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Quando quella mattina si svegliarono Sabine sorrise immediatamente al ricordo della sera precedente e Xavier non fu da meno. Si guardarono negli occhi, per poi darsi un leggero bacio a stampo.

"Buongiorno" mormorò Sabine, staccandosi leggermente da lui

"Buongiorno" ripeté Xavier, stringendo di più la presa intorno al corpo della sua fidanzata, avvicinandola ancora di più a sé

"È stata davvero una notte- dobbiamo andare" si interruppe la ragazza, alzandosi di scatto e tirandosi dietro di sé tutto il lenzuolo, lasciando il moro completamente nudo e scoperto

"Sabine! Ma che succede?" Chiese lui confuso, alzandosi e cercando i suoi boxer, mettendoseli non appena li trovò

"Ho sentito un odore acre, spiacevole... è un odore però così famigliare" rispose confusa la ragazza, prendendo i suoi abiti e vestendosi velocemente, per poi afferrare la mano di Xavier e trascinarlo fuori dalla camera.

Percorsero il corridoio fino alla reception e più si avvicinavano più l'odore diventava forte. Senza neanche controllare dove stesse andando per sbaglio si scontrò con un uomo.

"M-mi scusi signor-" non riuscì a terminare la frase che rimase imbambolata a fissarlo. Pallido, lunghi capelli neri a nascondergli il viso.

"Non importa" rispose lui con una voce molto profonda e tetra "buona giornata" e se ne andò.

"Amore, tutto bene?" Chiese Xavier, notando come la sua ragazza continuasse a fissare quello strano uomo "che succede?"

"Quell'uomo, odora come loro" rispose Sabine perplessa, non spiegandosi come tutto quello fosse possibile

"Come loro, chi?"

"Come gli angeli della morte"

Xavier e Sabine mandarono a tutto il branco un messaggio, dicendo loro di incontrarsi nell'appartamento dell'alpha al più presto. Era molto urgente!

"Sabine, calmati, magari ti sei solo confusa" cercò di tranquillizzarla Xavier, levando una mano dal volante e appoggiandola sulla coscia della castana, stringendogliela appena

"No, la fisica mi confonde, il mio olfatto no. So cosa ho sentito e ne sono sicura" ribatté lei, girando la testa e guardando fuori dal finestrino, combattuta sul da farsi. Come era possibile che un essere umano odorasse come uno di quei mostri?

Appena arrivarono davanti all'edificio di Marcus, scese velocemente giù dalla macchina, correndo al suo interno. Fortunatamente il portone era aperto.

Bussò con urgenza alla porta dell'appartamento dell'uomo, il quale l'aprì immediatamente, guardandola anche un po' confuso.

"Allora? Che succede?" Chiese Thomas, non appena vide la sua amica entrare

"È successa una cosa- perché sei già qui?" Chiese lei confusa, non capacitandosi di come il biondo fosse arrivato prima di lei.

Aveva mandato a tutti il messaggio dieci minuti fa e tra casa dell'alpha e quella del biondo c'erano venti minuti di distanza a piedi, lei e Xavier erano arrivati prima perché erano in macchina e avevano superato ogni limite di velocità, ma Thomas...

"Ho usato la bici" rispose in fretta il ragazzo, guardando ovunque tranne che la figura della sua migliore amica, la quale lo guardò sospetta.

Non aveva notato alcuna bici fuori.

"Va bene... comunque" borbottò lei, girandosi verso l'alpha, il quale era dietro di lei a braccia incrociate "ho sentito una cosa incredibile all'albergo in cui ero con Xavier"

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