Capitolo 5.

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Lana's Pov.

Dal primo istante che l'ho vista in quel bagno seduta su quella poltroncina ho sentito che era la persona giusta per me, che mi ha fatto perdere la testa.
C'è un momento in cui guardi una persona e capisci di aver trovato il tuo posto. Non è questione di chimica, è amore. È guardarsi e capire di essersi sempre cercati. Io guardavo lei e capivo di aver trovato il mio posto.
Sentivo come una stretta sotto le costole, sentivo come se un qualcosa fosse legato al mio cuore come una corda che mi collegava a lei, quella ragazza che anche se conosciuta da poco come l'essere collegata a lei da un filo ininterrotto
-Penso che profumi di un odore che mi piacerà per sempre- Le dico interrompendo il bacio e accarezzandole una guancia causandole un sorriso mozzafiato, sentivo come se il mio mondo si fosse fermato in quel preciso istante e l'unica ragione per vivere era lei.
-Ti va di restare qui questa sera? Ormai si è fatto tardi e non ti lascio da sola per strada a quest'ora- le chiedo prendendo in mano i due caffè e uno lo do a lei che lo prende bevendone subito un sorso
-Non vedevo l'ora che tu me lo chiedessi- dice facendomi sorridere
-Che ti va di fare?- le chiedo
-Guardiamo un film?-
-Ti piacciono gli horror?-
-Dipende, se c'è qualcuno con me si, se sono da sola no-
-Ci sono io con te-
-Allora perfetto, quale guardiamo?-
-Annabelle?-
-Ok ma prima dimmi se qui in hotel ci sono delle bambole che potrebbero uccidermi questa notte.- dice lei seria guardandosi attorno.
Io scoppio a ridere e vado in camera
-Vieni e guarda, non c'è nessuna bambola che potrebbe ucciderti e comunque non riuscirebbe a farlo, ci sono io a proteggerti, non preoccuparti- la prendo per mano poi la abbraccio
-Allora se ci sei tu non ho paura- mi dice dandomi un bacio
-Perfetto-
Dopo aver messo il film, mi metto sul divano e lei si mette vicino a me.
-Quando ritornate in Italia?- chiesi con un velo di tristezza
-Fra 3 giorni...-
3 giorni,Avevo a disposizione solo altri 3 giorni con lei..
-E ritornerete?-
-Beh io inizio la scuola e non penso i miei mi lasceranno saltare la scuola..-
-Beh è giusto, che scuola fai?-
-Economia-
-E ti piace?-
-Si, molto-
-Meglio no?-
-Si...-
-E lì che hai conosciuto la tua amica?-
-A dire il vero ci conosciamo da sempre però siamo diventate migliori amiche all'inizio delle superiori, prima non ci vedevamo spesso perché lei è nata qui in america io invece in Italia e ci vedevamo per le feste quando noi andavamo da loro oppure la sua famiglia veniva in italia, poi quando il padre di Noemi è scappato con la sua amante, sua madre ha trovato un uomo, un'attore, e si sono trasferiti in italia anche loro e io ho aiutato Noemi ad imparare meglio l'italiano e siamo diventate inseparabili-
-E della tua famiglia che mi dici?-
-Bah, è una famiglia grande, ho 2 fratelli, uno di 15 anni e uno di 25 e una sorella di 17 anni, l'unico che tenga veramente a me è mio fratello maggiore però lui vive qui Perché come me non sopportava più stare con i nostri genitori-
-Ma sono davvero così cattivi?-
-Fidati, non li conosci, dopo averci passato 5 minuti non li sopporteresti quasi più-
-Ah...E tu perché non te ne vai?-
-Non avrei dove andare, preferisco aspettare di finire gli studi e trovare un lavoro per potermene andare per sempre-
-Mi spiace..-
-Tranquilla, almeno una gioia è capitata nella mia vita-
-Cioè?-
-Tu.- mi dice guardandomi negli occhi
-Sai, penso che non esista qualcosa di più bello di te-
Lei sorride imbarazzata e si nasconde fra le mie braccia come se non volesse farsi vedere mentre sorrideva
"Peccato" pensai "ha un sorriso che farebbe invidia al mondo intero".
Rimase così per un po' di tempo finché il suo respiro si fece più profondo e lento, la guardai e vidi che si era addormentata.
"È bellissima quando dorme" mi dissi fra me e me
"penso di essermi innamorata" rimasi con quel pensiero fisso in testa finché mi addormentai anche io tenendola fra le braccia.

Living A Dream ||Lana ParrillaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora