45 Evelyne

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Pensavo fossimo arrivati all'epilogo ma più scrivevo, più mi rendevo conto che c'è ancora qualcosa da scrivere per cui ecco un capitolo inaspettato.

45 Evelyne

"Mi vuoi dire dove stiamo andando?"
Non vedo niente ed e difficile lasciare che Asher mi guidi.

Mi fido di lui, ma non vedere dove metto i piedi non è per nulla rassicurante.

È da quando siamo saliti in macchina che sono bendata e mi ha intimato di non azzardarmi in nessun modo a rimuovere la benda.

Tenendo conto del trattamento cui sono stata sottoposta prima ancora di sapere che sarei uscita con Asher, non mi azzardo a rispondere.

Alexa, mi ha sequestrata fin da quando sono entrata in casa sua, una villetta in stile Tudor non molto distante da quella che, da oggi, è ufficialmente casa nostra.

Nell'ultima settimana abbiamo lentamente trasportato tutte le mie cose nella nuova sistemazione sotto insistenza di Mike, che con un savoir faire impressionante è riuscito a gestire una dispiaciutissima signorina Abel, quel giorno nella tenuta più orrida che io le abbia mai visto.

Indossava un body maculato completamente aperto sulla schiena è un pantaloncino rosa shocking che a malapena le copriva l'inguine. Ai piedi le immancabili ciabatte col tacco che non facevano altro che mettere in mostra le calze a rete.

Non so come Mike sia riuscito a mantenere il sangue freddo, ma è riuscito a convincere la mia ex proprietaria di casa che trasferirmi era un'idea eccezionale.

Grazie al cielo non l'ho più vista durante i vari via vai da una casa all'altra, ma so che non ha risparmiato nessuna delle persone che mi hanno aiutato.

Mi dispiace lasciare sola la vecchia signora, per noi c'è sempre stata, ma di sicuro non rimpiangerò i suoi look o le informazioni indesiderate sulla sua vita sessuale.

Pensavo che, dopo le fatiche e lo stress del trasloco avremmo passato una serata tranquilla, ma i piani di Asher erano altri e intimamente, non posso che essere sollevata, perché ciò rimanda il momento che più mi mette ansia.

Si, io, Asher e le bambine abbiamo già vissuto assieme, ma allora avevamo ciascuno la propria camera, mentre ora le mie cose sono insieme a quelle di Asher nella stanza padronale.

So che lui non farà niente che io non voglia e questo mi mette in ansia perché non so quando sarò pronta o se lo sono già.

È passato così tanto tempo dall'ultima volta che ho fatto sesso che quasi quasi non ricordo nemmeno cosa sia.

È frustrante e mi ha fatta sentire a disagio per tutto il giorno, per cui sono davvero grata della distrazione.

"Siamo quasi arrivati."

Mi fa fermare e a un certo punto mi sento spinta verso l'alto.

Il viaggio in ascensore mi sembra lunghissimo e quando alla fine si ferma, seguito da un lieve scampanellio, non posso che tirare un sospiro di sollievo.

Il movimento verticale con gli occhi bendati mi ha dato una fastidiosissima sensazione alla bocca dello stomaco.

Mi guida fuori dall'ascensore e mi guida per una trentina di passi prima di fermarsi si nuovo e mi aiuta a sfilare il cappotto prima di parlare di nuovo.

"Pronta?"

Annuisco, anche se l'unica cosa che desidero è liberarmi della benda e rimango senza fiato quando rimuove il tessuto, permettendomi di vedere.

Ecco perché il viaggio in ascensore mi era sembrato così lungo.

Di fronte a me c'è una delle viste più  pazzesche che uno potrebbe immaginare.

Unexpected Love #2 Sanders Brother's SeriesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora