Capitolo 24.

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Era passata ormai mezz'ora da quando eravamo atterrate e non appena arrivate in hotel Jen si buttò sul letto
-Odio viaggiare. Ho sempre il mal di testa.- disse massaggiandosi con le mani la testa
-scusa... È colpa mia-
-No no, non intendevo dire quello Lana, sono felice di essere venuta qui, con te.-
-Sei sicura?-
-Certo-
-Okay, ti lascio riposare io vado a fare un giro per ambientarmi un po'-
-Perfetto se succede qualcosa chiamami-
-Certo- le dissi per poi uscire subito dall'hotel.
Quelle strade mi erano totalmente sconosciute, non ero mai stata in Italia prima di allora e non avevo neanche la minima idea di dove andare.
Avevo l'indirizzo della casa di Ruby ma non volevo andare a quell'ora da lei, magari stava dormendo.
Una volta arrivata su uno dei tanti ponti presenti a venezia mi fermai per qualche istante ad ammirare il paesaggio stupendo.
Ruby aveva ragione, diceva che mi sarebbe piaciuta l'Italia ed era esattamente così.
Le luci che illuminavano venivano riflesse sull'acqua e illuminavano tutte le vie e la neve che aveva da poco smesso di scendere ricopriva tutto di bianco.
Mi incamminai di nuovo ma quando la vidi fuori da una discoteca il mio cuore smise di battere.
Era dimagrita un sacco e aveva una minigonna addosso nonostante il freddo.
Mi incamminai velocemente verso la sua direzione per darle la mia giacca e portarla via da lì ma qualcun'altro si preoccupò di farlo al mio posto, un ragazzo più alto di lei e muscoloso le mise attorno alle spalle la sua felpa e Ruby gli disse qualcosa prima di baciarlo.
Lo aveva baciato.
Quindi aveva voltato pagina e mi aveva dimenticata.
Non importa, almeno è felice adesso pensai fra me e me.
Lui le disse qualcosa e lei abbassò la testa imbarazzata poi disse qualcosa e lui le mise una mano intorno alle spalle e se ne andarono.
Io rimasi immobile per qualche altro minuto perché non riuscivo a capacitarmi che quel ragazzo in quel momento se la stava portando a casa e non ci voleva molto per capire cosa avrebbero fatto in seguito.
La gelosia mi aveva invasa ma non potevo rovinarle la vita ancora una volta.
Lui si era preso quello a cui io avevo rinunciato perché ero stata troppo codarda e a differenza mia se ne stava prendendo cura molto meglio di quanto lo avevo fatto io.
Ma andava bene così, doveva essere felice, anche se avrei preferito che quella felicità fosse dovuta a me.
Mi incamminai di nuovo verso l'hotel nonostante le mie gambe sarebbero potute cedere da un momento all'altro.
Mi ero davvero illusa che magari lei poteva tornare ad essere la mia ragazza, ma mi meritavo tutto quello perché non ero stata in grado di oppormi a sua madre e lottare per lei.
Il destino a volte fa brutti scherzi e io non sarei mai dovuta venire qui
Continuavo a ripetermi all'infinito quella frase perché avrei preferito non sapere che stava con qualcun'altro e in quel momento  avrei preferito non essere in quel posto ma non si può tornare indietro e gli errori non possono essere cancellati.

-Lana stai bene? Cosa è successo?- Jen si alzò subito dal divano preoccupata non appena mi vide entrare dalla  porta
-Ho solo bisogno di dormire- dissi entrando nella mia camera per poi chiudere subito la porta e buttarmi sul letto.

Living A Dream ||Lana ParrillaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora