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Dopo aver concluso l'interrogatorio via telefono con sua madre, Thomas arrivò davanti casa dell'alpha. Suonò il campanello e attese che quest'ultimo gli aprisse.

"Chi è?" Rispose la voce profonda di Marcus e Thomas aggrottò le sopracciglia

"Sono io"

"Ti sembra una risposta da dare ad un citofono?" Chiese irritato l'uomo e Thomas sbuffò, alzando gli occhi al cielo

"Se sai che sono io, per quale motivo devi chiedere chi è?" Chiese il biondo stizzito, ma Marcus non gli rispose. Gli aprì soltanto il portone.

Il giovane guardò disorientato il citofono, per poi scuotere la testa e correre dentro il palazzo, su per la rampa di scale e arrivare davanti all'appartamento dell'alpha, che gli aprì immediatamente, probabilmente avendolo sentito avvicinarsi.

"Entra" disse serio il moro e Thomas eseguì l'ordine, non avendo voglia di ribattere sul suo modo brusco di trattare un ospite.

"Allora? Cosa vuoi da me?" Chiese il ragazzo più giovane, prendendo posto sul divano e appoggiando la sua borsa accanto a sé

"Prima di tutto sapere se Sabine sta bene, ho scoperto dell'incidente a scuola" disse l'alpha e il ragazzo annuì, mentre tirava fuori il suo computer dalla borsa

"Sta bene, sai che può guarire subito da ogni ferita, vero?"

"Lo so, ma è un lupo da poco. Potrebbe ferire qualcuno se si sentisse minacciata o in pericolo. Quando la persona umana è in pericolo il lupo fuoriesce per proteggerla. Sabine deve ancora riuscire a gestire tutto questo e avevo paura non ce l'avesse fatta" rispose subito l'uomo, mordendosi il labbro inferiore con fare nervoso.

Aspetta? Marcus Perez, alpha super serio e sicuro di sé, era nervoso? Oppure era preoccupato?

"Beh in ogni caso non è successo nulla di irreparabile" sospirò sollevato alla fine, distogliendo Thomas dai suoi pensieri

"Già, infatti" annuì il biondo, accendendo il computer e digitando velocemente la password

"La seconda cosa" mormorò l'alpha, apparendo improvvisamente accanto a lui e facendolo sussultare "hai trovato informazioni utili contro gli angeli?"

"C-come?" Balbettò Thomas, intimidito dalla vicinanza dell'alpha. Poteva, letteralmente, sentire il fiato caldo di Marcus sul suo collo e quello gli stava provocando brividi in tutto il corpo, nonché l'acceleramento del battito cardiaco.

Thomas pregò dentro di sé che l'alpha non se ne accorgesse, ma... "sei nervoso per caso? Il tuo cuore batte fortissimo"

"Smettila di ascoltare il mio cuore, mi sento violato" borbottò il ragazzo, allontanandosi leggermente dal corpo possente del moro, che lo guardò confuso, avvicinandosi ancora a lui

"Ma che ti prende?"

"N-niente, sono s-solo nervoso per tutta questa faccenda. Quegli angeli sono davvero pericolosi, in più tra poco ci sarà la luna piena e..." iniziò a parlare velocemente Thomas, ma Marcus lo fermò subito, ridacchiando leggermente

"Prendi fiato"

"Scusami"

"Tranquillo. Comunque non ci credo che questo tuo nervosismo sia solo per gli angeli, c'entra Alex?" Chiese comprensivo il moro, sorridendogli leggermente e Thomas sgranò gli occhi

"Ti stai proponendo di ascoltare i problemi della mia vita?" Chiese sconvolto e Marcus sbuffò una risata, per poi annuire

"Ho bisogno di te concentrato per fare questo lavoro. Quindi se per aiutarti hai bisogno di sfogarti, fallo. Sono pronto" disse lui, facendo sorridere grato Thomas.

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