontrammo pure Gaston e Nina, che dovevano partire per Parigi. A quanto pare la relazione stava andando più che bene.
Con quest'ultima avevo perso rapporti a causa del disastro che mi è capitato in quest'ultimi giorni

un bellissimo disastro direi

<Buon pomeriggio signori e signore. il gate per il volo C24FD per Città del Messico è appena stato aperto ai passeggeri>

fortunatamente eravamo nel volo della prima classe. Devo dire che ala fine Delfina non era del tutto stupida.

mi accomodai alla comoda poltrona bordeaux, per poi guardare dal finestrino la strada grigia davanti a noi.

<sei pronta per ben 9 ore di viaggio?>
<A dir la verità... no>

<Signore e signori buona sera e benvenuti a bordo.
La durata del volo fino a Città del Messico sarà di circa 9 ore. Fumare a bordo è severamente vietato.
Tra pochi minuti decolleremo quindi vi preghiamo di allanciare le cinture, di mettere i sedili nella posizione iniziale e di alzare i tavoli davanti a voi. Vi preghiamo di spegnere i cellulari e di non usare apparati elettrotecnici durante il volo, oppure di mettere i dispositivi in modalità aereo nelle impostazioni. Vi ringraziamo.
Vi preghiamo cortesemente di prestate attenzione alla dimostrazione delle caratteristiche e delle procedure di sicurezza di questo aeromobile. Anche se siete soliti volare frequentemente vi invitiamo ad ascoltare con attenzione le indicazioni delle assistenti di volo>

disse l'hostess con una voce leggermente metallica, per poi ripetere lo stesso discorso imparato a memoria in inglese

<sei pronta per ben 9 ore di viaggio?>
<A dir la verità... no>

Mi sorrise teneramente, per poi stringere la mia mano nella sua

<Simon è un uomo così fortunato...>
<perché?>
<...perché ha te>

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