36 Asher

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36 Asher.

La luce che filtra dalla finestra mi sveglia da quello che è stato il miglio riposo delle ultime settimane e in un primo momento non riesco a capire a cosa sia dovuto.

Provo a muovermi m qualcosa mi tiene inchiodato al letto e ci vogliono solo alcuni secondi per capire che si tratta di un corpo.

Spalanco gli occhi e il leggero chiarore mi permette di distinguere i tratti del viso di Evelyne, ancora profondamente addormentata e con la testa appoggiata sul mio petto.

In un attimo vengo investito dai ricordi: la lettera, le lacrime silenziose che hanno solcato il mio volto quando ho letto le ultime parole di Max. Evelyne che porta Heaven di sopra e che poi, dopo aver letto a sua volta la missiva, piange a sua volta per quello che ho perso e per quello che ho ricevuto in dono.

Evelyne, che ha preso una posizione riguardo alla nostra situazione e che mi è rimasta accanto fino a quando non ho realizzato che non ha più intenzione di nascondersi.

Non so esattamente come siamo finiti sotto le coperte. Ricordo che non volevo lasciarla andare e che ci siamo sdraiarti sul letto, semplicemente per parlare e dobbiamo esserci addormentati.

La stringo leggermente a me, godendo della piacevole e inaspettata vicinanza e lei si agita, spalancando gli occhi.

‹‹Oh, mio Dio. Ci siamo addormentati.››

Non rimango stupito dalla nota di panico nella sua voce, ma mi sorprende che non cerchi di allontanarsi da me, facendosi invece più vicina.

Improvvisamente la sua vicinanza mi rende difficile pensare e non è difficile capire perché: la donna che desidero, per cui provo dei sentimenti, è a portata di mano.

Sforzandomi di non soffermarmi sul fatto che sarebbe davvero fin troppo facile portare le cose su un altro livello perché, maledizione, a trentadue anni si suppone che sia in grado di controllare certi istinti, cerco di rilassarmi, convogliando i miei pensieri su qualcosa di più costruttivo, come fare il punto della situazione.

Non so cosa ne pensi Evelyne, ma non ho più molta voglia di nascondere ciò che sta succedendo alla mia famiglia. Rispetto immensamente questa donna per quello che ha ottenuto nella sua vita, nonostante il destino sia stato crudele e ingiusto e non sarebbe corretto nei suoi confronti continuare a comportarsi come se stessimo facendo qualcosa di sbagliato.

‹‹Odio tirare fuori l'argomento, ma credo che non sarà facile fingere che non ci piacciamo. Temo mio padre sospetti già qualcosa.››

Invece che irrigidirsi o alzarsi di scatto come immaginavo avrebbe reagito, Evelyne si limita a un sospiro rassegnato.

‹‹Tuo padre non sospetta niente, lo sa per certo. È stato lui a chiedermi di portare su Heaven e ha prestato a Reyna il tablet per permetterle di guardare un film su Netflix in modo da non essere "disturbata". Tuo padre è fin troppo attento. Non farebbe il lavoro che fa se così non fosse. Siamo stati anche sciocchi a pensare di poterglielo nascondere.››

Ridacchio, sempre a bassa voce per non svegliare Heaven, che potrebbe richiedere la nostra attenzione da un momento all'altro. La piccola, sì, dorme tutta la notte, ma è anche vero che al mattino si trova nella fase più delicata del sonno, e che basterebbe davvero poco per spezzare il fragile equilibrio del suo riposo.

‹‹Se la metti così, sembra davvero un'idea insensata. Per te va bene?››

Anche se so che mi rende vulnerabile, non mi vergogno di provare dei sentimenti nei confronti di Evelyne, perché, anche quando battibeccavamo, mi faceva sentire vivo.

Unexpected Love #2 Sanders Brother's SeriesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora