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Erano passate due settimane dal giorno dell'appuntamento e, che dire, alla fine le due ragazze erano riuscite a mettersi insieme.

Brittany sorrideva sempre da quattordici giorni ormai, tanto che sua madre, preoccupata, voleva farla vedere da un dottore, perché pensava di fosse bloccata.

Stesso per Zara. Solo che lei sapeva nascondere meglio le sue emozioni, sopratutto davanti al nonno. Ogni volta che trovava una ragazza, suo nonno si agitava. Non perché non accettasse il fatto che fosse gay, più perché aveva paura che la nipote avrebbe potuto abbandonarlo.

Il licantropo si trovava in camera sua, sdraiata sul letto, mentre guardava le foto di lei e Brittany insieme. Sorridevano, facevano smorfie, si baciavano... già, Zara non potrà mai dimenticare il loro primo bacio.

Brittany era così impacciata, come se quella fosse veramente stata la sua prima volta. Beh, in un certo senso lo era stata, la sua prima volta con una donna. Fortunatamente Zara capì il disagio della più piccola e fece il primo passo; le prese delicatamente la testa, mentre stavano facendo una passeggiata nel parco, e lentamente avvicinò le sue labbra a quelle carnose della bionda, baciandola delicatamente e dolcemente. Brittany era arrossita come un peperone, però alla fine si abituò alla sensazione, ricambiando il bacio con gioia.

Già, Zara non avrebbe mai potuto dimenticarlo... anche se quello non era l'unica cosa che non riusciva a dimenticare...

"Metti gli spuntini sul tavolino da caffè" istruì Marcus e Thomas eseguì, mettendo il vassoio con l'affettato e i cracker dove aveva ordinato il licantropo "bravo, ora vieni con me di là. Devi aiutarmi con una cosa" e i due andarono verso la camera dell'alpha, lasciando Sabine e Xavier da soli in salotto.

Quella sera si sarebbe tenuta una riunione per discutere riguardo il viaggio del tempo, che si sarebbe tenuto a breve. Il cacciatore e la beta erano alquanto nervosi.

"Allora manca poco eh?" Chiese Xavier e Sabine annuì, stringendogli la mano, come per trarne coraggio

"Sono in ansia. E se qualcosa dovessi andare storto? E se non riuscissimo ad andare o peggio a tornare indietro?" Chiese a raffica la ragazza, facendo ridacchiare il ragazzo. Quando Sabine entrava in crisi sembrava una piccola bambina, l'amava ancora di più.

"Amore, calmati, andrà tutto bene. Quando stiamo insieme va sempre tutto bene" sussurrò lui, avvicinandosi sempre di più a lei, fino ad appoggiare la fronte contro la sua "non permetterò ti accada niente di brutto"

"Ti amo" sussurrò in risposta il licantropo, alzando un po' la testa e baciandogli teneramente le labbra sottili, facendolo sorridere

"Ti amo"

"Posso farti una domanda?" Chiese poi Sabine, staccandosi leggermente da lui, ma mantenendo il contatto tra le loro mani

"Tutto quello che vuoi"

"Potresti lavorarti la tua famiglia in questo periodo, in modo tale che facciano tutto quello che vuoi?" Chiese lei e quella richiesta fece corrugare la fronte al ragazzo

"Come?"

"Abbiamo bisogno di loro nella battaglia contro gli angeli. Più forze abbiamo, meglio è" spiegò lei e il ragazzo scosse la testa

"Meglio di no, i Roberts non sono famosi per le loro alleanze" disse Xavier, scuotendo la testa, preoccupato dalle conseguenze di quel piano

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