Da quando Thomas sapeva tutto Sabine si sentiva molto più libera, era bello poter parlare al suo amico di tutto ed ormai era diventato anche parte integrante del branco.

Marcus ancora sbuffava quando Zara e Sabine arrivavano agli allenamenti in compagnia del biondo, ma infondo tutti sapevano che prima o poi ci si sarebbe affezionato.

"Quindi dobbiamo avere un cacciatore, un cacciatore dall'anima protettrice..." continuava a mormorare tra sé e sé Thomas, mentre si stavano dirigendo verso l'aula di letteratura

"Tom, mi stai facendo venire il mal di testa" si lamentò Sabine, girandosi verso di lui e mettendogli una mano sulla bocca "non fasciarti la testa per questo. Prima troviamo gli altri, okay?"

Il ragazzo annuì e subito dopo la castana levò la mano dal suo viso, riprendendo a camminare verso la loro aula.

Appena arrivarono di fronte ad essa aprirono la porta ed entrarono, sedendosi poi ai loro soliti posti.

"Okay, ma come facciamo a trovargli gli altri? Per esempio come facciamo a trovare la sirena? Lanciamo acqua a tutte le persone della scuola, finché non troviamo quella a cui spunta la coda?" Chiese ironico Thomas, guardando la sua amica con i suoi penetranti occhi azzurri

"Forse?"

"Sei seria? È quasi inverno non voglio essere la causa della broncopolmonite della BlueWood High School!"

"Tom, non lo so allora. Troveremo un modo tutto insieme. In più non può essere così difficile. Per il vampiro per esempio basta che troviamo qualcuno di molto pallido e vestito di nero" disse lei e Thomas la guardò con un grande sorriso, annuendo e battendo le mani

"Bravissima, idea geniale. Ma allora nella nostra scuola c'è un gruppo di vampiri, si chiamano dark" sbottò lui, guardandola ironicamente e indicando con la mano il gruppetto poco distante da loro

"Smettila di essere sarcastico, ferisci i miei sentimenti" borbottò Sabine, mettendosi una mano sul cuore e Thomas alzò gli occhi al cielo, salutando poi l'insegnate che era appena entrato.



"Britz!" La richiamò Rick, avvicinandosi a lei e abbracciandola da dietro. Brittany sorrise per quel gesto e si girò leggermente, tanto però da lasciare al ragazzo un bacio sulla guancia.

"Bellezza, sta sera Claus darà una festa in piscina a casa sua, sei dei nostri?" Chiese il castano, provocando urli eccitati dai suoi compagni di squadra

"Ma è mercoledì, domani c'è scuola" disse lei confusa, staccandosi dall'abbraccio e guardando severamente il ragazzo negli occhi "non puoi permetterti di saltare altri giorni"

"Andiamo Britz, hai diciassette anni e sembri mia madre" sbuffò lui, prendendole poi la mano e stringendogliela "ci saranno gli alcolici e c'è la piscina!"

"Non mi piace ubriacarmi e non voglio venire in piscina, sai che non so nuotare" gli ricordò per l'ennesima volta lei, cercando comunque di declinare l'invito

"Potrei insegnarti io" riprovò lui, avvicinandosi a lei e facendo strisciare il suo naso contro quelle della ragazza

"Grazie per l'offerta, ma no. Preferisco dormire questa sera, in più non posso uscire" rispose alla fine lei, salutando gli altri ragazzi e allontanandosi dal suo ragazzo.

Il telefono le vibrò e appena lo prese vide il nome di sua madre sullo schermo.

Mamma: hai allagato tu il bagno questa mattina?

Brittany: scusami...

Mamma: devi imparare a controllarti, tesoro, lascia che ti aiuti

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