Capitolo 1: Il risveglio

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Regno di Toshizumo: una terra pacifica dove tutte le Kitsune vivono in armonia. Da sempre, tutte le Kitsune che vagano per questo regno sono in forma umanoide. Utilizzare la propria forma da demone è vietato, a meno che non ci siano ragioni plausibili per utilizzare i propri poteri, ordini del sovrano di Toshizumo: l'Imperatore Sugure.

Salito al trono subito dopo aver acquisito la nona coda, fu eletto imperatore.

Al momento Sugure è riconosciuto come la Kitsune più vecchia di tutto il regno e quindi in possesso di grandi poteri. E' molto saggio ma come tutte le Kitsune il suo aspetto dice tutt'altro.

Alto, capelli lunghi bianchi intrecciati ai lati, occhi color giallo ocra, un viso lungo con pelle chiarissima e neanche una ruga su di esso. oltre il suo aspetto esso ha un carattere freddo e distaccato, ma sempre cordiale e premuroso, sopratutto con il suo popolo e con la sua famiglia.

La famiglia reale è da sempre quella più venerata e adulata da tutte le kitsune a partire dall'imperatrice Kyoko e sua figlia Kaori, entrambe di una bellezza sopraffina, quasi divina.

Kyoko non era di stirpe reale, ma viveva comunque a Toshizumo nel "Quartiere dei fiori di ciliegio" chiamato così per i suoi numerosi ciliegi che in tempo di fioritura ricoprono tutto il terreno di petali rosa e profumati.

l'Imperatrice, all'epoca giovanissima, conobbe Sugure proprio nel periodo della fioritura dei ciliegi, in cui il giovane e futuro Imperatore sgattaiolava fuori dal palazzo in cerca di pace e tranquillità. Esso infatti era solito a fuggire dal castello per rilassarsi e svagarsi faccende politiche, già apprese da quando aveva solo tre code.

Quel pomeriggio Kyoko uscì di casa contenta di non dover più apprendere le arti della tipica donna di famiglia, diretta verso il panificio. La sua famiglia era di ceto medio, quindi poteva permettersi di non lavorare o di non dover stare a casa a pensare alla faccende di tutti i giorni.

No. Lei è sempre stata molto intelligente, adorava leggere libri, dilettarsi nel canto e nella danza... era una donna libera, che amava l'arte, e di certo non si vedeva sposata e con figli da mantenere.

No. Non se lo sarebbe mai permesso aveva dei saldi principi morali e la sua famiglia, anche se sconcertata da tutto ciò, piano piano la lasciò vivere secondo le sue idee.

Poco prima di arrivare sulla soglia del panificio vide un giovane, impegnato a contemplare l'eleganza e la leggiadria con i quali cadevano al suolo i fiori di un ciliegio in fioritura.

Ma qualcosa non andava. Quel giovane ragazzo pianse davanti a quel magnifico spettacolo.

"E' bellissimo! Non è vero?" gli disse Kyoko avvicinandosi a lui.

"Già." rispose Sugure voltandole le spalle e tentando di asciugarsi le lacrime.

"...Perché stavi piangendo?" chiese lei dolcemente mettendogli con delicatezza una mano sulla spalla.

" Le persone fanno molto affidamento su di me e molte volte mi capita di venire qui per sfogarmi... l'unica cosa che mi da conforto sono loro" disse lui indicando i fiori di ciliegio. Per lui erano fonte d'ispirazione e di tranquillità quando si sentiva solo o triste.

In quel momento Kyoko non sapeva cosa fare per aiutare quel bel ragazzo rattristato. Da subito la colpì il suo aspetto affascinante e principesco, ma al tempo stesso anche il suo carattere pacato ma sensibile. Essa lasciò per qualche minuto Sugure a contemplare da solo, mentre lei tornò sui suoi passi davanti al panificio.

"Prendine uno! consideralo come un regalo" gli disse porgendogli un biscotto appena fatto dal panettiere ancora caldo e fumante.

"Grazie, apprezzo molto il tuo gesto" le rispose accennandole un sorriso che per un attimo le fece sobbalzare il cuore.

Passarono l'intero pomeriggio a parlare dei loro problemi, dei loro interessi e delle proprie famiglie.

Infatti, mente Kyoko era figlia unica, Sugure aveva un fratello gemello: Raito.

Potevano essere simili di aspetto, ma non di carattere. Infatti Raito era molto più avventuriero e coraggioso di suo fratello. i due esploravano le terre intorno al regno tutti i giorni, fino a quando non si dovette decidere il futuro imperatore del regno.

Raito non voleva questo... voleva viaggiare per terre e arrivare ai confini tra il divino e il demoniaco, così sparì da un giorno all' altro senza far più ritorno.

" Deve esser stata dura per te affrontare tutto ciò"

" Lo è tutt'ora.." le rispose lui con un tono triste e malinconico.

" Si è fatto tardi, ora dovrei tornare a casa e-" prima che lei potesse finire la frase Sugure la interruppe afferrandole la mano.

"Fermati. dimmi come ti chiami..."

"Kyoko...e tu?"

" Sugure, grazie mille per oggi... ci rivediamo domani. sempre qui. sempre alla solita ora" disse lui avviandosi verso il palazzo.

Da quel momento in poi i due si videro sempre di nascosto fino a quando, dopo esser salito al trono, Sugure le chiese di sposarlo e Kyoko accettò più che volentieri, trasferendosi al palazzo reale e dando alla luce Kaori dopo poco tempo.

Kaori era una bambina tranquilla e timida, purtroppo anche di salute cagionevole, il che la obbligava a non uscire fuori dal palazzo e stare sempre dentro alle mura domestiche sorvegliata.

La famiglia reale sembrava tranquilla nonostante la guerra contro il Regno Dei Tengu, con a capo Oroku.

ma questa tranquillità durò ben poco.

un mattino tutte le Kitsune si radunarono davanti ai cancelli sorvegliati del palazzo.

Sugure, svegliato da quel baccano tra sé a sé pensò che non era normale tutto quel trambusto... qualcosa non andava, quindi uscì sulla terrazza per ammirare la scena che dopo poco secondi definì tragica.

Vide Raito, suo fratello, inginocchiato dal dolore per le mille ferite e il molto sangue che stava perdendo.

Immediatamente Sugure corse con tutto il fiato che aveva nei polmoni per soccorrere il fratello.

"Non soccorere me! aiuta lei..." disse mentre gli diede un fagotto con dentro un bambino.

"Ma cosa?! Dove sei stato tutto questo tempo?! e perché sei ferito?!" esclamò lui.

" Lei... è Akane... tua nipote, nonchè mia figlia... sua madre è la dea Amaterasu.. dille queste cose da parte mia quando crescerà, avrà poteri molto pericolosi e potenti... e-"balbettò a forza trattenendo più che poteva il dolore, ma fu interrotto dal fratello.

"Mia.. nipote?! Com'è possibile che sia mezza dea?! e di che poteri parli?!" rispose Sugure impanicato e impotente di fronte a quelle ferite che addoloravano il fratello.

"Non capisci?! Akane ci salverà tutti! ... prenditi cura di lei ... fratello..." rispose prima di accasciarsi morente al suolo.

A quella scena assistirono tutti i paesani ... addolorati per la perdita del fratello del loro sovrano, alcuni piangevano disperati... altri voltavano le spalle a quell'orrore o proteggevano i più piccoli.

Vicino a Sugure vi erano anche Kyoko e Kaori, spaventate e intimorite da ciò, fino a quando l'Imperatrice, con ancora le lacrime che le attraversarono le guance prese Akane tra le sue braccia coccolandola affettuosamente.

" Akane... il tuo destino è segnato" disse Kyoko, varcando l'ingresso e tornando all'interno del palazzo.







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