Capitolo 35: Chiarimenti

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Akane e Shiro tornarono al castello, chiaramente scossi dopo tutto ció che si era scoperto.

" Perché non me ne hai parlato prima?" Chiese Akane ancora incerta sulla rivelazione che Kuro e Shiro fossero fratelli separati alla nascita.

"Bhe piccola, prima il tuo unico pensiero era quello di scovare Kuro e staccargli gli arti pezzo per pezzo... quindi ho evitato di raccontarti tutta questa storia."
Rispose lui, nuovamente posato sul davanzale della finesta nella camera di Akane.

"Da quanto non vi vedevate voi due?"

" Non ci siamo mai visti in realtá... ho tentato piú volte ad addentrarmi nel castello per parlare con lui.
Ma la sua porta rimaneva costantemente chiusa e non si é mai avvicinato a me... se non in sogno."

"Aspetta, in sogno?" Chiese lei realizzando bene ció che aveva sentito.

"Si, noi due siamo accomunati dalla stessa magia del sonno.
Anche nostra madre ne faceva uso, serve a parlare con qualcuno in sogno, oppure per chi ha molta affinitá con questa arte, si é anche in grado di predire il futuro."

Akane si posó sul letto riflettendo.

"Kuro la usó una volta con me... lo fece per addescarmi."
Rispose lei rievocando ricordi infelici.

"Lo so, tutto quello che Kuro sente o vede, lo sento e lo vedo anche io.
Essendo gemelli questa é la normalitá."

"Anche Kuro riesce a vedere e a sentire quello che provi tu?" Chiese curiosa Akane

"É probabile... come ti ho detto non ci ho mai realmente parlato prima di oggi, quindi non so come rispondere a questa domanda."

"Capisco... e grazie per avermi portata fin lassú pur sapendo che lo avresti incontrato."
Lo ringrazió Akane accennando un lieve sorriso.

" Certo, mi sarebbe piaciuto conversare un pó di piú con lui.
Ma la veritá é che l'ho fatto perché so esattamente cosa provi per lui... perché anche lui non pensa ad altri che a te, ed anche io."

"Che intendi dire?" Si alzó dal letto un poco timorosa.

Shiro si avvicinó a lei, alzandole il mento in modo che i loro sguardi potessero incrociarsi.

" Intendo dire esattamente quello che ho detto Akane. Anche io ti amo, esattamente come ti ama mio fratello."

Fece per avvicinarsi ma si irrigidí sul posto ed arretró, dirigendosi verso la porta d'entrata.

" Ma non preoccuparti piccola... so perfettamente chi é la tua preda.
E vi auguro tutta la felicitá possibile.
A domani Sua Altezza."

La Kitsune ScarlattaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora