Capitolo 60.

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Lana's pov

Aprii gli occhi lentamente e tutto quello che riuscivo a vedere era una luce accecante.
Dove mi trovavo? Perché sentivo un dolore così forte alla testa e in tutto il resto del corpo?
Erano molte le domande che prendevano forma nei miei pensieri ma prima che io riuscissi a proferire parola o aprire gli occhi del tutto mi riaddormentai.
-Buongiorno signora Parrilla, ora le devo cambiare le flebo e cambiamo posizione- Sentii la voce di un ragazzo così aprii leggermente gli occhi a fatica e riuscii a prendergli la mano, sembrava lo sforzo più grande che avessi mai fatto, tentai di parlare ma ero troppo stanca e mi riaddormentai di nuovo, per la seconda volta.
Fui risvegliata nuovamente sentendo il mio nome ripetuto più volte così aprii gli occhi, questa volta un po' di più, anche se il dolore alla testa aumentava
-Signora Parrilla, sono il dottor Smith. Riesce a sentirmi?-
Non riuscendo a parlare molto annuii
-Sa dove si trova?-
A quella domanda aprii gli occhi un po' di più e cercai di rispondere
-In ospedale?- dissi in un sussurro
-Si ricorda cos'è successo?-
-No- risposi ancora sottovoce non riuscendo a parlare più forte per la stanchezza
-Ha avuto un'incidente in auto, è stata in coma per tre settimane-
A quelle parole sentii il mal di testa aumentare
-Mi fa male la testa- dissi ancora sottovoce
-Ora le daremo degli antidolorifici e la porteremo a fare una tac e altri esami per poter vedere come sta-
Non risposi e chiusi nuovamente gli occhi sperando di riaddormentarmi senza riuscirci visto il forte dolore.
Dopo avermi somministrato gli antidolorifici mi portarono a fare parecchi esami e una volta ritornata nella mia stanza il dottore iniziò a farmi nuovamente domande per vedere se ricordassi qualcosa ma l'ultimo ricordo che avevo era di essere a cena in un ristorante a New York e di aver incontrato una ragazza in un bagno... avevamo parlato per un po' e mi aveva raccontato di essere italiana e che era lì con i suoi per qualche giorno poi sarebbe ripartita in italia.
-Ora c'è una persona che vorrebbe vederla- disse il dottore e poco dopo vidi una ragazza entrare nella stanza, inizialmente la guardai un po' confusa non capendo chi fosse e iniziò ad avvicinarsi
-Hey... sei sveglia-
disse per poi abbracciarmi ma non conoscendola non ricambiai l'abbraccio e lei si staccò subito dopo e mentre le guardavo il viso mi ricordai che era lei la ragazza con la quale avevo parlato in bagno
-Lana va tutto bene?- mi chiese tenendomi la mano
-Credo di si... ho un gran mal di testa e non mi ricordo molto... tu che ci fai qui?- dissi sforzandomi di parlare
-Come che ci faccio qui? scherzi?- mi disse con un sorriso
-Si insomma... dovevi partire per l'Italia con i tuoi no?- dissi a bassa voce e vidi il suo sorriso spegnarsi in un'attimo
-Lana... tu non ti ricordi niente?- mi chiese e io la guardai per qualche istante sforzandomi di capire di cosa stesse parlando
-Mi ricordo solo che ti ho incontrata in un bagno di un ristorante e... poi nulla, mi dispiace- dissi notando che le mie parole l'avevano fatta stare peggio
-Signorina Ruby dovrebbe uscire ora, il neurologo è qui per visitarla- disse il medico che uscì insieme alla ragazza e notai che si fermarono a parlare davanti alla porta ma non riuscivo a sentire quello che dicevano perché la porta era chiusa e il neurologo continuava a farmi domande e io a fatica rispondevo continuando a guardare però Ruby che era davanti alla finestra della mia camera mentre parlava al telefono con qualcuno e poco dopo vidi qualcuno che si avvicinò a lei e la abbracciò. Cercai di capire meglio chi fosse e solo dopo un po' capii che si trattava di Bex e sorrisi leggermente notando quanto gesticolava Ruby
Si vede che è italiana pensai fra me e me
-Signora Parrilla mi sente?- Chiese il neurologo e spostai il mio sguardo su di lui e annuii
-Bene, la terremo monitorata per vedere se ci sono miglioramenti- disse rivolgendosi a uno degli infermieri poi uscirono a parlare con Ruby e Bex e io chiusi gli occhi per qualche momento essendo stanca per tutti quegli esami che mi avevano fatto.
Quando riaprii gli occhi vidi Bex entrare nella stanza e sorrisi con tutte le mie forze
-Lana dio mio, ci hai fatte spaventare- mi disse per poi abbracciarmi
-Suppongo non fosse mia intenzione- dissi cercando di sorridere
-Ruby mi ha detto che non ti ricordi di lei-
-Mi ricordo di lei... cioè l'ho conosciuta nel bagno di un ristorante ma il resto non lo so... cioè è come se fosse sparito tutto...-
-Il dottore dice che è normale che tu non ricordi alcune cose visto che hai avuto una commozione cerebrale e sei stata in coma. È probabile che da un momento all'altro ti ritorni la memoria ma dipende tutto dal tuo cervellino- disse sorridendo e io ricambiai il sorriso
-Ci hai fatte davvero spaventare Lana...- disse tornando seria
-Mi dispiace, davvero- risposi stringendole leggermente la mano
-L'importante è che tu ti riprenda e che torni a casa da Ruby-
-Oh... noi stiamo insieme?- chiesi un po' imbarazzata capendo perché prima era rimasta così delusa dalle mie parole
-Si-
-Mi puoi raccontare qualcosa di lei? o comunque qualcosa di cui parlare con lei perché mi dispiace vederla così triste-
-Tranquilla, lei capisce la situazione... e poi sta a lei raccontarti la vostra storia-
Annuii senza più dire nulla e vidi entrare Ruby
-Hey, io devo andare a casa ora... Lola è a casa da sola e non vorrei si spaventasse. Passo domani mattina- disse per poi avvicinarsi come per baciarmi ma si fermò a metà strada e mi diede un dolce bacio sulla fronte
-Mi farebbe piacere- sussurrai
-Bene... allora a domani mattina-
-A domani- le risposi e poco dopo uscì dalla stanza
-Che dolce... pensa alla mia piccola Lola- dissi sorridendo guardando Bex e lei ricambiò il sorriso mentre mi accarezzava i capelli
-Ora riposati okay? io starò qui con te non ti preoccupare- mi sussurrò dolcemente e le sorrisi prima di chiudere lentamente gli occhi e cadere in un sonno profondo.

Living A Dream ||Lana ParrillaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora