"Marcus!" Gridò spaventato Thomas, non appena notò una freccia dell'angelo conficcarsi nella spalla del licantropo.

Provò ad avvicinarsi ai due, per cercare di aiutare l'alpha, ma non riuscì neanche a fare due passi che sentì il ringhio contrariato dell'uomo, che lo costrinse a fermarsi dov'era.

Marcus corse contro l'angolo, riuscendo a graffiarlo sul volto coperto, ma l'angelo in risposta gli tirò una freccia nella pancia. Il licantropo si tirò indietro, iniziando a sputare sangue, e ululò. Un ululato così potente che Thomas pensò lo avessero sentito pure in città.

Vedendo il suo avversario debole, l'angelo tentò di avvicinarsi. Tentò soltanto, perché una freccia lo andò a colpire proprio al centro della schiena, tra le sue ali grigie.

Un urlo straziante squarciò l'aria, poi l'essere si voltò verso colui che lo aveva ferito, urlandogli contro.

"Mi spiace, non pensavo fosse uno scontro privato" si scusò Xavier, ghignando malvagiamente e lanciando un'altra freccia addosso al mostro "vai a controllare Marcus" sussurrò alla ragazza con lui e lei eseguì, correndo dall'alpha.

"Marcus, stai bene?" Chiese preoccupata Sabine, premendo la mano sulla ferita dell'uomo per cercare di guarirlo

"St-o be-ne, t-tu con-concentra-ti" rispose con fatica l'uomo, prima che la ragazza lo prendesse sotto braccio e lo posizionasse accanto all'amico

"Thomas devi prenderti cura di lui, d'accordo?" Disse seria Sabine e Thomas annuì, prendendo la testa dell'uomo e posizionandosela sulle gambe

"Lo farò, tu vai ad aiutare Xavier" rispose il ragazzo, iniziando ad accarezzare e ad asciugare il sudore dal viso dell'uomo "resisti.."

Quando l'angelo prese il volo Xavier non riuscì più a vederlo. Alzò lo sguardo per tentare di trovarlo, tendendo sempre una freccia, ma niente, non capiva come quello fosse sparito.

"Xavier, attento!" Gridò Sabine, prima di gettarsi contro il ragazzo ed evitare che una freccia lo colpisse a morte.

Xavier alzò lo sguardo e sorrise alla ragazza che lo aveva salvato. Sabine lo guardò preoccupata da sopra di lui, girandosi poi verso il mostro e trasformarsi. Gli occhi le iniziarono a brillare di un giallo intenso, molto simile all'oro, e le zanne e gli artigli fecero la loro uscita, seguiti poi da un ringhio furioso.

"Non osare neanche pensare di ferirlo!" Gridò il licantropo, correndo a gran velocità verso il nemico e saltandogli addosso, atterrandolo in poco tempo.

L'angolo cercò di ribellarsi, alzando anche le braccia per prendere le frecce, ma Sabine fu più veloce. Gli prese le mani e con forza gli spezzo entrambi i polsi, vedendo una strana sostanza grigia uscirgli dalla pelle, poi prese l'arco e le frecce e le lanciò al cacciatore, che subito le afferrò.

"Adesso non fai più molto paura" ringhiò Sabine, stringendogli in collo e avvicinandosi sempre di più al suo volto coperto.

L'angelo emise un urlo straziante, che fu subito interrotto da Sabine che gli strappò la testa dal collo, mettendo fine a quel lamento insopportabile.

La ragazza prima che tutto potesse sparire scoprì il volto dell'angelo da tutti i suoi capelli, sgranando gli occhi e emettendo un grido di terrore, per poi lanciare la testa lontano, dove poco dopo sparì in un cumulo di polvere.

"Sabine!" Gridò Xavier preoccupato, abbracciando la ragazza che ormai era ritornata completamente umana, stringendola forte a sé "cos'è successo? Cosa hai visto?"

"I-il s-suo vi-viso" balbettò la ragazza, deglutendo rumorosamente e iniziando a tremare leggermente

"Cosa, il suo viso cosa?"

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