22 Evelyne

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22 Evelyne

Lo shock degli ultimi giorni mi sta giocando dei brutti scherzi, perché altrimenti non mi sarei mai appoggiata ad Asher, ma quando è comparso sulla porta del bagno, distraendo un Trent invadente, mi è sembrato come uno stramaledetto salvatore.

L'occhiata gelida con cui ha fulminato la guardia del corpo avrebbe potuto congelare un vulcano, ma l'uomo si è finalmente deciso a lasciarmi andare, ostentando un'indifferenza è una freddezza pari a quelle del suo capo, piuttosto irritato, se non ho mal interpretato la sua espressione.

Strano come la presenza di Asher l'abbia immediatamente costretto a fare marcia indietro e ritirare quelle che avevano tutta l'aria di essere avance.

Trent Kendall non mi piace in quel senso, ma non mi dispiace come persona. Tuttavia il pessimo tempismo e l'insistenza, mi hanno fatta sentire a disagio.

Mi piace il contatto fisico, mi piace stare vicino alle persone, magari toccarle quando stiamo parlando, per quello lavoro così bene con i bambini, ma l'eccessiva vicinanza di quell'uomo non mi è piaciuta e Trent non sembrava intenzionato ad accettare un no come risposta.

Asher, al contrario, si sta dimostrando incredibile.

Non so ancora che cosa ci faccia qui invece che essere a lavoro, ma sono felice che ci sia, perché mi fa sentire al sicuro.

Man mano che passo del tempo con lui, scopro nuovi aspetti del suo carattere che non mi sarei mai aspettata.

Al contrario di me, Asher non è un tipo caloroso, ma è indubbiamente degno di fiducia. Silenzioso e inespressivo, ogni volta che ho avuto bisogno di qualcosa, lui c'è stato e inizio sinceramente ad apprezzare questa sua qualità.

Cerca di non mostrare le sue emozioni, anche se alcune volte fallisce, ma se c'è un problema, lui se ne accorge ed è stato così anche oggi.

Impacciata, mi allontano da lui, sottraendomi definitivamente alla piacevole, calda e rassicurante stretta in cui, inaspettatamente, mi ha coinvolto.

Non mi aspettavo nessun tipo di rassicurazione emotiva e il suo gesto mi ha scioccato quasi più della fotografia, ma non quanto la mia reazione.

Non posso credere di essermi sentita a mio agio e di aver in qualche modo ricambiato l'abbraccio e, soprattutto, non riesco a credere di non essermi sentita in imbarazzo.

In questo preciso istante vorrei sotterrarmi, ma quando mi ha stretta contro il suo petto, mi è sembrato semplicemente naturale.

Mi nascondo dentro l'armadio a muro, indecisa su cosa fare o su come comportarmi.

Quello di Asher è stato davvero un comportamento insolito, ma non ha un vero significato. È stata solo una gentilezza, un gesto d'impulso.

Vederla in questa ottica mi aiuta a riprendere la calma e mi aiuta a trovare una spiegazione logica anche per il mio comportamento. Semplicemente avevo bisogno della sua rassicurazione.

Nel caos che regna in terra riesco ad individuare il manico della valigia e la trascino fuori, tenendomi impegnata ancora per qualche istante, in modo da trovare qualcosa di sensato da dire, ma l'unica cosa realmente sensata che posso fare è cercare di cambiare argomento e comportarmi come se non fosse accaduto nulla.

‹‹Perché sei qui?››

Lo guardo, aspettando una sua risposta, ma sembra addirittura in imbarazzo, incapace di fingere indifferenza. Solleva una mano e se la porta dietro la nuca, massaggiandosela e tentando disperatamente di mascherare il disagio.

‹‹Pensavo semplicemente che ti servisse una mano.››

La sua risposta non mi convince del tutto, ma non voglio pressarlo per dirmi tutta la verità, dato che è stato così carino e disponibile in questi ultimi due giorni.

Unexpected Love #2 Sanders Brother's SeriesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora