Cap 25

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Siamo al Poisson  Jordan ha prenotato una saletta privata, c'è  un tavolo apparecchiato  per due ,accanto un tavolinetto con due calici e una bottiglia di champagne.

Sposta la sedia e mi fa sedere, non fa in tempo il cameriere, che già lui è dietro di me .Il cameriere attonito si avvicina e mi porge il menu e indugia sulla mia scollatura ciò mi crea disagio e Jordan se ne accorge.

-Va bene così ! dica allo chef che Jordan Kendal è già arrivato ,conosce i miei gusti ci penserà  lui .

Mi toglie il menu dalle mani e lo liquida con uno sguardo tagliente.

-Vedo che vai subito al dunque e se non mi piacciono i tuoi gusti?-

Dico indispettita  a volte sembro una bambina.

-Difficile è  un locale di lusso la materia  prima è rara di primissima scelta ,vedrai che ti piacerà i suoi profumi sono delicati, deliziano il palato-

Mi viene da ridere non riesco a trattenermi se sapesse il mio palato che gusti scapperebbe a gambe levate.

-Perché ridi conosco quello sguardo che ti frulla in testa-

-Il mio palato non può assaporare  queste delizie è troppo abituato ad hamburger con ceddar e doppia salsa messicana. ..Io vivo per Mac Donald.
E se poi muoio di fame e se non mi piace ..?-

-Brenda puoi aspettarmi un minuto-
Si alza e ritorna dopo 5 minuti
-Dove sei stato ?

-A risolvere il problema del tuo menu
almeno lo champagne lo bevi spero-

-Si -
mi porge un calice colmo di champagne.

Arriva il  cameriere ma non quello di prima  è un altro ragazzo ,meno carino a dire il vero ,con delle pietanze inizia a servire Jordan poi prende un piatto e mi compone davanti un doppio hamburger come piace a me.

Ci augura una buona cena e si allontana.
Io ancora scioccata, osservo lui che inizia a mangiare, nel suo piatto  ha un misero filetto di pesce pregiato con petali di fiori ed erbette da depressione .

Io non mi scompongo più di tanto  e come se nulla fosse inizio a mangiare il mio hamburger. Lo assaporo ,è  meraviglioso la carne è così morbida e succulenta non ho mangiato un hamburger  più buono di così, chiudo gli occhi è quasi mugolio.
-Vedo che ti piace -

-È il migliore che io abbia mai mangiato è buonissimo -

Mentre gli do un altro morso mi cola un po di salsa di lato, lo vedo avvicinarsi con il dito la raccoglie e lo avvicina alla sua bocca... o Porca paletta!!.

-Hai ragione è buonissimo  ne vorrei un morso -

Si avvicina di nuovo,mentre ho il panino in mano lo morde e ne tira via un pezzo.
Non so più quale posizione prendere da seduta il mio corpo reagisce ad ogni sua provocazione.

Continuiamo la nostra cena , ci guardiamo ma nessuno prende parola.Siamo quasi alla fine ma ancora non abbiamo parlato di nulla così mi decido a fare il primo passo.

-Jordan mi hai invitato per parlare o mi sbaglio?-

Lui si sistema sulla sedia e inizia a parlare.

-La sera del party quando ti ho baciata non ero ubriaco, cioè lo ero ma non avevo perso del tutto la lucidità .L'ho fatto perché ne avevo bisogno, ma anche perché lo desideravo. Eri stupenda quella sera ed era un modo per scusarmi per quello che ti avevo detto il pomeriggio-

-Perché  te ne sei andato e sei sparito per una settimana? Mi hai lasciata in balia di un ricordo, che ho voluto cancellare con tutte le mie forze-
Cerca di stare calmo ,le mie parole lo innervosiscono. Però ho ragione.
-Avevo bisogno di stare da solo per riordinare le mie idee e la confusione  che avevo in testa. Dovevo dare un taglio al passato, chiudere in un cassetto i ricordi passati-

-E ci sei riuscito?-

-Credo di si -

-Credi ? - gli chiedo  -Non ne sei ancora sicuro?-
-Dipende -mi dice lui avvicinandosi.
-Dipende da cosa?-

-Dalle tue labbra che sono candide come  quelle di un angelo, ma mi tentano più del diavolo-

Accorcia la distanza e mi bacia. Un bacio quasi saffico, uno sfiorare le labbra alla ricerca del mio permesso, per chiedere accesso. Che gli do perché io il ricordo del nostro bacio non l'ho cancellato.

UN AMORE INASPETTATO Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora