07 Evelyne

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07 Evelyne.








È stato lo shock, ne sono sicura. Non c'è altra spiegazione per quel piccolo e insignificante istante in cui Asher Sanders mi è quasi stato simpatico.

La sua presenza è stata confortante e ha allontanato la paura, ma mi ha anche messa a disagio, perché sentirmi in qualche modo al sicuro in sua compagnia non mi piace; è una sensazione troppo strana.

Certo, nelle ultime due settimane si è comportato meglio di quanto avrei mai immaginato, ma passare dal disprezzo assoluto a qualcosa di diverso mi sembra decisamente improbabile. Eppure la mia tolleranza è decisamente aumentata.

Trystan mi ha detto, tra una chiacchiera e l'altra, che Asher ormai sta facendo una vita casa-lavoro e tuttavia, stranamente, non faccio fatica a crederci.

Il modo in cui guarda Heaven è pazzesco e forse è anche per questo che un pochino mi sono ammorbidita nei suoi confronti.

Asher guarda quella bambina come se ne fosse completamente innamorato.

Quando tiene Heaven in braccio e pensa che nessuno lo stia guardando, i suoi occhi cambiano completamente, l'aria da bastardo svanisce e al suo posto compare un essere sconosciuto, completamente stregato.

In qualche modo ciò me lo ha fatto rivalutare, rendendomelo solo un po' meno antipatico.

Inconsciamente, ho iniziato a chiedermi quanto può essere "cattiva" una persona se è in grado di assumere quell'espressione.

La cosa peggiore, è che mi riporta indietro nel tempo, a quando Chris guardava in quel modo Reyna.

In tutto e per tutto, Asher Sanders sembra un padre innamorato di sua figlia e questo me lo fa sia apprezzare che detestare, facendomi sentire miserabile.

Heaven ha già perso così tanto ed è ingiusto da parte mia sentirmi così perché mia figlia non ha avuto la stessa "fortuna" di quella bambina.

Razionalmente so che merita tutta la fortuna di questo mondo, perché rimanere orfani a quell'età è quanto di peggio possa capitare, ma non riesco a reprimere i sentimenti infimi che mi si agitano nel petto quando penso quanto ha perso mia figlia.

Non è colpa di Heaven e meno ancora di Asher, che sta facendo tutto ciò che è in suo potere e anche di più per prendersi cura di lei, ma ugualmente non mi piace rimanere nella stessa stanza con lui e la bambina, perché ciò mi fa sentire una persona abietta.

Al sicuro nel mio letto, dopo una serata passata a fare di tutto pur di non pensare, posso finalmente tirare un sospiro di sollievo.

Volevo scappare da quella casa nel momento esatto in cui Asher vi è entrato, ma ero spaventata e non ero certa di riuscire a guidare fino a qui, senza contare che avevo bisogno di risposte.

Asher ha confermato le mie paure e sono contenta che abbia deciso di fare qualcosa per tutelarci. Quando si tratta di mia figlia, divento non solo iperprotettiva, ma addirittura paranoica e ho avuto l'impressione che Asher lo capisse. Qualsiasi cosa posso mettere a repentaglio la sua sicurezza mi terrorizza in modo incontrollato.

Il primo anno di scuola di Reyna è stato duro, perché passavo le giornate in ansia, temendo le capitasse qualcosa.

Mi giro su un fianco, allontanando lo sguardo dalla chiazza di umidità che da questo autunno ha iniziato ad allargarsi sul soffitto e chiudo gli occhi.

Ho paura che non riuscirò ad addormentarmi. Sento ancora nelle vene il residuo dell'adrenalina e della paura, come se fossero ancora lì.

Spalanco di nuovo gli occhi nel buio quando, dietro le palpebre chiuse, mi compare davanti l'immagine inquietante che ho visto dallo spioncino.

Unexpected Love #2 Sanders Brother's SeriesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora