"Allora ci vediamo domani all'allenamento" la salutò Xavier, rivolgendole un sorriso dolce, prima di ripartire con la macchina.
Sabine guardò la macchina sfrecciare lontana da casa sua e sorrise. Era stato un appuntamento bellissimo. Si era divertita, si era lasciata andare. Sì, proprio una bella serata.
Si girò verso casa sua e notò tutte le luci spente, non volendo svegliare nessuno passando per le scale, decise di saltare direttamente in camera sua.
Con passo felpato andò sotto la sua finestra e con un salto agile si ritrovò sul tetto, aprendo poi la finestra ed entrando dentro camera sua. Senza che nessuno se ne accorgesse.
"Allora, come è andata?" Chiese subito Zara, uscendo dal buio della camera e facendo prendere un colpo a Sabine, che con la testa tra le nuvole non si era accorta della sua presenza
"O mio Dio, come..."
"Finestra"
"Ovviamente" borbottò Sabine, per poi levarsi la giacca e buttarla sulla sedia della sua scrivania "comunque è andata benissimo, perché sei qui?" Chiese curiosa la castana, iniziando a levarsi i pantaloni e poi anche la maglietta, rimanendo in intimo
"Volevo essere la prima a sapere com'era andata, ma potevo intuirlo anche solo annusandoti" rispose Zara, avvicinandosi all'amica e annusandole il collo "Sai di buono"
"Sono felicissima, Zara" le confessò lei, sorridendole come se non ci fosse un domani e Zara ricambiò, passandole poi una maglietta per coprirsi "Grazie"
"Sono contenta che ti abbia trattata bene, insomma te lo meriti" disse sinceramente la mora, allargando le braccia e facendo cadere a terra dei libri che erano sulla scrivania "oops"
"Stai attenta, Alex potrebbe svegliarsi" l'ammonì Sabine, guardandola severamente con gli occhi diventati gialli
"Se è per quello non preoccuparti, tuo fratello non è in camera sua. Il suo odore è molto debole" le disse la maggiore e Sabine corrugò le sopracciglia, annusando anche lei l'aria e rimanendo perplessa
"Ma se non è in camera sua, dov'è?"
•
"Allora ti va?" Chiese Alex al ragazzo sotto di lui, guardandolo con occhi maliziosi.
Thomas arrossì a quello sguardo, anche perché erano entrambi nudi, e scosse la testa.
"Alex è mezzanotte passata, non voglio andare ad una delle feste dei tuoi amici. Non ho l'età giusta" borbottò in risposta il biondo, facendo sbuffare il maggiore
"Non hai l'età? Cos'è, avere il padre sceriffo ti ha fatto diventare un bravo bambino?" Chiese divertito il castano e Thomas lo guardò male, per poi farlo spostare da sopra di lui
"Prima di tutto si dice rispettare il copri fuoco, non essere un bravo bambino; secondariamente tu e i tuoi amici avete ventun'anni e io solo diciassette, mi sentirei il lattante della situazione" ribatté il biondo, incrociando le braccia al petto e mettendo su un broncio adorabile
"D'accordo, non voglio metterti a disagio. Tu resta qui a dormire, ma ho promesso a Tyler che ci sarei andato" disse Alex, con tono che sembrava quasi dispiaciuto
"Non fa niente, vai a divertirti" gli disse tranquillamente Thomas, alzandosi dal letto e dandogli i suoi vestiti "ma non troppo"
"Te lo prometto"
"Dove si terrà la festa?" Chiese Thomas curioso, guardando il ragazzo alzarsi in piedi e venire verso di lui
"In una discoteca accanto all'università"
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Fantasy Creatures
Người sói"Noi non siamo dei mostri. Siamo delle persone normali con caratteristiche fuori dal comune"