Capitolo 28

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Pov's Ambar
Silvana...
Eccola qui, con un viso poco rilassato, le rughe visibili e gli occhi vuoti.  Eccola qui la carissima donna che mi ha messa al mondo senza però pensare alle responsabilità che doveva prendersi

<Mi dispiace> disse
All'inizio non capii... Mi dispiace? E per cosa? Ma perché? Il motivo?
Troppe domande senza risposta gironzolavano per la mia testa, alla ricerca di un senso.

<E per cosa?> chiesi senza guardarla
<Mi dispiace di non aver accettato Simon>disse lei

Già... Simon...
Chissà cosa starà facendo con Jim...

Pov's Jim
Eravamo talmente presi dalla passione in quel bacio al parco, che lo portai a casa mia. Mi tolsi la maglietta beige che avevo addosso e i jeans. Poi tolsi a lui la sua maglietta, vedendo i suoi muscoli, pettorali e addominali ben definiti. Lo spinsi sul letto e salì su di lui...

Pov's Ambar
Bene. Che situazione. Io, "morta",con accanto mia madre che cerca perdono e Simon scomparso.

<Mi dispiace> continuò lei.
<Senti, non mi servono le tue scuse. Sai di che me ci faccio delle tue parole? ASSOLUTAMENTE NIENTE. Quindi non mi fare il discorsetto da persona adulta, perché chiedere scusa in continuazione dopo aver commesso uno sbaglio, non serve a NULLA.>
Mi voltai per guardarla un'ultima volta, e poi fluttuai a casa.

Nei cartoni avevo visto cose del genere... Un fantasma che cercava di rientrare nel suo corpo. Aspetta un attimo...

Mi allontanai dal mio corpo sul letto bianco e freddo e presi una rincorsa per volare con tutte le mie forze nel mio corpo.

La cosa strana è che all'improvviso non sentii più nulla. Non vedevo più nulla, se non il buio più totale davanti a me

qualche ora dopo
mi svegliai di colpo, sbattendo la testa alla tastiera del letto. Respirai a gonfi polmoni l'aria pulita che mi circondava e per la prima volta dopo tanto tempo, mi sentii di nuovo libera e viva

la prima cosa che pensai, fu Simón.

Decisi di andarlo a cercare, anche a costo della mia salute.
Mi vestii, prima ero in pigiama...
Mi lega i capelli e mi misi le scarpe. Uscì sentendo le urla di mia zia che mi obbligava di ritornare in casa, ma non ci feci troppo caso.

Non ci misi troppo a trovarlo. Era seduto su una panchina vicino alla palestra, con tutti segni di rossetto dappertutto. Era seduto vicino ad un grosso albero di ciliegio.

non l'ho mai visto questo albero di ciliegio...

Un delicato fiore cadde sul suo naso, lui lo raccolse e alzò gli occhi a me.

Pov's Simon
Il fiore caduto sul mio viso mi fece capire quanto era stupido il gesto che avevo fatto. Questo fiore di ciliegio mi fece ricordare qualcosa... Ambar. Bella e perfetta esattamente come lei.

Alzai lo sguardo e me la trovai davanti, con circa 5 metri di distanza.

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