Unexpected Love #2 Sanders Brother's Series

37 Evelyne

37 Evelyne.

Il silenzio che regna in casa ha un non so che di inquietante, ma so che è solo perché non vi sono abituata.

Sarei potuta uscire anche io per aiutare, ma ho preferito rimanere a casa per preparare il pranzo.

Oggi Trystan si trasferisce definitivamente da Alexa e suo padre e i suoi fratelli lo stanno aiutando con il trasloco visto che è domenica e, stranamente, nessuno di loro ha impegni lavorativi impellenti, per cui sono sicura che, quando arriverà l'ora di mangiare, si fionderanno tutti qui, affamati.

Alexa si è offerta di cucinare, ma le ho detto di rimanere a casa per supervisionare il trasloco e di non stressarsi ancora di più.

L'ho vista giusto ieri sera, quando lei e Trystan sono passati a prendere Alice e immediatamente mi sono accorta che c'era qualcosa di diverso, ma mi ha sorpreso molto che mi abbia presa da parte per dirmi, tutta elettrizzata, di essere incinta.

In un certo modo la sua confessione non mi ha sorpresa più di tanto, ma sono stata sinceramente felice per lei è contenta di essere trattata come un'amica.

Non abbiamo avuto modo di parlare molto e quel poco che so su di lei l'ho appreso da spezzoni di conversazioni ascoltati involontariamente.

‹‹Non sai quanto sono felice.››

‹‹Alice lo sa?››

‹‹Non ancora, ma visto che ha avuto la sfrontatezza di chiedere a suo padre se potesse avere anche un fratello o una sorella, sono sicura che ne sarà felicissima.››

Non ho fatto fatica a crederle.

Alice è una bambina speciale ed essendo cresciuta in una famiglia come quella dei Sanders, dove è la norma avere dei fratelli, era ovvio che avrebbe tirato subito fuori l'argomento.

Quella ragazzina è fin troppo intelligente.

Ciò però mi ha fatto sorgere una domanda: Reyna accetterebbe Heaven come sua sorella?

È un bambina attenta, abituata fin da piccola ad avere a che fare con neonati, per cui non mi sorprende che le si avvicini, la guardi e, quando le cade il ciuccio nel box, glielo ridia, ma mi chiedo se ciò non sia un po' troppo per una bambina di otto anni.

Non mi spaventa la possibilità di crescere Heaven insieme ad Asher, o almeno, sì, mi spaventa, ma non abbastanza da tirarmi indietro, ma per Reyna sarebbe un cambiamento enorme, anche se, per come sta vivendo la situazione attuale, non si direbbe.

Giusto l'altra mattina, prima di andare a scuola, mi ha chiesto quando torneremo a casa, ma non ho saputo darle una risposta ne una spiegazione, lasciandola perplessa e in preda ai dubbi.

Non so davvero che cosa accadrà.

So che Asher venerdì mattina è andato in banca per vedere che cosa gli avesse lasciato Max e, anche se non è entrato nello specifico, ciò che ha trovato è stato così brutto che non me ne ha voluto parlare.

‹‹Meglio che tu non lo sappia, credimi.››

Le sue parole mi hanno dato i brividi e mi sono limitata a stargli vicino, sperando in una spiegazione che, forse per fortuna, non è arrivata.

La mattina trascorre lentamente, sembra interminabile, tanto che ben presto il silenzio che mi circonda inizia a diventare opprimente e sobbalzo ad ogni più piccolo rumore.

Non avrei mai pensato che essere da sola, in questa casa forse troppo grande, mi avrebbe fatta sentire così ansiosa.

Per distrarmi accendo la televisione mentre stiro la divisa di scuola di Reyna, ma neppure questo mi fa sentire più tranquilla.