Quella notte Brittany non era riuscita a dormire molto, solo un paio d'ore. Le parole di Rick continuavano a venirle in mente, come uno strano mantra.
Lei lo aveva stregato.
Era comune sentire storie di sirene che incantavano persone per fargli fare ciò che volevano, l'Odissea ne era un chiaro esempio. Sua madre le aveva sempre detto di stare attenta a questo potere fin da quando era bambina. All'asilo si divertiva parecchio ad ammaliare i bambini e a farli diventare i suoi servetti. Sì, non era una bambina gentile.
"Che cazzo ho combinato?" Mormorò tra sé e sé. Ormai Rick era acqua passata, non ci poteva fare più niente, ma doveva risolvere assolutamente le cose con Zara. Voleva che il loro rapporto funzionasse per il loro amore, non per uno strano incantesimo fatto da lei. Sì, doveva parlarle, ma prima doveva scusarsi con un'altra persona, quella che a causa sua aveva sofferto più di tutte...
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"Lupacchiotta, svegliati" mormorò Zara al suo orecchio, lasciandole un bacio sotto il lobo. Sabine ridacchiò per il solletico e si accoccolò di più tra le braccia della ragazza, che l'avevano tenuta stretta tutta la notte
"Cinque minuti" borbottò la minore, facendo ridacchiare Zara. A Sabine si scaldò il cuore a sentire quel suono, nessuno le avrebbe impedito di sentirlo in eterno.
"Per quanto ami averti tra le mie braccia, dovremmo davvero alzarci" disse Zara, drizzando improvvisamente la testa e guardando la porta della camera di Sabine "cazzo"
"Che succede?" Chiese preoccupata la castana, mettendosi in allerta e ascoltando cosa stava succedendo in casa sua. Qualcuno si stava avvicinando. Era un odore familiare, era l'odore di... cazzo
"Brittany" sussurrarono entrambe spaventate, guardandosi poi negli occhi, sgranati entrambi.
"Prendi le tue scarpe e vai fuori dalla finestra!" Suggerì la minore e così la mora fece. Si alzò velocemente dal letto, prendendo le sue scarpe e si avvicinò alla finestra, per poi girarsi verso Sabine
"Ci vediamo, tesoro" disse, facendole l'occhiolino e uscendo dalla finestra, saltando sull'albero di fronte e poi scendendo in strada, correndo via.
Sabine alzò gli occhi al cielo e cercò di sistemarsi al meglio. Non doveva fare nulla di sospetto!
La porta si aprì e la ragazza deglutì rumorosamente, per poi fare un piccolo sorriso alla bionda, imbarazzata quanto lei.
"Ciao" mormorò Brittany, accennando un piccolo sorriso e spostando lo sguardo per tutta la stanza. Guardava tutto, meno la ragazza sul letto.
"Sono sorpresa di vederti qui. Pensavo mi odiassi o qualcosa del genere" disse subito piccata Sabine, alzandosi dal letto e fronteggiandola. Non voleva sembrare stronza, ma lei aveva cercato di allontanarla da Zara, un po' se lo meritava
"Non ti ho mai odiato e lo sai. Senti il mio cuore e il mio odore, io non provo odio per te" disse seriamente lei, alzando lo sguardo su quella che era stata la sua migliore amica, guardandola come supplicandola di perdonarla
"Mi hai fatto male, lo sai?" Chiese Sabine e Brittany annuì, avvicinandosi sempre di più a lei
"Lo so, e mi dispiace. Sei l'amica migliore che io abbia mai avuto, non so perché mi sono comportata in quel modo. Mi sono sentita minacciata" spiegò Brittany e Sabine corrugò le sopracciglia, confusa
"Minacciata da me? E perché mai?!"
"Ma ti sei vista? Sei carina, simpatica, dolce e Zara ti vuole un gran bene, probabilmente chiunque vi vedesse penserebbe che siete perfette l'una per l'altra" ammise Brittany, abbassando lo sguardo, vergognandosi "mi dispiace, so che non è tua intenzione portarmela via"
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Fantasy Creatures
Werewolf"Noi non siamo dei mostri. Siamo delle persone normali con caratteristiche fuori dal comune"