Capitolo 25: Inganno

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"No, grazie." Rispose Akane.

" Credo invece che quello che ti serve sia un ballo." Disse quello strano ragazzo.

"Va bene, ma solo uno. Ho altre faccende da sbrigare." Si lasciò convincere lei.

Entrarono di nuovo nella sala del ballo e quando si missero a danzare furono visti da tutti i presenti, i quali non avevano mai assistito ad uno spettacolo simile.

Lei bellissima e leggiadra come una piuma, lui intrigante e la guidava magnificamente.

Akane pensò che quel ragazzo fosse una manna dal cielo e una disgrazia allo stesso tempo. Forse aveva ragione.

Forse aveva solo bisogno di svagarsi un pò.

Il loro ballo fu interrotto dall'imperatore Sugure.

" Amici, vi ringrazio per esser venuti qui in questa sera di festa!
Come ben sapete la nostra cara Principessa Akane ed ora generale del nostro esercito, è tornata a casa dopo che i Tengu tentarono di assassinarla."

Per un attimo Akane abbassò lo sguardo... si ricordò di tutto ciò che era successo.

Kuro, l'amore che provava per lui ora lasciava posto solo al desidero di vendetta.

Quando rialzò lo sguardo notò una cosa: quel ragazzo che poco fa ballava con lei, ora sembrava guardarsi attorno, in cerca di qualcuno probabilmente.

"Ed è per questo che io impe-...."

In quel momento Sugure si rese conto della forte epistasi, e guardandosi le mani piene di sangue iniziò a tremare e a sputarne altro dalla bocca.

" IMPERATORE SUGURE!" Gridò Akane gettandosi su Sugure mentre boccheggiava, tentando con l'aiuto di Kyoko di farlo sdraiare quando bisbigliò: "ve... le...no..."

Akane capì.

Gli era stato somministrato un veleno. Ma... da chi?

" Ahhh finalmente un pò di silenzio! Ci voleva proprio"

"Oroku... maledetto...." disse Sugure.
Era vero. Era proprio lui.

Forte, capelli mossi nero corvino, occhi rossi come il fuoco e un sorriso impertinente.

" Che ci fate voi qui?" gridò Akane fissandolo minacciosamente.

" Non è ovvio? Ci siamo nascosti, vi basta non notare le ali per far entrare chiunque eh? Ahahaha"

" Ci siamo?" Ripetè Akane. Vuol dire che era con dei suoi soldati.

" Ma come? Non ti ricordi neanche della persona che un tempo dicevi di amare?" Riprese il Tengu.

No. Non era possibile. Kuro era li in quella sala.

Il ragazzo che da prima ballò con lei ora si avvicinò ad Orochi, si tolse la maschera e spiegò le grandi ali nere. Era lui.

"Akane..." disse lui guardandola fisso degli occhi.

"Tu." Ringhiò Akane.

"Aka...ne" sospirò Sugure.

Akane gli resse il capo preoccupata mentre iniziarono a scenderle delle lacrime sulle sue guance.

" Kaori... proteg...gila, non può farcela... diventerai tu imperatrice, guida il.. po..polo... e distrug..gi i Te..n..gu..." disse perdendo conoscenza.
Tutti i presenti sentirono le parole dell'imperatore. Ora non lo era più, a capo delle Kitsune ora c'era Akane.

"No.... no..." singhiozzò Akane.
Kaori le prese le spalle e la confortò mentre piangeva.

Akane non poteva permetterlo. Prima lei, e ora la persona che per tutto questo tempo la aveva accudita come una figlia.

"NO. MORIRETE TUTTI VOI TENGU!" Esplose Akane.

Tagliò la corda che reggeva il lampadario enorme al centro della sala.

Si alzò un enorme polverone ma dopo poco si riuscirono ad intravedere due occhi gialli.

Si udì un ringhio furioso e si vide un ombra enorme, grande quasi tutta la stanza.

Era Akane,o almeno ciò che ne rimaneva di lei.

Aveva 9 code ed era assetata di sangue e vendetta, mentre tutti i regnanti iniziarono a fuggire, tutti tranne i Tengu.

Subito si accanì su Kuro che se in un primo momento la schivò, quello dopo si ritrovò il lato sinistro della faccia completamente graffiato e insanguinato.

"Che sciocco sei figlio mio. Andiamo. È ora, abbiamo fatto ciò che doveva esser fatto" disse Oroku prendendo Kuro sottobraccio.

Akane non fece in tempo ad agguantarli che entrarono in una sorta di portale nero e svanirono.
Akane tornò alla sua forma originale.
Si chinò sulle ginocchia stremata e piangendo.

"Akane ... papà può essere curato, ma ci vorrà tempo. Io confido in te, tutti confidiamo in te. Ci guiderai verso la pace." Disse Kaori mettendole la corona reale in testa.

"Lode all'Imperatrice Akane!" Gridò Kaori con le lacrime agli occhi.

"LODE ALL'IMPERATRICE AKANE!" Ripeterono i pochi rimasti nella sala del ballo.

Ma Akane ancora piangeva senza smettere un secondo. Non c'era nulla per cui lei potesse sentirsi felice.

La Kitsune ScarlattaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora