23 Asher.
‹‹Non ci provare, Asher. Non erano questi i patti.››
Evelyne è furibonda e in un certo qual modo posso capirla, ma non ho nessuna intenzione di dargliela vinta.
‹‹Non avevamo nessun accordo.››
Cerco di mantenere la calma, ma come al solito, quando discuto con questa donna, mi sento sul punto di esplodere.
‹‹Dammi una buona ragione e allora, forse, sarò disposta a prendere in considerazione quello che stai dicendo.››
Controllo la porta alle mie spalle, aspettandomi di veder entrare mio padre da un secondo all'altro, ma a quanto pare Alexa lo sta tenendo impegnato per bene, dandomi la possibilità di confrontarmi in pace con Evelyne.
‹‹Te l'ho già detto. Non ha senso rimanere entrambi qui.››
Lei sembra sul punto di urlare, ma invece socchiude gli occhi, fissandomi pericolosamente.
‹‹Tu non mi hai detto un bel nulla. Se non ti stava bene, avresti dovuto parlarmene, invece che venirtene fuori con questa storia di punto in bianco. Pretendo di sapere che cosa ti passa per la testa. Sfrutto la mia domanda giornaliera Asher, quindi sputa il rospo.››
Sono veramente sul punto di perdere le staffe. Per quale ragione questa donna deve sempre controbattere e dire la sua? Perché, per una volta, non può semplicemente fare quello che le viene detto, stare tranquilla e non mettere il naso in cose che non la riguardano?
Ed ora ha tirato di nuovo fuori la storia delle domande con obbligo di risposta, ma io non ho nessuna intenzione di dirle per quale ragione non voglio che rimanga qui.
Merda. Se lo facessi, è probabile che finirebbe per assassinarmi nel mio letto.
‹‹Non ha senso, Evelyne. Possiamo sistemare questa faccenda anche senza averti qui. Saresti solo una persona in più di cui preoccuparsi.››
Lei socchiude nuovamente gli occhi, l'espressione così pericolosa da farmi comprendere con un secondo di ritardo di aver detto qualcosa di estremamente sbagliato.
‹‹Io sarei d'intralcio? Ringrazia iddio che non mi piaccia la violenza, perché in questo momento vorrei solo prenderti a schiaffi.››
La vedo stringere i pugni lungo i fianchi, le spalle che tremano incontrollabilmente a causa della rabbia.
‹‹E dimmi un po', di grazia. Mentre tu sei a lavoro, chi dovrebbe prendersi cura di Heaven? Tuo padre? E se sta facendo da babysitter a sua nipote, mi spieghi come farà a trovare chi si è introdotto nel mio appartamento? Senza contare che non è nemmeno sicuro che sia la stessa persona che ha cercato di introdursi nel tuo. Potrebbe essere semplicemente una coincidenza. Non mi piace avere debiti, Asher, per cui, se non hai una motivazione migliore, ti consiglio di chiudere quella bocca ed evitare di dirmi cosa devo o meno fare, sono stata chiara?››
Le guance di Evelyne assumono un'interessante sfumatura di rosa quando è infuriata e in questo momento è chiaramente furibonda.
Sollevo le mani, cercando in qualche modo di rabbonirla. L'ultima cosa di cui ho bisogno è che si arrabbi ancora di più e diventi irrazionale.
‹‹Non volevo dire che sei d'intralcio, non mi permetterei mai, ma è anche vero che se, come sostieni tu, si tratta solo di una coincidenza, cosa che non credo, allora sarebbe davvero meglio cambiare aria fino a quando le indagini della polizia non saranno concluse. In ogni caso, tu e Reyna sareste al sicuro.››
Lai mi osserva ancora, come un maledetto avvoltoio sopra la preda morente. Sta solo aspettando un mio passo falso.
‹‹Ti ho già detto che non scappo. È entrato a casa mia, ha rovistato tra la mia roba e ha osato minacciare mia figlia. Io non vado da nessuna parte senza una buona ragione Asher.››
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Unexpected Love #2 Sanders Brother's Series
RomanceEx Un Perfetto Amore Inatteso. La vita è una gran bastarda. Prima è tutto perfetto, sei l'uomo che hai sempre desiderato essere e l'attimo dopo sei il tutore legale di una bambina di sette mesi e non sai da che parte cominciare per rimettere in ord...