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Appena Sabine tornò a casa tutti notarono il grande sorriso che incorniciava il suo viso, anche Holly, che corse verso di lei scodinzolante, iniziando a leccarle la mano.

"Ciao amore mio" la salutò la castana, abbassandosi al livello del cane e facendosi leccare la faccia "Holly basta, mi stai lavando!" Si lamentò per finta Sabine, alzandosi in piedi e dando un'ultima carezza alla testa del cane, per poi guardare confusa i suoi genitori

"Perché quegli sguardi inquietanti?"

"Chi è lui?" Chiese subito la madre, facendo un grande passo avanti e fermandosi difronte alla figlia "è carino?"

"Mamma, ma che dici?" Chiese la figlia imbarazzata, guardando il padre in cerca di aiuto

"Già, Rosalie non dare per scontato che sia un ragazzo. Sappi solo, figliola, che qualsiasi sia il tuo orientamento sessuale noi ti ameremo lo stesso" disse Garett, affiancando la moglie e mettendo una mano sulla spalla della figlia

"C-come prego?" Chiese Sabine confusa, guardando suo padre come se gli fosse spuntata un'altra testa "non sono gay"

"Sul serio? Sei sicura?" Chiese suo padre con un tono di voce quasi confuso e stranito

"Io vado in camera mia" disse soltanto la ragazza, liberandosi dalle mani dei genitori e camminando velocemente verso le scale "e non seguitemi!" Urlò, poco prima di correre per le scale e chiudersi in camera sua.

Perché i suoi genitori dovevano essere sempre così imbarazzanti?

Sabine chiuse velocemente la porta e si appoggiò ad essa, tirando un grande sospiro di sollievo, poco prima di gridare dallo spavento quando si trovò Zara davanti.

"Sento odore di felicità, mista ad imbarazzo... Xavier ti ha chiesto di uscire e hai appena fatto una strana conversazione con i tuoi" disse Zara, alzandosi dal letto e lanciando in aria un peluche dell'amica

"Come lo sai? Sei un'indovina?" Chiese stupita Sabine, facendo ridacchiare di gusto la mora

"No, ho sentito tutta la conversazione. È stata abbastanza imbarazzante, anche se mi mancano questo genere di cose. I miei sono morti ancora prima che io riuscissi a fare coming-out" raccontò lei e Sabine sentì il suo odore cambiare, era triste e malinconico, così decise di avvicinarsi lentamente a lei e di abbracciarla stretta, facendole sentire la sua presenza e il suo appoggio

"Mi dispiace"

"Tranquilla, non è stata mica colpa tua. Adesso raccontami un po', quand'è l'uscita?" Chiese lei, ritornando subito sorridente e voltandosi verso la castana

"Penso sabato sera" rispose Sabine, mordendosi il labbro nervosamente. Non era ancora mentalmente pronta a tutto ciò!

"Ma oggi è martedì" disse pensierosa Zara e Sabine annuì, sorridendo ovvia alla ragazza di fronte a lei

"Lo so e questo non fa altro che rendermi più nervosa. Cavolo, non sono mai uscita con un ragazzo e Xavier mi piace tantissimo e..." iniziò a straparlare la più piccola, per poi venire fermata dalla mano di Zara, che le coprì la bocca

"Non sei mai uscita con un ragazzo?" Chiese stupefatta la mora, sgranando gli occhi e aprendo la bocca. In tutta risposta Sabine annuì, abbassando lo sguardo imbarazzata e arrossendo

"Ragazza, io sono lesbica eppure ho avuto degli appuntamenti con dei ragazzi" disse Zara con tono divertito e Sabine roteò gli occhi, levandosi la mano di Zara dalle labbra

"Complimenti, vuoi un applauso?" Sbuffò lei ironica, facendo ridacchiare l'amica

"No, anche perché sono stati appuntamenti schifosi" rispose sinceramente la mora, per poi guardarla con un sorrisetto malizioso "quindi immagino che tu sia vergine..." ipotizzò Zara e in risposta ebbe un cenno positivo "okay... ma hai mai baciato un ragazzo?"

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