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"Ora lo faccio" disse Zara, borbottando tra se e se frasi di incoraggiamento

"È da trenta minuti che lo ripeti. Ti vuoi dare una mossa o no?!" Esclamò Sabine, alquanto irritata dal continuo muoversi della sua migliore amica.

Amava Zara, davvero, sarebbe anche morta per lei, ma, in quel momento, voleva proprio strozzarla. La maggiore era da mezz'ora, se non settimane, che voleva invitare Brittany ad uscire, ma non trovava mai il coraggio di farlo, tormentando così la povera compagna di branco.

"Non è una scelta facile, per te può sembrarlo, visto che hai un fidanzato!" Ribatté piccata Zara, mettendosi le mani sui fianchi e guardando male l'amica

"D'accordo, allora fa così: scrivi il messaggio e quando ti sentirai pronta glielo invierai" propose la castana e la mora ci pensò su. Non era una brutta idea infondo "infatti è un ottima idea" borbottò la più piccola. Oops aveva pensato ad alta voce!

"Va bene, ora glielo scrivo" disse sicura Zara, prendendo il suo telefono e iniziando a scrivere il messaggio "fatto"

"Fammi vedere" la esortò Sabine e Zara le passò il telefono, mordendosi il labbro in attesa del verdetto dell'amica

"Che bel messaggio... oh caspita, mi è caduto il pollice sull'invia" esclamò Sabine, sgranando gli occhi come se non l'avesse fatto apposta

"Come?!" urlò in risposta Zara, buttandosi sul letto addosso alla ragazza, pronta a sfogarsi contro di lei, quando il telefono suonò. Era arrivato un messaggio.

Da Brittany: ma certo! Era da mesi che aspettavo!

"Non c'è di che" sorrise soddisfatta Sabine, ottenendo dall'amica un verso irritato.

Da Zara: ciao Brittany, sono Zara, beh penso che tu questo già lo sappia... ascolta, mi stavo chiedendo, ti andrebbe di uscire con me questo pomeriggio. Potremmo andare al parco o a prendere un gelato, qualsiasi cosa tu voglia. Spero accetterai il mio invito xx.

Brittany trattenne il fiato quando finì di leggere il messaggio, per poi rileggerlo altre cinque volte prima di realizzare fosse tutto vero.

Sapeva che Zara le piacesse, lo sapeva da ancora prima di lasciare Rick, ma non pensava che la mora ricambiasse. Pensava fosse innamorata di Sabine, tra quelle sue c'era molta chimica. E invece...

A Zara: ma certo! Era da mesi che aspettavo!

E glielo inviò in fretta, prima di potersi pentire. Rilesse il messaggio che le aveva inviato e borbottò "non è che sono sembrata disperata rispondendole così in fretta?"

"Marcus, caro il nostro alpha, o ti fermi o ti faccio immobilizzare dalle guardie!" Esclamò piccata Ashlee, la quale stava cercando di concentrarsi nel preparare la pozione.

L'alpha la guardò di traverso, per poi lanciare un'occhiataccia a Thomas e Benedict, che stavano ridendo accanto alla fata.

"Come se delle piccole fate potessero farmi qualcosa" rispose l'uomo, per poi vedere degli esseri abbastanza muscolosi avvicinarsi a lui con espressioni dure e severe

"Le guardie di noi fate sono gli orchi, quindi penso tu debba avere un po' di paura" sorrise vittoriosa la fata, per poi fare un cenno ai due orchi di allontanarsi.

L'alpha guardò i due mostri sparire dalla sua visuale e poco dopo essere sostituiti da una creatura eterea. Aveva l'aspetto di un angelo, ma si vedeva non lo fosse. Emanava luce propria e brillava, esattamente come un raggio di sole, mentre, volando, si avvicinava a loro.

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