42 Evelyne

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42 Evelyne





Pronunciare parole tanto aspre e dure mi provoca una stilettata di dolore che attraversa il mio petto, facendomi contrarre lo stomaco, come accade ogni volta che questo pensiero si affaccia nella mia mente.

Non è facile accettare, farsene una ragione, soprattutto perché ogni volta che mi soffermo a pensare a quanto poco importanti fossimo io e Reyna per Chris sento la delusione ghermire nuovamente il mio cuore, avvolgendolo in una coperta di gelo

Sarebbe così facile lasciare che questi sentimenti mi condizionino, portandomi a chiudermi di nuovo per cercare di proteggermi, ma non voglio che ciò accada. Non voglio tornare alla nebulosa esistenza che conducevo prima che Heaven e Asher entrassero prepotentemente nella mia vita.

La solitudine che ho sentito dopo essere tornata nell'appartamento della signorina Abel è stata una vera sorpresa e non mi ero accorta di quanto vivere in casa di Mike mi facesse sentire più serena e felice.

Senza contare che, nonostante sapessi chi era l'autore dell'effrazione, la sgradevole sensazione prodotta dalla consapevolezza che i miei spazi privati erano stati violati non è svanita minimamente.

Non è stata una consolazione sapere che a mettere le mani nei miei cassetti sia stato Chris, non mi ha fatto sentire più al sicuro sapere che a seguirci, per tutto il tempo e a scattare le fotografie sia stato lui. Se devo essere sincera, tutto ciò mi ha fatto sentire ancora peggio, perché oltre che violata, mi sono sentita anche presa in giro e umiliata.

Sapere che mi ha vista con Asher, che sapeva tutto di me e Reyna, mi ha trasmesso una sgradevole sensazione e solo pensare di avere l'uomo che ho di fronte accanto mi ha aiutata a trovare un modo per accettare tutto ciò.

Tutti questi sentimenti sono difficili da gestire o accettare eppure sono veri e non so in che altro modo farlo capire ad Asher; come esprimere appieno la cacofonia di emozioni che mi risuonano dentro e che mi facevano sentire così confusa e insicura da aver bisogno di tempo per fare chiarezza.

I suoi occhi, così confusi da quello che dico, mi fissano con insistenza, come alla ricerca di una spiegazione o forse di un segnale che gli dica che sto mentendo.

‹‹Io... Io non capisco.››

Il suo tono insicuro un po' mi addolcisce, perché davvero non mi ero soffermata abbastanza a pensare al suo punto di vista e a cosa avrebbe potuto pensare del mio allontanamento.

Come io mi sono confidata, lui ha fatto lo stesso e sicuramente le esperienze pregresse hanno condizionato le sue riflessioni, sebbene mi innervosisca il pensiero di essere stata paragonata a chi in passato lo ha ferito così deliberatamente. Non mi scuserò mai per essermi presa del tempo per pensare, mettere i miei pensieri in ordine e accettare quello che provo, ma posso perdonarlo per essere arrivato a tali conclusioni. Non posso cambiare il passato e le esperienze che ha affrontato lo hanno fatto diventare l'uomo di cui mi sono inaspettatamente innamorata.

In qualche modo,il suo essere così sciocco e ottuso mi intenerisce, perché significa che a me ci tiene abbastanza da aver bisogno di proteggersi, sebbene ciò non spenga la rabbia che il suo essere così testardo mi provoca.

‹‹Cos'è che non riesci a capire?››

Lui allarga le braccia, un'espressione impotente sul viso.

‹‹Tutto. Perché ti sei arrabbiata? Perché dici che ti ho ferito? Forse sarà stato insensibile da parte mia, ma non riesco davvero a capire perché ciò ti abbia fatto piangere.››

So che è impossibile nascondere gli occhi rossi e le tracce di mascara che sicuramente mi macchiano il viso, ma ugualmente provo a fingere che le sue parole non mi abbiano fatta scoppiare a piangere.

Unexpected Love #2 Sanders Brother's SeriesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora