Cap 31

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Apro gli occhi e vedo che il sole è già alto.
Sono ancora stretta tra le braccia di Jordan ,dopo la mia confessione di questa mattina, mi ha dimostrato che la mia paura era infondata .Ho fatto il sesso migliore della mia vita, mi sento tutta indilenzita non ci siamo fermati tutta la notte ,ma ho capito che il nostro non è  stato un bisogno fisico.
È come se avessimo voluto far incontrare i nostri pensieri e abbracciarli, condividerli, amandoci ,fino a consumarsi.

Vado in cucina guardo l'orologio  sono le undici. Decido di preparare qualcosa metto su il caffè, gurdo ciò che ho in frigo e mi decido a fare i pancake, lavo un po di frutta e metto tutto in un vassoio portandolo in camera .
Oh!porca paletta!!

Avete presente un dio greco, ecco io ce l'ho davanti, è stupendo mentre butta il fumo dalla bocca. Lui alza il viso e incontra il mio sguardo, sorride si alza e mi viene incontro perfettamente nudo, prende il vassoio e lo poggia sul letto e mi fa cenno di mettermi sopra le sue gambe.

-Buongiorno bellissima lo sai che mi hai svegliato

--Speravo di svegliarti !-Abbassando lo sguardo  lo stuzzico

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--Speravo di svegliarti !-
Abbassando lo sguardo  lo stuzzico.

-Sei insaziabile mia dolce Brenda -

Rido di gusto e i miei movimenti non fanno che accrescere la sua erezione  ma lui mi blocca .

-È meglio che facciamo colazione, se no tanta fatica verrà sprecata.
E poi ho intenzione di portarti fuori, ho un appuntamento alle tredici e tu verrai con me.
Mi lascia un bacio caldo sulle labbra e mi porge il caffè.

Finiamo la nostra colazione e vado a fare la doccia, lui si mette a telefono ed inizia un giro di telefonate.
Mi preparo ricordandomi di vestirmi comoda oggi è sabato e non lavoriamo .

Lo trovo già pronto vestito con gli stessi abiti di ieri, sgualciti visto che li abbiamo buttati alla ben meglio .

-I tuoi vestiti sono sgualciti -

-Si non preoccuparti passiamo in albergo e mi cambio.
Ho già fatto la doccia ma non ho usato i  tuoi prodotti,
non volevo odorare di cocco o rose-

Mi avvicino e lo annuso non so perché ma mi piace il suo odore.
-Decisamente meglio il tuo odore-

Arriviamo in albergo ,non mi capacito come mai non abbia una casa. Saliamo nella stanza .
-Faccio in un minuto, mettiti comoda li c'è il bar se vuoi qualcosa -

Mi guardo intorno e mi rendo conto che la suite è semplice, non ostenta lusso.
Strano per un Ceo nato da una famiglia ricca.
Vedo che sparpagliati per la stanza ci sono dei libri tanti,ne prendo una tra le mani e cade una foto.

Vedo che sparpagliati per la stanza ci sono dei libri tanti,ne prendo una tra le mani e cade una foto

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-Cazzo !-
Io e la mia sbadataggine, la prendo e la guardo. Mi rendo conto che è Arianna, un senso di panico mi invade e decido di rimetterla al suo posto .
Ma presa dalla situazione non mi accorgo che Jordan è dietro di me mi toglie la foto dalle mani e la osserva .

-Scusa non volevo..-

-Non preoccuparti è una foto di Arianna -
-È bellissima -
-Si  lo era questa me l'ha mandata dalla Canarie,  era lì per un servizio fotografico... era una modella-

Chiude gli occhi per un attimo e la sua espressione si rattrista, gli stringo la mano e me la porto alla bocca, lui mi prende e mi stringe.
-Ti manca !?-
chiedo in un sussurro stringendolo forte a me.
Lui con una sincerità che mi trafigge il cuore e per le parole che spende ,mi confida.

-Sempre ogni fottuto giorno.
Ma ora voglio ricominciare .
Non potrò mai dimenticarla ...sarà sempre nei miei pensieri ,ma spero che un giorno trovi qualcuna che riesca a riempire il vuoto.
Non sarà facile ci vorrà del tempo, senza lei mi sento perso-

Rimane così attaccato a me come se fossi un ancora ...
Io con gli occhi chiusi ma pieni di lacrime che trattengo con tutte le mie forze lo bacio .
-Lo spero Jordan, spero che tu riesca a ritrovarti e a trovare la tua salvezza-

Scendiamo e senza dire una parola ci avviamo all' appuntamento. Facciamo un po di strada  e ci dirigiamo verso il centro di Rochester.
Qui ci sono una seria di grattacieli e di appartamenti entriamo in un comprensorio d élite e ci fermiamo .Ad attenderci c'è  un signore in giacca e cravatta scendiamo dalla macchina.
L' uomo ci accoglie con un sorriso .

-Sig Kendal ! sono Josh Morrison .La nostra agenzia è lieta che si sia rivolto a noi-
Gli porge la mano  e si rivolge a me
-Immaggino lei sia la sua fidanzata? Piacere Josh -

-No !non sono la fidanzata -
ci guarda le mani intrecciate e rimane attonito.  Interviene Jordan.
-No è una mia cara amica!-
specifica Jordan ma non mi lascia la mano quando io cerco di toglierla.

Superato l imbarazzo entriamo nel complesso, sono una serie di ville in stile moderno semplici bianche  attorno un giardino e una piscina.
In tutto sono dieci, ci fa entrare in una disponibile è completamente vuota.

Jordan si guarda intorno  ed ascolta la descrizione di Josh ,non mi lascia la mano e ogni tanto mi lascia uno sguardo di sbieco.

-Sig Kendal, questo è tutto se vuole le lascio qualche minuto per valutare la proprietà, ne approfitto per fare qualche telefonata-

Ci lascia da soli e si allontana fuori in giardino, io non riesco a dire niente. Non so cosa dire mi sento un intrusa, non so perché  mi abbia voluto qui .

-Che ne pensi potrebbe andare per me ,non è troppo grande ?-
mi chiede.
Allontanandomi dai miei pensieri.

-Jordan penso che il mio parere sia superfluo .
Se sei qui e perché già hai valutato la possibilità di aquistare  una proprietà .
Anzi mi stranizzava il fatto che alloggiassi in albergo-

Lui si siede sugli scalini che portano al piano di sopra nella zona notte e mi fa accomodare in mezzo alle sue gambe .Mi tira a se poggia il suo mento sulla mia spalla .

-Si è vero alloggio in un albergo , perché un anno fa ho venduto la  casa che avevo.
Sai non ci sono andato mai ad abitare?-

-E perché ?-
gli chiedo di getto senza pensare.

Sorride ma è un sorriso triste malinconico, ma poi continua.

-Era la casa dove avevamo deciso di vivere con Arianna. Si era decisa ha trasferirsi a Rochester , dopo aver lasciato per un po' il suo lavoro di modella.
Una pausa diceva sempre,ma io so che era stanca di viaggiare ,voleva dedicarsi a noi .
Così decidemmo di prendere una villa. Era enorme, si era così impegnata ad arredarla.
Aveva un modo tutto suo di farlo, io ero felice di farla contenta ,l' aveva arredata in stile shabby ,tutto panna .
Era fissata diceva sempre che quella casa sarebbe stata  il nostro nido  d'amore -

Lacrime queste scendono a bagnarmi  le guance ormai rosse, il suo racconto mi accompagna nell' immaginarmi lei alle prese con la casa.
È quasi come se nella mia testa la vedessi muoversi bella come il sole tra questi spazi .

Lui accortosi della situazione mi stringe e mi bacia tra i capelli si avvicina al mio orecchio.
-È vero avevo già deciso di prenderla, ma non ne ero sicuro,  mi serviva un aiuto-
Mi gira il viso verso il suo prende il mento e con la delicatezza che solo lui può avere mi chiede.
-Ti va di aiutarmi ad arredarla e anche con il trasloco ... !?Non sono pratico in queste cose -

Mi prendo un minuto per riflettere, non so perché di questa sua richiesta o meglio non so come interpretarla, così decido di cogliere l occasione.
Mi stacco dal suo abbraccio mi alzo e mi metto difronte a lui lo invito ad alzarsi .
-Certo che ti aiuterò ...non è questo che fanno gli amici!? -
E mi rendo conto ora più che mai che Jordan in questo momento  ha bisogno di una amica, che gli stia vicino per iniziare la sua nuova vita .

Lui felice e più rilassato mi abbraccia  e mi sringe tra le braccia .
-Grazie Brenda, ti voglio bene-

Anch'io Jordan  ma ti voglio più che bene ,ma è un pensiero che mi custodisco dentro caro come a suggellare questa giornata.

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