32 Asher
L'impazienza con cui Evelyne sta guardando oltre il muro di persone, cercando di vedere chi esce dalle porte degli arrivi, ha un non so che di tenero.
Anche se l'aereo è appena atterrato e ci vorranno ancora diversi minuti prima che Reyna esca dalle porte automatiche, lei ha già iniziato a guardarsi attorno, sobbalzando, in ansia, ogni volta che una fiumana di gente si riversa fuori.
Sto cercando in tutti i modi di non perderla di vista, perché sarebbe davvero semplice separarsi e non trovarsi più, ma non è facile, perché è così agitata che le è impossibile rimanere ferma.
Questa è una delle cose di Evelyne che mi piacciono: l'assoluta dedizione nei confronti di sua figlia e il fatto che non si vergogni minimamente di mostrarlo al mondo intero. La sua trasparenza è rinfrescante.
Nostra madre ci voleva bene, ci amava, ma non nel modo in cui Evelyne ama sua figlia e questa differenza ha iniziato a diventare sempre più evidente mano a mano che passavamo del tempo assieme e la vedevo interagire con Reyna e Heaven.
Tuttavia ciò rende ancora più difficile creare delle aperture tra di noi, perché non sono del tutto sicuro che lei sia pronta per quello che sta succedendo.
Anche prima, in macchina, c'è stato un momento in cui ogni cosa mi è sembrata andare al suo posto, ma poi un'ombra ha attraversato il suo sguardo e mi sono tirato indietro, consapevole più che mai della delicatezza con cui merita di essere trattata Evelyne.
Non so che pensiero le abbia attraversato la mente, ma quando non l'ho baciata, mi è sembrata in qualche modo delusa e questo mi ha fatto sentire bene e più che mai consapevole, tanto che, mentre attraversavamo il parcheggio per entrare al terminal, l'ho presa per mano, gratificato da un improvviso quanto intenso rossore.
La sua mano è risultata piccola nella mia presa, ma bollente e anche leggermente sudata, ma non sono del tutto sicuro che la "colpa" fosse di Evelyne, perché anche io mi sono sentito nervoso per tutto il tempo, più di quanto non abbia fatto trasparire.
Fino a quando non siamo entrati nell'aeroporto, ha camminato un passo dietro di me, incapace di guardarmi in viso, ma non appena siamo arrivati di fronte all'uscita degli arrivi, si è come rianimata e ha iniziato a comportarsi come una mezza pazza, ma devo dire che è una reazione a dir poco adorabile.
La osservo mentre cerca di infilarsi tra un gruppo di ragazzi, che cercano di farsi largo fino all'uscita e mi muovo per aiutarla, perché sto iniziando a pensare che non capisca quello che fa, inconsapevole di quanto separarsi potrebbe essere pericoloso.
Riesco ad intercettarla prima che riesca nel suo intento e la tiro lontana da un ragazzo alto circa due metri che stava per investirla.
‹‹Perché non provi a calmarti? Non corriamo il rischio di non vederli e l'aereo ormai è atterrato. Reyna sta bene e non appena avranno ritirato i bagagli usciranno da quelle porte.››
Evelyne solleva lo sguardo, rigirandosi tra le mia braccia per potermi guardare in viso.
‹‹Non riesco a stare ferma, è più forte di me.››
Ha lo sguardo leggermente da folle, ma mi sembra consapevole della sua esagerata ansia. Eppure, anche intrappolata contro di me, cerca di liberarsi, facendo saettare lo sguardo tra la gente che ci circonda.
‹‹Evelyne, guardami!››
Lei ubbidisce e finalmente si rende conto della posizione intima in cui ci troviamo, perché arrossisce.
La stringo leggermente più forte, acuendo la sensazione frustrante del suo corpo formoso contro il mio.
Anche se siamo circondati da persone, è quasi come se fossimo soli; quasi.
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Unexpected Love #2 Sanders Brother's Series
RomanceEx Un Perfetto Amore Inatteso. La vita è una gran bastarda. Prima è tutto perfetto, sei l'uomo che hai sempre desiderato essere e l'attimo dopo sei il tutore legale di una bambina di sette mesi e non sai da che parte cominciare per rimettere in ord...