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"Zara!" Gridò Sabine, appena entrò nell'appartamento. Aveva corso a perdi fiato per arrivare lì il prima possibile e l'immagine che le si presentò davanti agli occhi le fece quasi fermare il cuore.

Zara era lì, a terra, con la testa di Marcus sulle gambe, mentre continuava ad accarezzarlo e a piangere.

"Che gli è capitato?" Chiese immediatamente Sabine, avvicinandosi ai due e toccando il volto pallido e malaticcio dell'alpha

"Gli hanno sparato con un proiettile allo strozzalupo, il veleno più potente per noi" rispose Zara, alzandogli poi la maglietta e facendole vedere il proiettile "vedi quelle strisce nere che si intravedono attraverso la pelle? Quello è il veleno che entra in circolazione con il suo sangue. Se questo arriverà al cuore, Marcus sarà morto per sempre"

"M-ma ci vede essere un modo per salvarlo" mormorò la beta più piccola, notando come il proiettile bruciasse la sua pelle. Non era un bello spettacolo, non lo era per niente.

"Beh sì, un modo sarebbe tagliargli la parte contaminata" rifletté la mora, per poi notare lo sguardo confuso dalla più piccola su di sé e aggiungere "Ma non possiamo certo tagliagli il fianco"

"Non c'è tipo un antidoto?" Provò allora a chiedere Sabine, la vista del suo alpha in quello stato la stava uccidendo

"Sì, il veleno contenuto da questi proiet- aspetta un secondo!" Esclamò Zara, illuminandosi. Prese la testa dell'uomo e la appoggiò sulle gambe di Sabine, anche lei nella sua stessa posizione, per poi alzarsi e correre in un'altra stanza

"Mi dici cosa sta succedendo?" Chiese confusa la castana, poco prima che Zara ritornasse con in scatola di legno

"Mi ricordo che un giorno Marcus mi raccontò di quando un cacciatore lo aveva sparato e stava per morire, a quanto pare gli è capitato spesso, comunque mi ha detto che un suo vecchio amico lo ha, come dire, curato somministrandogli il veleno del proiettile con cui era stato sparato" spiegò Zara, per poi aprire la scatola e mostrare a Sabine il suo contenuto "gli regalò questa scatola in caso di emergenza, ho bisogno del tuo aiuto per salvarlo"

Ritornò seduta a terra e mise la scatola vicino a sé, estraendo poi un proiettile. Con molta agilità riuscì ad aprirlo, grazie anche agli insegnamenti di suo padre, e prese il contenuto, ovvero lo strozzalupo, in una mano.

"Dobbiamo metterglielo dentro la ferita" spiegò lei, avvicinandosi al bacino dell'uomo "tienilo fermo con tutta la forza che hai"

Sabine annuì e posizionò le sue mani sopra le spalle dell'alpha, tenendolo più fermo possibile, prima che Zara prendesse un po' delle strozzalupo e glielo infilasse dentro il buco del proiettile. La ferita iniziò a bruciare e il lupo spalancò gli occhi rossi di scattò, iniziando a ruggire e facendo comparire i canini.

"Ehm Zara, non mi sembra molto felice" disse Sabine, usando molta più forza per far in modo che non si muovesse

"La prossima volta starà più attento e non si farà sparare" borbottò Zara, prendendo altro strozzalupo e spingendolo più in profondità. Si fece comparire gli artigli e con difficoltà riuscì ad estrarre il proiettile, facendo così finire l'agonia dell'uomo, che smise di agitarsi sotto di loro.

"Ma è morto?" Chiese Sabine spaventata, vedendo Marcus inerme e con gli occhi chiusi

"Non lo s-" stava per dire Zara, avvicinandosi al volto di Marcus, quando lui aprì di nuovo gli occhi e sorrise alle due

"Non sono morto, non vi sbarazzerete di me tanto facilmente" mormorò lui, poco prima di essere travolto dall'abbraccio delle due ragazze

"Oddio, sei vivo" sospirò sollevata la castana, stringendolo forte a sé

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