29 Asher

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29 Asher.

Non avrei mai pensato che la mia ammissione avrebbe creato in Evelyne una tale repulsione da spingerla ad evitarmi, ma sta di fatto che da sabato sera quasi non mi rivolge la parola.

Ogni volta che entro in una stanza, lei fugge da essa come se avesse il diavolo alle calcagna e non mi ero reso conto di quanto la sua presenza stesse diventando importante per me. Quanto mi fossi abituato alla sua presenza.

Ora capisco come deve essersi sentita quando sono stato io ad evitarla, sebbene i sentimenti siano così diversi.

Mi manca parlare con lei, anche se solo di cose che riguardano Heaven. Non mi ero reso conto avesse allontanato la solitudine a cui mi ero abituato e che ora invece mi va stretta.

Eppure devo darle i suoi spazi e prima anche solo di poter pensare di avanzare, devo chiudere con il passato.

Mi rendo conto che in questi anni mi sono lasciato condizionare eccessivamente dal passato e c'è voluta una bambina piccola e una donna dalla lingua lunga per rendermi conto che mi sono rinchiuso sempre di più in me stesso.

Ho sempre avuto un debole per le donne coraggiose, ma bisognose di aiuto, per cui ho cercato di evitare il più possibile la categoria, dato che sono già rimasto scottato una volta, ma la mia corazza non è riuscita a tenere fuori Evelyne, che ha iniziato a prendere sempre più spazio nella mia vita, diventando in un mese una presenza fissa di cui temo di fare a meno.

Non è solo intelligente e abbastanza forte da tenermi testa e sbattermi in faccia la verità, è anche affascinante e, soprattutto, reale, esattamente come le ho detto.

Mi piacciono le belle donne che si prendono cura del loro aspetto e sanno apparire, ma non ho mai pensato che fossero perfette e belle al naturale e, soprattutto, che meritassero tutta la mia attenzione.

Ho sempre saputo che, una volta rimosso il trucco e gli abiti studiati ad arte, non sono niente di più che volti pallidi e privi di fascino, esattamente ciò che mi serviva.

Evelyne invece è fantastica così com'è. Non ha bisogno di trucco o escamotage per essere interessante. Il suo fascino non è appariscente o mozzafiato, è sottile e si palesa con i gesti e con le espressioni del volto, sbalordendo.

È stato al college che ho iniziato a capire che tipo di ragazza o donna mi piace realmente. Ho scoperto ben presto che le donne come Evelyne mi sembravano molto più invitanti delle classiche belle ragazze pelle e ossa.

Ed era così anche Samantha, la mia fidanzata del college, quella che pensavo fosse quella giusta e che ho fortunatamente tenuto nascosta alla mia famiglia.

Per me era la donna perfetta e ho voluto tenerla più tempo possibile solo per me, perché sapevo che la mia famiglia sarebbe stata esuberante e, in qualche modo, l'avrebbe accettata molto facilmente in famiglia, "portandomela" via.

Samantha è stata la prima a cui ho detto la verità e lei mi ha detto che non era importante, dimostrando ancora una volta che avevo fatto la scelta giusta. Era quella con cui avrei voluto realizzare i miei infantili sogni adolescenziali. La stessa che, quando il mio segreto è diventato troppo pesante da sopportare, se n'è andata senza guardarsi indietro, lasciandomi come ultimo ricordo l'eco indimenticabile delle sue parole crudeli.

Siamo stati insieme per quasi quattro anni e mi ero ripromesso che, una volta finito il college, l'avrei presentata orgogliosamente alla mia famiglia ma quando finalmente è giusto il momento di tornare a New York e lasciare la DU, lo stesso College che sta frequentando ora il più piccolo dei miei fratelli, lei mi ha lasciato.

Unexpected Love #2 Sanders Brother's SeriesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora