38

476 26 1
                                    

"No, Cortney, mi dispiace. Ho dormito a casa di una mia amica questa sera, non so dove sia Thomas" disse Sabine preoccupata, parlando con la madre del suo migliore amico al telefono.

Zara si alzò con la schiena dal letto, mettendosi seduta, e guardò confusa la sua amica, che le fece segno di raccontarle tutto dopo.

"Va bene, ti chiamerò appeno lo vedrò. Ciao" e chiuse la telefonata.

Appoggiò il telefono sul comodino e sbuffò, lanciandosi a peso morto sul materasso, andando con la testa molto vicina alle gambe dell'altra ragazza. Zara rise alla reazione della castana e le mise una mano nei capelli, iniziando ad accarezzarle la cute per tranquillizzarla.

"Vedrai che starà bene, avrà conosciuto qualcuno" disse la mora, immaginando il ragazzo con qualcuno che non fosse il loro branco. No, impossibile.

"Impossibile" rispose subito Sabine, alzando la testa dal materasso "Thomas me lo avrebbe detto se avesse conosciuto qualcuno. Sopratutto se avesse fatto sesso con qualcuno. La prima volta che ha baciato un ragazzo lo ha lasciato solo per correre in un posto isolato e chiamarmi"

"Siete molto uniti voi due"

"Più di ogni altra cosa. Sono davvero preoccupata, sento che mi sta nascondendo qualcosa, ma non capisco cosa" borbottò la più piccola, strisciando sul materasso fino ad appoggiare la testa sulle gambe della maggiore, facendole segno di continuare con i grattini alla cute

"Ti capisco, sento la stessa sensazione"

"Con chi?"

"Con Marcus"

Benedict stava camminando per il bosco con un grande sorriso sulla faccia. Aveva trascorso tutta la serata con Ashlee, parlando con Pandora di quello che avevano scoperto leggendo il libro che la madre di Brittany aveva dato loro, e avevano trovato una soluzione al loro problema. Ma il vampiro non sorrideva per quello.

Sorrideva perché aveva trascorso molto tempo con la fata. Quella ragazza, all'apparenza timida e insicura, era in realtà una donna forte e sicura di sé. Non si spaventava davanti al pericolo, anzi ci si lanciava dentro per cercare di risolverlo. Era davvero la sua donna ideale.

I suoi pensieri furono interrotti da un odore famigliare che colpì le sue narici, facendolo ghignare.

Seguì la scia fino ad arrivare alla persona desiderata. Prese un respiro profondo, pronto a fare qualche battuta per farlo innervosire, ma si fermò. Si fermò non appena lo vide in una stato pietoso. Aveva i vestiti tutti strappati e graffiati, come se avesse lottato con se stesso per non trasformarsi e aveva dei graffi non ancora guariti del tutto. Due profonde occhiaie si trovavano sotto i suoi occhi verdi, spaventati e confusi mentre guardavano le sue mani ricoperte di sangue.

"Marcus!" Esclamò preoccupato Benedict, avvicinandosi all'alpha e inginocchiandosi accanto a lui "che hai fatto?" chiese impaurito, prendendogli le mani tra le sue

"N-non lo so" mormorò insicuro il licantropo e il vampiro poté giurare di non averlo mai visto in quello stato "h-ho uc-ucciso qualcuno?"

Benedict sospirò, per poi alzare una mano del lupo e leccare il sangue da essa, scuotendo la testa.

"Hai ucciso qualcuno, ma non è umano" rispose il vampiro, pulendosi il sangue dalle labbra "è sangue di cervo questo"

Marcus sospirò sollevato, per poi cercare qualcosa con cui pulirsi le mani.

"Usa questo" disse Benedict, passandogli un fazzoletto che aveva sempre in tasca. Marcus lo guardò stranito e Benedict sbuffò "ho centocinquant'anni, ai miei tempi era normale avere un fazzoletto con sé"

Fantasy CreaturesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora