Capitolo 53.

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Ruby's pov

Tornai subito in hotel insieme a Lana e mentre io facevo i bagagli lei prenotava due biglietti per tornare in Italia. Non riuscivo a credere che mia nonna, la persona che mi aveva cresciuta mentre i miei genitori erano in giro per il mondo non c'era più.
-Ehy amore, stai bene?- disse Lana entrando in camera
-Si sto bene, sei riuscita a prendere i voli?-
-Si ma l'unico disponibile era per domani mattina quindi ora riposati un po' okay? finisco io di fare i bagagli-
-Vieni nel letto con me?-
-Si certo- rispose prendendomi per mano per poi portarmi a letto e ci mettemmo entrambe sotto le coperte e lei iniziò a farmi le coccole
-Vuoi parlarmi un po' di lei?- disse dandomi un bacio sulla fronte mentre mi accarezzava il ventre
-Era come una madre per me, io e mio fratello Eric siamo praticamente stati cresciuti da lei e dalla tata però questa se n'è andata quando avevo sui 12 o 13 anni perché doveva stare con sua nipote.-
-Oh era anziana questa signora?-
-Aveva 60 anni mi sembra, l'ultima volta che l'ho incontrata è stata in quei mesi in cui ci eravamo lasciate, stavo camminando per strada e me la sono trovata davanti, avevamo parlato un po' di te e lei mi aveva detto di chiamarti e chiederti spiegazioni e volevo farlo... ma quando ho trovato il tuo contatto mi si è scaricato il telefono e ci avevo rinunciato, pensavo non fosse stato destino-
-Mi piacerebbe conoscerla quella signora-
-Si beh... Anche mia nonna ti sarebbe piaciuta ma non ho avuto il tempo di fartela conoscere-
-E la madre di tua mamma?-
-Oh beh lei è una che gira molto, è simpatica ma non la vedevo molto e ho legato di più con l'altra nonna-
-Capito. Quindi tua nonna e questa signora hanno cresciuto te ed Eric giusto?-
-Si, mentre Sara è stata quella più viziata da mia madre da sempre, e Luca invece da mio papà-
-Beh si vede la differenza infatti tra voi due e Sara e Luca-
-Già, ringrazio dio di non essere così viziata. Ora dovremmo dormire un po' che ne dici? Domani dobbiamo partire- Dissi sospirando e le diedi un bacio
-Buonanotte- sussurrai
-Buonanotte piccola- Mi rispose lei continuando a coccolarmi fino a quando mi addormentai.
Il mattino dopo ci svegliammo entrambe a causa della sveglia che continuava a suonare senza ritegno e la spensi subito sbuffando poi abbracciai Lana ancora di più sentendola così calda
-Ruby dobbiamo andare in aeroporto- Disse lei con la voce impastata dal sonno
-Lo so... ancora 5 minuti-
-Va a finire che ci riaddormentiamo... Io vado a preparare il caffè, intanto tu dormi ancora un po' okay?- disse lei dandomi un bacio sulla fronte e poi uscì dal letto mentre io mi riaddormentai subito ma dopo una mezz'ora circa Lana tornò in camera con un vassoio con del cibo e un caffè per lei e una spremuta per me e mi svegliò di nuovo
-Non ho molta fame- dissi prendendo solo il bicchiere di spremuta
-Ruby mangia, ricordati che devi mangiare per due quindi mangia-
la guardai male ma sapevo che aveva ragione così mangiai quasi tutto quello che mi aveva preparato
-Vado a vestirmi- Dissi soltanto uscendo fuori dal letto e andai a mettermi una felpa larga e dei leggings con delle scarpe comode che trovai nella valigia poi finii di fare il resto delle valigie nel frattempo che lei si vestiva così una volta finito l'autista caricò tutte le valige in macchina e ci portò all'aeroporto e 9 ore e mezza dopo ci ritrovammo nuovamente sul suolo italiano all'aeroporto Marco Polo di Venezia.
-Pronta?- Mi disse Lana prendendomi per mano e io annuii stringendole più forte la mano e visto che mio padre aveva mandato il suo autista a prenderci salimmo in macchina che ci portò a casa dei miei e una volta scese dalla macchina presi un sospiro ed entrai in casa insieme a Lana
-Ruby- disse il mio fratellino appena mi vide con le lacrime agli occhi e mi abbracciò forte. Erano 4 mesi che non lo vedevo e dio, mi era mancato così tanto.
Dopo essermi asciugata le lacrime andai a salutare anche mia sorella Sara, lei mi era mancata un po' di meno ma era pur sempre mia sorella.
-Eric arriverà stasera, ha avuto un po' di problemi con il lavoro- disse mia madre visibilmente triste per tutta quella situazione ma quando si accorse di noi sorrise leggermente e venne ad abbracciare prima me poi Lana, cosa alquanto strana.
-Dove sono le vostre valigie?- chiese non vedendo nessuna valigia
-Oh abbiamo detto all'autista di portarle in hotel- le rispose Lana
-Non restate qui?- chiese mia madre
-Pensavamo che avresti preferito non averci qui tra i piedi- replicò Lana
-Ma per favore, ora faccio chiamare l'autista e gli dico di tornare indietro- disse lei andando nel suo ufficio
-Ma che diavolo è appena successo? Tua madre mi ha appena abbracciato e ci ha detto che possiamo restare qui- disse Lana guardandomi con una faccia sconvolta
-È il suo modo di evitare di pensare alle cose che la fanno soffrire- risposi passandomi una mano fra i capelli
-Andiamo di sopra?- le dissi poi prendendola per mano
-Si andiamo-
-Luca se arriva papà puoi dirgli di venire in camera da me?- chiesi a mio fratello mentre salivamo le scale e lui rispose con un semplice "okay"
-Non vuoi stare con i tuoi fratelli?- mi chiese Lana
-Preferisco stare con te... anzi a dire il vero vorrei andare a casa di mia nonna, se non ti dispiace-
-Figurati, se vuoi posso venire con te-
-Si, andiamo- dissi scendendo di nuovo al piano di sotto
-Dove andate?- ci chiese mia madre
-A casa di nonna-
-Ci sono anche le tue zie e tuo padre lì, era per avvertirti-
-Si immaginavo, grazie mamma- dissi per poi prendere Lana per mano e andare a casa di mia nonna che era a circa 10 minuti di distanza
-È una cosa di famiglia avere case grandi?- chiese Lana ridendo
-È mio nonno che l'ha comprata, mia nonna era contraria perché diceva che era troppo grande ma alla fine si è rivelata utile visto che hanno avuto 5 figli-
-Quindi in poche parole ora sto per conoscere tutta la tua famiglia- disse Lana con uno sguardo quasi terrorizzato
-Oh... non ci avevo pensato, vuoi aspettare?-
-No cioè non lo so dimmi tu, se ti senti a disagio posso andare da qualche altra parte nel frattempo -
-A me piacerebbe che restassi-
-Allora resterò- Rispose lei dandomi un bacio sulla fronte e stringendomi dolcemente
-Sai pensavo che forse... potremmo iniziare a dirlo ai nostri parenti... di nostro figlio-
-Davvero?-
-Si insomma... ormai è il momento e poi mi piacerebbe conoscere anche la tua famiglia- dissi io un po' in imbarazzo visto che non ne avevamo mai parlato e lei non lo aveva mai proposto.
-Oh... si giusto, certo- disse lei anche se sembrava poco convinta
-Lana?-
-Si?-
-Perché quel tono di voce?-
-Non ho fatto nessun tono di voce-
-Si invece, non vuoi che mi conoscano?-
Chiesi iniziando ad arrabbiarmi ma lei mi guardò soltanto senza dire nulla e sbuffai iniziando a camminare più veloce per superarla
-Ruby non fare così dai.. non intendevo quello-

Living A Dream ||Lana ParrillaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora