"E così tu e Xavier vi siete decisi a fare il grande passo, quando intendevi dirmelo?" Chiese severo Thomas, entrando nella camera di Sabine come una furia. La ragazza aprì lentamente gli occhi, cercando di mettere a fuoco la stanza e il suo amico.
"Tommy?" Chiese lei con voce roca, tipica voce che aveva appena sveglia, per poi guardare l'orario sul telefono e sbuffare "come sei entrato in casa mia alle sette del mattino?"
"Primo: tua madre mi ha aperto, è appena andata a lavoro, e secondo... dimmi tutto quello che non so" rispose lui, per poi lanciarsi sul letto della sua amica e schiacciarla con il suo peso, facendola ridere
"Thomas, n-non res-piro" ansimò lei, agitando le gambe e colpendo quasi il suo amico sul naso con il ginocchio
"Mi dirai tutto?" Chiese lui, guardandola con un cipiglio sul volto, e la ragazza annuì, così Thomas decise di sedersi civilmente sul letto
"Grazie"
"Parla lupastra" disse serio il biondo e Sabine sbuffò, raccontandogli tutta la storia, cercando di trattenere degli sbadigli per la stanchezza.
"Quindi è stato lui a chiedertelo, se l'è presa comoda il ragazzo. Vabbè adesso che so tutto ti aiuterò a prepararti i vestiti" disse felicemente il ragazzo, scendendo dal letto e camminando verso l'armadio, per poi aprirlo e guardarci dentro, come se non lo conoscesse già a memoria.
"No, questo no. Questo è orrendo. Questo... davvero non te ne sei ancora liberata?" Disse lui, ogni volta che prendeva un vestito, per poi lanciarselo dietro.
La castana guardò tutti i suoi vestiti volare per la stanza, poi prese un paio di pantaloni a caso e una maglietta, decidendo che sarebbe stato quello il suo outfit del giorno.
"Non è che potresti lanciarmi anche un reggiseno e uno slip? Così vado a vestirmi" disse lei, per poi essere subito accontentata "Grazie"
"Di nulla, comunque pure il tuo intimo lascia a desiderare" commentò il biondo, facendola sbuffare sonoramente, mentre entrava in bagno per prepararsi.
Dopo venti minuti rinchiusa in bagno, si era sbrigata grazie alla rapidità della licantropia, uscì e si ritrovò davanti tutti i vestiti del suo armadio. Chiuse gli occhi e prese respiri profondi, per poi contare fino a dieci... venti per sicurezza e aprire gli occhi.
"Thomas!" Gridò lei nervosa, vedendo che nonostante avesse contato non era cambiato nulla "che hai combinato?!"
"Devi andare a fare shopping" rispose soltanto il ragazzo, emergendo da una montagnetta fatta di pantaloni, magliette e... reggiseni? "Hai guardato pure tra il mio intimo?"
"Dopo che l'ho visto dovevo studiarlo a fondo" rispose soltanto lui, levandosi un reggiseno rosso da sopra la testa.
In quel momento la porta della camera si aprì e Alex fece capolino nella stanza, guardandosi intorno.
"È passato un uragano?" Chiese ironico il fratello, indicando il disordine che aveva preso il possesso della camera
"Sì, l'uragano Thomas. Ora rimetti tutto in ordine e non mi interessa nulla se farai tardi a scuola!" Disse severamente lei, prima di prendere il suo zaino e uscire dalla camera, sbattendo la porta.
Quando sentì la sorella arrivare al piano inferiore, Alex si avvicinò a Thomas, prendendolo per i fianchi e baciandolo dolcemente.
"Buongiorno, piccolo" sussurrò il castano, strofinando il suo naso contro quello del minore, che sorrise felice
"Buongiorno"

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Fantasy Creatures
Hombres Lobo"Noi non siamo dei mostri. Siamo delle persone normali con caratteristiche fuori dal comune"