Capitolo 32.

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Ruby's Pov

Dopo aver mangiato ci mettemmo a guardare un paio di film natalizi bevendo cioccolata calda o meglio, io e Lana avevamo bevuto la cioccolata calda mentre Jen e Noemi si erano scolate quasi una bottiglia di vino di mio padre ma sia io che Lana non eravamo molto attente al film visto che eravamo troppo impegnate a scambiarci piccoli baci dimenticandoci certe volte che Noemi e Jen erano lì con noi ma ci aiutarono a tornare con i piedi per terra lanciandoci di tanto in tanto un cuscino in testa. Ad un certo punto Lana iniziò a baciarmi più appassionatamente e le chiesi sottovoce di andare in camera perché il mio autocontrollo aveva un limite e lei sorrise annuendo.
-Buona Notte Ragazze- dissi io mentre mi alzavo dal divano seguita a catena da Lana
-Buona notte- dissero entrambe per poi tornare a parlare.
-Strano, nessuna battutina. Mi sorprendono- disse Lana una volta arrivata davanti alla porta di camera
-Già, meglio così- le dissi spingendola all'interno della camera chiudendo poi la porta a chiave.
Le dissi di andare a fare la doccia perché poi le avrei dato il suo regalo non aveva la minima idea di cosa avessi in serbo per lei. Indossai un completino di pizzo rosso e gli autoreggenti del medesimo colore e mi stesi sul letto aspettandola.
- Se l'avessi saputo non avrei neanche fatto la doccia- disse uscendo dal bagno con un sorrisino languido stampato in faccia
-Beh ho preferito farti aspettare-.
Lana si avvicinò a me, pensava fosse lei a divertirsi, invece quella sera mi sarei divertita io. La feci stendere e le tolsi lentamente l'accappatoio, la baciai dolcemente assaporando ogni centimetro della sua pelle. Dio se mi era mancata. Iniziai a lasciare dei piccoli succhiotti sul collo scendendo verso il seno.
Presi in bocca un capezzolo e lo leccai, mentre l'altro lo stuzzicai con le dita, lei iniziò ad ansimare, così tolsi le mie labbra e le dita da lì e proseguii verso la pancia lasciando una scia di baci e piccoli morsi.
A ogni contatto delle mie labbra contro la sua pelle, Lana ansimava.
Arrivai all'interno coscia e ne baciai ogni parte, e quando finalmente arrivai alla sua intimità passai la lingua su di essa e infilai due dita dentro, lei inarcò la schiena dal piacere e iniziò a muovere il bacino verso le mie dita supplicandomi in silenzio di aumentare il ritmo per farla arrivare al culmine ma quando stava per venire smisi di recarle piacere e la guardai per vedere la sia reazione. Lei fu sorpresa ma sorrise
-Che gioco stai facendo piccolo mostriciattolo?- disse ridendo
Non le risposi ma ritornai a leccare la sua intimità, spostai la lingua nell'apertura e iniziai a leccare e muovere circolarmente. Sentii il suo corpo vibrare sotto il mio tocco e di nuovo mi staccai.
Vidi nuovamente quel sorrisino sulla sua faccia segno che le stava piacendo. La misi a pecorina subito dopo, dio quel corpo così magnifico era tutto per me. Quella donna era tutta mia.
Infilai tre dita in lei lentamente per non farle male ma notai che le stava piacendo dalla sua reazione, iniziai a muovere le dita sempre più veloce e lei iniziò ad implorarmi di farla venire perché non ce la faceva più ma quando stava per venire tolsi le dita.
Le palpai quel bel culo che si ritrovava e le diedi un piccolo morso poi la feci girare e la presi per i fianchi facendole aprire maggiormente le gambe e iniziai nuovamente a leccarle l'intimità soffermandomi sul clitoride.
Mentre muovevo di nuovo la lingua in lei portai una mano sui suoi seni e iniziai ad accarezzarli dolcemente i capezzoli.
-Ruby... ti prego...-In quel momento capì che era davvero al culmine e che non ce la faceva più quindi la lasciai venire. Mi leccai le dita guardandola mentre cercava di riprendere fiato e una volta compiuta la missione si alzó verso di me per baciarmi e ribaltò le posizioni. Mi tolse il reggiseno con lussuria e fece lo stesso con le mutande e autoreggenti, passò la lingua dal mio seno all'intimità. Baciò ogni angolo di essa, ed entrò poco dopo lentamente con due dita
-A differenza tua io non sono sono stronza, amore mio-
-Io sono la regina delle stronze- le dissi ridendo ma lei aumentò il ritmo e mentre stavo per venire tolse le dita per aggiungere la lingua e in pochi istanti sentì di essere al culmine e venni anche io.
Era stato il mio più bel Natale.
Decisamente.

Living A Dream ||Lana ParrillaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora