Cap 22 parte 2

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Ci avviamo verso il locale ,un uomo in divisa ci apre le porte ,mentre una donna addetta al guardaroba, dopo aver lasciato gli occhi su Jordan prende il mio cappotto.

Lui si guarda attorno in cerca di qualcuno ,resosi conto di avermi lasciato la mano si gira verso di me .

Io con la pochette tra le mani davanti al suo sguardo abbasso gli occhi, non so perché mi sento in imbarazzo. Il suo sguardo non si sposta ,così decido di superarlo.

Non è stata una buona mossa perché appena lo sorpasso, in un attimo mi sento tirare verso il suo petto .Mi avvolge la mano attorno ai fianchi si abbassa di qualche buon centimetro ,per guardarmi il dietro del vestito. Mai come adesso avrei preferito non metterlo, perché solo con lo sguardo mi ha spogliata, ma non so perché mi sento  al sicuro.

-Brenda mio dio, cosa ti sei messa, manca un pezzo al tuo vestito? -

Avvicinandosi con il fiato dietro il collo.

Un mugolio esce involontariamente dalle mie labbra e lui continua con la sua tortura .

-Ti giuro che se non fosse per questa serata ti avrei già portata fuori di qui ,ma siccome non è possibile ti chiedo di non allontanarti da me nemmeno per un secondo-

Le sue parole mi turbano e dopo un attimo di cedimento mi riprendo allontanandomi da lui .
-Jordan non sai cosa dici! sei completamente fuori di te .Sei ubriaco, come pensi di intrattenere gli ospiti?E soprattutto presentare il libro, devi fare il discorso d'apertura . Jordan ti rendi conto che stasera puoi mandare tutto a puttane!?-

Un tossire ci fa girare e troviamo Andrew e il nonno di Jordan che ci invitano ad inziare la serata.

Vedo Jordan avvicinarsi ad un cameriere e prendere qualcosa da bere .Lo vedo guardarsi attorno nervoso .Intercetto Andrew e gli dico che sta succedendo .
Lui si passa una mano tra i capelli ed inizia ad imprecare cosa che non gli ho mai sentito fare .

-Non può essere non stasera... Brenda tu vai, con una scusa lo allontani dai camerieri io vado a cercare suo nonno-

Sembra facile e già andato .Supero con un falso sorriso le persone che trovo nella sala saranno un centinaio. Quando un uomo alto ed affascinante mi si avvicina per chiedermi qualcosa sul libro che dobbiamo presentare.

Cerco di sviare il discorso dicendo che il Sig Kendal lo presenterà a breve.

-Mi dispiace per lei Sig na, ma mio cugino credo non sia in grado di fare nessun discorso di presentazione, mi sembra un po' alticcio-

Stronzo penso nella mia testa si compiace vedere così un suo familiare .

-Mi scusi ,come ha detto che si chiama?-

-Alex Morgan nipote del Sig Kendal senior e cugino di Jordan ,lei dovrebbe essere l assistente di Jordan mio nonno mi ha detto grandi cose su di lei-

-Si sono Brenda Connor, mi dispiace ma nessuno mi ha parlato di lei .Ora se non le spiace dovrei raggiungere Jordan, buona serata-
Mi guardo intorno c' è un sacco di gente,ma lo intravedo.
Affretto il passo e raggiungo Jordan, afferro il bicchiere che tiene tra le mani e lo poso sul vassoio .Prendo Jordan per la mano e lo porto sulla terrazza.

Le sue mani sono sudate e un leggero tremolio gli si intravede. È pallido lo conduco in un posto più appartato nascosto da occhi indiscreti.

-Jordan ma che ti prende, mi stai preoccupando non ti ho mai visto così-

Lui mi guarda e chiude gli occhi io mi avvicino e gli prendo il viso tra le mani sembra spaventato.
-Parlami -sussuro

-Non riesco a salire sul palco per fare il discorso sono bloccato -
Mi dice di getto .

-Perché Jordan? Te ne ho visti fare a migliaia nelle riunioni .Tu sei abituato a parlare in pubblico ,hai già presentato altri libri prima di questo cosa c'è di diverso-

Sposta lo sguardo da me e con la piccola lucidità che gli è rimasta, mi confessa che Arianna gli dava sempre la forza di affrontare e superare il panico del momento.

E come al solito curiosa di sapere e grata di questa sua confessione, gli chiedo cosa facesse per aiutarlo.

La sua risposta mi spiazza .

-Mi dava un lungo bacio fino a farmi calmare -
Mi allontano togliendo la mano dal viso lo guardo .

-Mi spiace che non ci sia adesso lei ,ma davvero non so come aiutarti-

Lui mi prende per i fianchi si avvicina al mio viso e mi sussurra .

-Brenda baciami prova a farmi dimenticare ,prova a farmi rallentare i battiti del mio cuore, baciami, Brenda-
Non posso, è  ubriaco,domani non ricorderà nulla. Mi implora con lo sguardo.Cosi
mi prendo di coraggio e gli do un timido bacio a stampo.Chiudo gli occhi ,ho timore a guardarlo.
Cerco di allontanarmi,ma lui mette la mano tra i miei capelli e mi da un altro bacio,delicato,timido ,dolce.
E come se un aura fosse scesa su di noi le nostre bocche si cercano, si mordono le nostre lingue si rincorrono ,si sente il rumore dei nostri baci e mentre il suo cuore rallenta il mio corre veloce a voler seguire un sogno che domani si dimenticherà.

UN AMORE INASPETTATO Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora