Capitolo 13.

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LANA'S POV

Appena arrivate in hotel chiudemmo la porta e la spogliai velocemente in preda all'eccitazione. La buttai sul letto e iniziai a baciarle il collo e mentre sentivo il dolce profumo della sua pelle fredda mi venne un'idea.
-Ti piace il gelato al cioccolato?- le chiesi
-Si, ma ora ho voglia di te non del gelato- disse guardandomi non capendo perchè avessi fatto quella domanda
-Aspetta e vedrai- le risposi guardandola con un sorriso furbo e mi alzai dal letto e per poi andare in cucina, aprii il freezer e presi la vaschetta di gelato e un cucchiaino, ritornai in camera e mi fermai sulla porta lei mi guardava ancora non capendo, presi un cucchiaino di gelato e lo misi in bocca poi lo tolsi nel modo più sensuale possibile
-Voglio assaggiare questo gelato su di te- le dissi mentre mi avvicinavo sempre di più a lei
-Tu sei pazza- disse scoppiando a ridere
-Si, ma di te-
-E come vorresti fare?- mi chiese ridendo
-Aspetta e vedrai- dissi guardandola dritta negli occhi.
Ormai ero a cavalcioni su di lei e con il cucchiaino le spalmai cioccolato sulla pancia, intorno ai seni e appena sopra la sua intimità.
-Credo sia un po' troppo freddo- disse lei ridendo dopo aver avuto un brivido che le causò la pelle d'oca
-Tranquilla tra poco ti scalderai- le dissi con un sorriso malizioso poi appoggiai il gelato e il cucchiaino sul comodino e mi posizionai con il viso all'altezza dei seni e iniziai a leccare lentamente i capezzoli e tra i seni, poi scesi sulla pancia dando dei piccoli baci nel mentre dalla sua bocca uscivano dei piccoli gemiti, arrivai alla parte alta della sua intimità e lei ebbe un'altro brivido, ma questa volta non era per il freddo. Lì iniziai a leccare più avidamente, dopo aver tolto tutto il gelato presente sul corpo la guardai e ritornai sulla sua intimità lentamente e iniziai a leccarle la parte dov'era più sensibile poi inserii due dita che muovevo sempre più velocemente. Mi staccai per i suoi gemiti e la zittii baciandola con foga e ritornai ancora una volta sulla sua intimità, inserii un terzo dito e dopo pochi secondi venne, poi lei rivoltò la situazione, si mise sopra di me e iniziò a leccarmi e mordermi i capezzoli per poi scendere più in basso fino alla mia parte sensibile. Passò lentamente la lingua sulla mia apertura per qualche secondo
-Dio..Ruby vai più veloce..-le dissi quando ormai non ce la facevo più a resistere a quella tortura
-Ora sei tu che mi chiedo di andare più veloce eh?- disse alzando di poco poi senza preavviso inserì tre dita ed io inarcai la schiena, lei aumentò il ritmo e dopo poco venni anche io. Sfinite ci lasciammo andare sul letto.
 -Andiamo a fare una doccia?- le dissi con il fiato corto
-Si, ne avrei bisogno- disse facendomi notare che era sudata e aveva ancora un po' di residui del gelato.
Mi alzai per andare in bagno e aprii il rubinetto della vasca ed entrammo al suo interno una volta riempita.
-Perchè sorridi così?- le chiesi dopo essermi accorta che stava sorridendo
-Ti aspettavo sai? Aspettavo che una persona come te entrasse nella mia vita per rendere i miei giorni più belli e ricordarmi che infondo la vita non è così una merda.-
-Ti prometto che da adesso in poi avrai la felicità che meriti- le dissi lasciandole un bacio sulla spalla

Living A Dream ||Lana ParrillaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora