16 Asher

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16 Asher









Sento le sopracciglia schizzare verso l'alto, mentre la sua risposta mi prende completamente alla sprovvista.

Non sapevo cosa aspettarmi da lei, ma non di certo questo. In qualche modo, sarebbe stato più coerente un interesse romantico da parte sua, dato la piega del discorso.

‹‹E questo che cosa vorrebbe dire?››

Lei solleva le spalle con noncuranza, guardandomi con le labbra leggermente imbronciate.

‹‹Non sono obbligata a risponderti. Se ti interessa davvero saperlo, chiedimelo domani. Ora tocca a me.››

Cerco di trattenere una smorfia, ma la sua espressione divertita mi fa comprendere che non ci sono riuscito per nulla.

‹‹Hai davvero intenzione di andare avanti con questo stupido gioco?››

Lei solleva il mento con decisione prima di rispondere, fissandomi con attenzione.

‹‹Ebbene sì, soprattutto perché con te non si riesce a parlare senza discutere.››

Incrocio le braccia sul petto e cerco di non farmi prendere dalla situazione. Perdere la calma sarebbe dannatamente semplice.

‹‹Quindi ora sarebbe colpa mia?››

Lei scrolla infantilmente le spalle, guardando fuori dalla finestra.

‹‹Lo hai detto tu.››

‹‹Senti Evelyne, puoi smetterla di comportarti in questo modo? Non è un crimine essere riservati e mantenere le distanze.››

Lei si gira, scuotendo la testa on fare sconsolato.

‹‹Ma è estremamente solitario e non te lo puoi più permettere, non ora che c'è Heaven. Non puoi mantenere le distanze dal mondo esterno, trincerarti dietro qualsiasi cosa sia quella dietro cui ti nascondi. Heaven ha bisogno di molto di più e devi fartene una ragione. Probabilmente sto esagerando con la mia invadenza e con la mia curiosità, ma Asher questo tuo atteggiamento freddo e distaccato non farà bene alla bambina. Non sei solo il suo tutore, non più: anche se non hai contribuito a generarla, quella è tuo figlia ora e come genitore non puoi permetterti distanze emotive. I bambini hanno bisogno di essere circondati di amore e affetto.››

Le sue parole toccano un tasto delicato, che immediatamente mi fanno ritrarre, sollevando un'impenetrabile barriera invisibile.

‹‹Sì, Evelyne. Stai esagerando. Ciò che faccio non è affar tuo. Se quello che pensi è che non sarò un buon genitore per Heaven solo per questo, allora avresti dovuto dirlo in tribunale, se è quello che pensi.››

La sua espressione si fa battagliera mentre i suoi occhi si socchiudono in un'espressione pericolosa.

‹‹Non mettermi in bocca cose che non ho detto. Heaven crescerà felice e circondata dall'affetto, ma una figlia ha bisogno di più di questo. Il legame che una bambina instaura con il proprio padre è molto più profondo di quanto tu possa immaginare, ti parlo per esperienza. Mia madre è morta quando ero piccola e sono stata cresciuta da mio padre, ma era un uomo distaccato, che mi amava a modo suo e non sai cosa avrei dato per vederlo fare un gesto affettuoso nei miei confronti. Io non so perché tieni tutti a distanza, ma è un modo di vivere triste e solitario che alla lunga ferirà le persone a cui tieni.››

Non riesco a capire il suo ragionamento. Parla con convinzione, con determinazione, ma non riesco a comprendere quale filo logico stia seguendo. Le sue parole contengono delle verità indiscutibili, ma non capisco che cosa c'entrano con tutto questo discorso.

Unexpected Love #2 Sanders Brother's SeriesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora